Incisione ascesso perianale (ischiorettale)

Buongiorno. Dieci giorni fa, con anestesia spinale, mi è stato inciso un ascesso perianale con posizionamento di zaffo jodoformico che mi è stato rimosso e riposizionato il giorno successivo all'intervento. Il secondo giorno mi è stato rimosso il secondo zaffo ed il giorno dopo sono stata dimessa con la seguente prescrizione: semicupi tiepidi di euclorina, lavaggio giornaliero prima con H2O2 e poi con soluzione fisiologica attraverso la sede dell'incisione, visita di controllo e di medicazione dopo una settimana. Ho eseguito quanto prescritto ed oggi ho effettuato visita con seguente descrizione: lavaggio con H2O2 con contemporanea anoscopia per valutare l'eventuale OFI. Non si valuta fuoriuscita di H2O2. Mi è stato prescritto di cotinuare con lavaggi a domicilio, con visita e medicazione dopo una settimana. La medicazione è stata molto dolorosa, mi è stata riaperta la ferita, in parte cicatrizzatasi e mi è stato spiegato che dovrà rimnere aperta per la miglioe pulizia e cicatrizzazione al fine di evidenziare la presenza di eventuale fistola. Chiedo un autorevole parere per sapere se posso procedere come consigliatomi oppure è meglio che effettui ulteriori approfondimenti clinici. E poi, a quali e quanti dolori andrò incontro, per quanto tempo? Ringrazioe e saluto
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il periodo post-operatorio dei casi come il suo e' generalmente lungo e piuttosto fastidioso. Si consoli pensando che quanto meno questa e' la stagione migliore per fare questo tipo di interventi: infatti in estate, con il caldo e la maggiore sudorazione, i disagi per il paziente possono anche risultare superiori.
Per il resto mi pare corretto quanto le e' stato detto. Non credo sia necessario per il momento effettuare uteriori accertamenti. Soltanto si attenga ai consigli di chi l'ha operata, seguendo scrupolosamente le istruzioni per la disinfezione della ferita, e si rechi ai controlli medici come le hanno suggerito.
Non esiti comunque a ricontattarci in caso di dubbi.
Cordiali saluti e Buone Feste!

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la sollecita e consolatoria risposta.
Buone feste.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Buone Feste anche a lei!
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dopo
Utente
Utente
Egregio dr. approffitto ancora della Sua profesioanlità perchè, soffrendo, vorrei conoscere il Suo parere sulla mia situazione a 13 gg di distanza dall'intervento, avendo eseguito tutti i giorni la medicazione prescrittami.
Dunque, dopo la prima visita medica, dalla ferita, fuoriesce liquido misto sangue, di colore chiaro. Al tatto, più sotto, oltre l'incisione, riscontro una superficie di ca 2 cmq di tessuto spesso, non dolorante. L'infermiera che mi tratta con siringa, acqua ossigenata e soluzione fisiologica ogni giorno mi riferisce che non esce più pus, ma solo sangue di colore chiaro e che il colore della parte, compreso il tratto indurito non è più di coloe violaceo. Sono terrorizzata nell'affrontare la prossima visita medica, sono ancora dolorante in corrispondenza della ferita.
Dopo quanto tempo viene lasciato che la ferita si rimargini? Quando potrò andare in piscina? C'è qualche accorgimento nelle abitudini di vita che è conveniente adottare per evitare il riformarsi di tale patologia (bevo 1-2 bicchieri di vino e fumo una sigaretta saltuariamente - una volta alla settimana, mi lavo quotidianamente, attività sessule nella media)?. Grazie

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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora
oltre a quanto fin qui correttamente le ha detto il dr. Spina, le aggiungo che una ferita infetta deve rimarginarsi per "seconda intenzione" cioè lasciando che il tessuto di granulazione proceda dal basso verso l'alto. Per evitare quindi alla ferita di richiudersi in superficie, rimanendo aperta al di sotto, si posiziona una garza al suo interno. Rispondendo ora alla sua domanda possiamo dire che il tempo affinchè la ferita si rimargini è ... quello necessario, e dipende dalla estensione in larghezza, lunghezza e profondità della ferita stessa. Per tale motivo non è possibile quantificare un tempo preciso. Una volta cicatrizzato il tessuto potrà riprendere tutte le sue attività ginnico-sportive. Infine, purtroppo, non esistono precauzioni per evitare la comparsa di queste lesioni, anche perchè tutte le sue abitudini rientrano perfettamente nella media nazionale.
Mi dispiace non esserle potuto essere più utile.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
I tempi di recupero completi variano di molto in considerazione di come e' stato condotto l'intervento e anche di come reagisce il suo organismo.
Mi pare che comunque, per essere passate meno di due settimane, il decorso e' da ritenersi soddisfacente. Sicuramente prima di andare in piscina ancora ci vorra' parecchio tempo (la ferita dovra' essere completamente chiusa), pero' mi sembra, dalle sue descrizioni, che siamo sulla buona strada. Di sicuro le tocchera' aspettare l'anno prossimo... ma per fortuna il 2009 e' vicino!
Ci aggiorni quando vuole.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie e buon lavoro
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio delle risposte. Sono quan ancora per chiedere un aiuto:
ad oltre un mese di distanza continuo come prescrittomi a farmi medicare con soluzione fidiologica due volte alla settimana attraverso la sede della ferita che a meno di un piccolo tramite attraverso il quale riesce a inserire l'ago della siringe risulta chiusa e pulita. L'infermiera mi riferisce che "c'è giusto un tramite sottilissimo", non sa dirmi quali sono di solito i tempi di cicatrizzazione e rinvia alla visita di controllo migliori indicazioni. Cosa significa un tramite? E' una fistola? Avrò una visita di controllo tra 20 giorni, devo anticiparla? Se è una fistola cosa mi aspetta? Grazie
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora
purtroppo via internet non è ancora possibile effettuare visite e senza di essa non è possibile darle una risposta esauriente. Tuttavia per tramite si intende un tragitto che si approfondisce nella cute. Può essere a fondo cieco in caso di guarigione per senconda intenzione di un ascesso (come dovrebbe essere nel suo caso), oppure comunicare con una cavità sottostante che potrebbe andare incontro ad un nuovo processo ascessuale con necessità di un nuovo drenaggio chirurgico. Logicamente a questo punto posso solo consigliarle di sottoporsi a nuovo controllo medico per una corretta valutazione del suo stato clinico.

Cordiali saluti