Il mio medico mi ha prescritto duspatal, ma non voglio legarmi troppo

Salve, ho 32 anni (maschio) e sono 3 anni che ho problemi intestinali (non in forma continua, ma dilazionati nel tempo con intervalli di benessere anche di diversi mesi), mi capita in certi periodi di fare feci colitiche e molli a volte con muco. Ad aprile ho eseguito una colonscopia: L'esame endoscopico viene condotto fino al ceco visualizzando una valvola ileocecale di aspetto normale. Sacco cecale indenne. Ileo esplorato per 15 cm con atrofia di grado discreto dei villi. Colon destro e trasverso normali. Il colon sinistro ed il sigma presentano iperemia "a salti" di grado lieve. Retto con lo stesso quadro. Canale anale con emorroidi di 2° grado. ESAME ISTOLOGICO: 1 biopsia ileo; 2 Biopsia colon sn; 3 Biopsia retto.
1) Frammento di mucosa del piccolo intestino con deiscendenza subtotale dell'epitelio villare di rivestimento. Nella lamina propria si osserva un aggregato linfoide peraltro privo di atipie;
2) Frammento di mucosa del piccolo intestino con edema nella lamina propria, ove si osserva un ampio follicolo linfoide. Su sezioni multiple non si osserva criptite neutrofilica acuta.
3) Frammento di mucosa del grosso intestino con edema nella lamina propria, con quadri di iperplasia ghiandolare. Eseguiti test x celiachia: tutti negativi, ma per sicurezza ho fatto anche una gastroscopia: Biopsie: frustoli della mucosa duodenale con villi ben conservati e rapporto villi/cripte nella norma, non si rileva aumento dei linfociti t (d3+); -5 lembi della mucosa antrale sede di focale iperplasia foveolare. Test intolleranza lattosio Negativo. Il Citotossictest ha rilevato una reazione tra 1°-2° trota e arancia; analisi del sangue tutti nella norma. Sia il gastroenterologo che ha effettuato la colon e il mio medico curante (gastroenterologo) mi hanno detto di stare tranquillo che non si tratta nulla di grave e che trattasi di colon irritabile e che il quadro istologico non riporta a malattia come il Crohn o la RCU dalle quali sono terrorizzato. Comunque sono sempre preoccupato e in ansia, ma mi sono accorto che quando sono in periodi di tranquillità e serenità i sintomi svaniscono, ma come ritorno alla routine ci ripenso e ricomincio. Ad es. sono stato fuori 3 giorni con gli amici e sono stato benissimo ho mangiato come un bufalo e non sono nemmeno mai andato di corpo, ma tornato alla routine ho ripreso a pensarci e stanotte ho avuto una colica. Prendo solo 1 pillola di enterolactis plus al dì da circa 3 mesi (devo dire che fa effetto), il mio medico mi ha prescritto Duspatal, ma non voglio legarmi troppo a dei medicinali. Ho anche notato che se dopo cena vado a letto troppo presto digerisco male. Che cosa posso fare per tornare tranquillo, ormai il mio cervello vive in funzione dell'intestino e della paura di avere qualcosa di grave nonostante le tranquillizzazioni dei dottori; ho paura a mangiare tutto per il timore di star male, per questo sono anche dimagrito 6 kg negli ultimi 2 anni (sono alto 1,70 e peso 60 kg).
Infinitamente grazie.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore

ma se il collega specialista gastroenterologo ed il suo medico curante, che a differenza di noi hanno avuto la possibilità di visitarla, hanno escluso problemi specifici perchè continua ad essere preoccupato ?
Sicuramente uno stato di stress psichico non giova all'intestino ed è stato scientificamente provato che l'ansia e l'agitazione alterano la motilità intestinale. Quindi, come già da lei testato, la soluzione non è chirurgica ma semplicemente psicologica.
A tale proposito le allego il link di un interessante articolo scritto dal dr. Piazza sul nostro sito.
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la Sua sollecita risposta, mi rendo conto che la mia preoccupazione è frutto della mia ipocondria ed è irrazionale, ma ormai sono come un cane che si morde la coda. Inoltre lavoro con 2 colleghi, uno con RCU e un altro con MC e quindi tendo a somatizzare ogni loro racconto, anche se in momenti di razionalità i mie sintomi non sono nemmeno paragonabili lontanamente ai loro e ovviamente mi vergogno anche a lamentarmi di fronte a queste persone che nonostante tutto vivono tranquille e serene la loro malattia. Io sin da bambino ho convissuto con problemi intestinali, all'età di 2 anni mia madre per circa 1 anno mi tenne a dieta senza glutine e lattosio per via di un malassorbimento (comunque viste le analisi fatte ora non era celiachia), ma dopo non ho avuto problemi, a parte un delicatezza intestinale che mi portava ad avere ogni tanto coliche notturne, ma adesso che ho 32 anni sono diventate un motivo di panico. Devo dire che i sintomi sono un pò aumentati dopo un forte periodo di stress sia sul lavoro e per il fatto che essendomi sposato ho drasticamente cambiato il mio stile di vita e purtroppo ho iniziato anche a fumare di più. Scusi se abuso della sua pazienza, ma per finire volevo solo chiederle una cosa, come le ho già scritto sono 3 mesi che prendo una pillola al giorno di enterolactis plus con buoni effetti (a parte qualche volta!), l'uso prolungato può far male o non ci sono controindicazioni? So che sarebbe meglio prenderlo a cicli, ma per effetto placebo, come smetto di prenderle sento subito qualcosa che non va. Grazie ancora.
[#3]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
il farmaco che lei cita è un integratore ed equilibratore della flora intestinale che trova la sua indicazione in determinate e ben definite indicazioni, tra cui quelle per cui lei lo ha iniziato ad assumere. Tuttavia il trattamento deve essere limitato nel tempo per permettere all'organismo di riequilibrarsi da solo ! Ogni farmaco se assunto in maniera continuativa rischia di creare assuefazione e di non apportare nel tempo i necessari e sperati effetti. Come lei ben sa, l'assunzione è consigliata continuativamente per 3-4 settimane al massimo, ed è ripetibile dopo almeno due mesi di sospensione.
Comprendo bene le sue paure e le sue preoccupazioni ma la cosa migliore è affidarsi ad un buon gastroenterologo e seguire le sue indicazioni e prescrizioni.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, allora smetterò di prenderle e vedrò cosa succede. Devo dire che le mie non sono coliche debilitanti, come le ho già detto mi capita di averne una volta ogni 30-40 giorni, e succede quando non vado di corpo almeno da 2 giorni e più che coliche sono proprio degli svuotamenti intestinali (vado massimo 3 volte non di più, poi dopo qualche giorno di spossatezza si normalizza), ma se vado regolare diciamo che sto bene, a parte qualche borborigmi dopo pranzo. Solo 2 volte l'anno invece mi capita di stare male per circa una settimana di fila o poco più (piuttosto la mattina, non con diarrea, ma colitiche max 2 volte al dì). A parte i fermenti non ho preso nessun altro medicinale, ho provato per un periodo Duspatal (sempre con buoni effetti) ma a gennaio dopo una terapia antibiotica per l'influenza sono stato piuttosto male, ne prendevo una a metà pomeriggio e fino alla sera stavo benissimo, poi mi prendevano dolori alla parte sinistra e passava solo dopo aver fatto tanta aria; Le chiedo, era il Duspatal che mi faceva stare male o il fatto che era finito il suo effetto? Infatti i dolori riprendevano dopo circa 7 ore averlo assunto. Da quel periodo non l'ho più preso, visto che sulle indicazioni era controindicato per la RCU e io nella mia ipocondria ero convinto di averla. Se posso prenderlo per quanto e quando per avere buoni risultati? La ringrazio ancora e mi scuso per la mia insistenza, capisco che avete innumerevoli impegni e dovete trovare il tempo di rispondere anche ad un ipocondriaco come me.
Saluti e complimenti ancora per il Vostro servizio.

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