Lesione tendine flessore V dito mano dx

Buon giorno Dottore,
nove giorni fa a causa di un piccolo incidente ho reciso il tendine flessore profondo del V dito della mano dx. Sono stato operato nello stesso giorno, e mi è stata praticata (non ho qui con me la documentazione, spero di scrivere correttamente) "tenoraffia con pullout". Attualmente il dito (che appare aperto e poi ricucito per tutta la sua lunghezza, a "zig-zag") presenta infatti un bottone alla sua estremità.
Il dito è "articolabile" e, seguendo consigli ricevuti, fin da subito per evitare aderenze ho attuato mobilità passiva, sia in estensione che in contrazione. Se provo a fare mobilitazione attiva, seppure con escursione estremamente limitata, riesco a muovere il dito compresa l'ultima falange (quella con l'unghia),
Il problema che Le sottopongo, è che temo che un consiglio errato ricevuto in merito alla ginnastica passiva (in estensione) mi abbia fatto fare movimenti esagerati, eccessivi, forzati (provavo parecchio dolore, tra l'altro) e abbia fatto cedere la sutura interna del tendine!
La sensazione, durante la pochissima mobilitazione attiva di contrazione che effettuo, è infatti che sia il bottoncino a far piegare l'ultima falange, premendo sul polpastrello... e non il tendine di per se (di cui temo aver strappato la sutura) a tirarla. Spero di essermi spiegato con sufficiente chiarezza.
Questo pensiero non mi abbandona in nessun modo, e con la presente sono a chiederLe se una MRN (o qualche altro esame) alla mano è in grado di far vedere se la sutura del tendine è a posto, o se ha ceduto. Ho la possibilità di effettuarla in tempi brevissimi (privatamente), ma non voglio pagare per un esame che non mi consente di vedere ciò che voglio controllare.
Accetto ovviamente in ogni caso ulteriori opinioni in merito, che vorrà darmi.

RingraziandoLa anticipatamente per il Suo interessamento,
Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

stia tranquillo: il fatto che attivamente ci sia una lieve capacità di flettere la terza falange, indica senza dubbio una tenuta della tenorrafia.

Stia cumunque molto attento a fare solo cauti movimenti, soprattutto in flessione attiva, mantenendo i contatti con il suo chirurgo e seguendo scrupolosamente le sue indicazioni settimana per settimana.

Cordiali saluti.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Leccese,
innanzi tutto, La ringrazio per la prontissima risposta!

Le chiederei cortesemente di articolare il primo punto della Sua risposta: come può la flessione attiva testimoniare senza dubbio che la sutura effettuata per ricongiungere il tendine reciso sia ancora salda?

Se provo ad articolare attivamente l'ultima falange del dito in flessione/contrazione, sento -all'istante- il bottone premere sul polpastrello. La mia sensazione, è infatti che la pressione del bottone sul polpastrello sia la causa, e non l'effetto, di questa lieve flessione che riesco ad ottenere attivamente.
In pratica, "il tirante" dell'ultima falange sarebbe il filo che parte dal bottone e si vincola al troncone del tendine a monte del dito.

Mi rendo conto essere un po' contorto da spiegare, spero di aver espresso con sufficiente chiarezza il mio dubbio.

Ringraziando anticipatamente per un Suo riscontro, cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Molto semplice: la funzione del tendine flessore lungo è proprio quella di flettere la terza falange sulla seconda, per cui, se lei riesce anche di poco a flettere attivamente la falange ungueale, è segno inequivocabile di tenuta della sutura.

Stia attento, però, a non esagerare...
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Leccese,
Le rinnovo il mio ringraziamento.

Sto effettuando parecchia ginnastica passiva, la sensazione è che per ottenere risultati occorra procedere con... decisione, non tanto in contrazione quanto, soprattutto, in estensione (di gran lunga la più difficile, e meno male che si è lesionato un flessore!). E' molto dura ogni volta allineare le prime due falangi...

Approfitterei della Sua disponibilità per una ulteriore domanda: la movimentazione solo attiva presenta scarsi risultati di mobilità... la presenza nel dito del pull-out (sarà tolto tra una dozzina di gg) in un qualche modo impedisce/ostacola la movimentazione attiva??

Per Sua info: durante la movimentazione attiva (quel poco che riesco) avverto una pressione interna proprio nel punto dove il tendine era stato reciso ("terra di nessuno", subito sotto la giuntura tra le due falangi, in prossimità della puleggia).

Ancora grazie e cordiali saluti

(scusi le varie domande, ma trovano la loro origine nell'intenzione/necessità di recuperare tutto il recuperabile)
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Stia molto attento a non esagerare con l'estensione passiva, in quanto esercita uno "stiramento" nella sede della sutura.

Forzi piuttosto la flessione (passiva), facendo una cauta flesso-estensione attiva (molto cauta).

Buona serata.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno,
piccolo aggiornamento.

Il dito è ancora gonfio ma la pelle sembra essersi saldata lungo il taglio a zig-zag effettuato lungo tutto il dito; i punti mi sono stati tolti svariati giorni fa. C'è uno strato di pelle morta che sta venendo via e che ancora copre alla vista la saldatura sottostante.

Il dito non è assolutamente dolorante.,Questo consente una valutazione migliore del suo stato e degli effetti della ginnastica passiva/attiva.

Si evidenzia un blocco all'estensione delle due falangi principali del dito.
In ESTENSIONE ATTIVA, avverto una immediata ed evidente pressione interna a livello della giuntura delle due falangi, che appare come ostacolo alla mancata estensione cercata attivamente.

Questo fa si che in est. attiva il dito "si alzi" rispetto al dorso della mano, ma che non "si stiri".

Il punto di detta pressione è situato nella parte interna del dito, a livello della giuntura delle due falangi principali, ma non proprio nel mezzo, bensì spostato verso l'esterno del dito stesso (non dalla parte dell'anulare, ma dalla parte opposta per capirci).
Tralasciando misurazioni millimetriche, è comunque nei pressi della lesione.

L'ESTENSIONE PASSIVA per allineare le due falangi usando l'altra mano avviene senza dolore alcuno. In ogni caso, curiosamente, non sortisce l'effetto di "smollare" il dito, anzi sembra che nei tempi successivi a questa operazione il dito cerchi di chiudersi ancora di più, riducendo angolo di "blocco" tra le due falangi invece che ampliarlo!!!!!

Per completezza: la CONTRAZIONE ATTIVA sortisce risultati deboli e quasi nulli se si parla della falange estrema. La CONTRAZIONE PASSIVA trova resistenza, ma credo che il gonfiore del dito contribuisca.



La speranza è che detto "blocco" interno al dito, che avverto e individuo chiaramente nella sua locazione anche a dito rilassato (e ovviamente accentuato durante l'estensione attiva), sia dovuto a cause contuingenti, come il tuttora presente pullout.


Perchè se così non fosse...

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il pull-out non limita in alcun modo i movimenti del dito, ma serve per scaricare all'esterno della sutura tendinea le forze che potrebbero danneggiare quest'ultima.

La valutazione del suo recupero circa i movimenti attivi e passivi non può essere fatta "a distanza", ma solo durante una visita diretta, possibilmente da parte di chi ha eseguito l'intervento.

Buona giornata.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buona sera Dottore,
come da Lei asserito, l'asportazione del pull-out non ha in alcun modo modificato la possibilità di muovere attivamente o passivamente il dito...

Approfittando della Sua sempre cortese attenzione, Le sottoporrei lo stato attuale della mia situazione.

Il dito è ancora abbastanza gonfio, in prossimità della cicatrice, e quindi soprattutto lungo la falange intermedia, fino ad interessare le due giunzioni con le due falangi contigue.

L'estensione attiva, è quasi totale (anche se durante la notte il dito tende a chiudersi perchè la cicatrice tira, e la mattina è da... stirare con l'altra mano).

Passiamo alla parte più importante per chi si è reciso il flessore profondo: la flessione attiva dell'ultima falange.

a) Se tengo con l'altra mano "bloccate e allineate" le prime due falangi del dito, e provo a muovere l'ultima, questa si muove, quindi il flessore prodondo..."c'è".

b) Riesco a muovere la falange ungueale anche se le prime due falangi non sono proprio in linea, ma (sempre tenendole bloccate con l'altra mano) un po' piegate l'una rispetto all'altra.

c) Il problema, nasce quando le prime due falangi sono maggiormente angolate tra loro, quasi a 90°, cioè nella tipica posizione dello stringere/prendere qualcosa... ecco, in questa situzione la falange ungueale è... inanime. Non riesco a muoverla attivamente neanche di un millimetro, anzi è totalmente passiva, la situazione è come se il tendine profondo non fosse stato riattaccato.
Quindi, ad ora, mi manca ogni possibilità di muoverla proprio quando servirebbe (stringere/afferrare...).
Gradirei un SUO PARERE su questo evento: cosa potrebbe essere la causa? (anche solo a livello di mere ipotesi, capisco che non può giudicare a distanza...)


Come info aggiuntiva, per Sua conoscenza e per completezza, l'articolazione passiva della falange ungueale verso il dorso del dito (quella che anche su un dito sano può essere ottenuta solo passivamente) non avviene, in quel senso la falange è "bloccata". Ovviamente lungi da me forzare un simile movimento! Che credo non serva a niente, tra l'altro.

Io continuo con quotidiana fisioterapia autoprocurata: bagno della mano in acqua calda salata, movimentazioni passive e attive (col grosso limite di cui sopra),apposizione di crema nivea per cercare di tenere morbida la cicatrice, massaggio sulla stessa nell'intento (forse un po' ingenuo, vabbè) di "sbloccare" attriti sottostanti. Insieme a due appuntamenti settimanali con fisioterapisti del SSN, cosa inziata da poco.

Grazie per la Sua attenzione
Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

direi che le cose vanno piuttosto bene.
A distanza di un solo mese dall'intervento di tenorrafia riesce a fare già molti dei movimenti attivi e passivi con il dito operato.

Chiaramente non può pretendere un movimento completo: deve attendere ancora, continuando con gli esercizi (devono essere supervisionati dal suo chirurgo), che hanno il duplice scopo di prevenire le aderenze peri-tendinee e al tempo stesso le rigidità articolari.

Continui così.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno e ben ritrovato Dott. Leccese,
a distanza di più di tre mesi dall'intervento, torno con un resconto sull'attuale situazione.

Eccolo: piegando -attivamente- il dito, quindi con la sola forza dello stesso, riesco a toccare, col polpastrello, il palmo della mano.
Ma attenzione, intendo la parte del palmo che sta alla base delle dita, quella sopra la piega naturale che si forma trasversalmente lungo il palmo stesso (non conosco i termini esatti), spero di essermi spiegato.

Eravamo rimasti che a dito piegato perdevo ogni controllo dell'ultima falange. Un giorno, in quella situazione, sono riuscito a farla muovere di un nonnulla (il tendine è riuscito a scorrere abbastanza) e, da quel giorno, è stato solo recupero.
Il tutto, credo, man mano che il gonfiore diminuiva (e ce n'è ancora a livello della falange intermedia, chissà che non recuperi ancora qualcosa!). Gonfiore che, piegando il dito, probabilmente premeva sul tendine ostacolandone la corsa.

Inutile dire che sono molto soddisfatto del risultato (se mi rileggo sopra....).

Questo mio intervento era doveroso, nei confronti della Sua persona, ma anche delle numerose persone che, vittime di infortuni analoghi, vagando per la rete si sono imbattute e/o si imbatteranno nella lettura della mia esperienza.

Non mi resta che girare agli altri il consiglio ricevuto già un minuto dopo l'operazione: mobilità passiva del dito, da subito, costante, sia in estensione che flessione.
A distanza di tempo, un consiglio d'ORO.
Ovviamente, tutto sempre a seguito di consulenza col proprio medico/chirurgo.

Grazie e Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Sono contento dei suoi progressi.

Aggiungo che sicuramente ci saranno ulteriori progressi, perlomeno fino a 6-7 mesi dall'intervento.

Buona serata.