Nervo radiale

salve a settembre mi sono operato per una pseodo artrosi,durante la notte però ho sofferto di una sindrome compartimentale da gesso al nervo radiale.sono stato rioperato la mattina dopo con una fasciotomia.dopo 7 mesi sono migliorato molto,la mano mi si è sgonfiata e le mie dita sono un po più su e riesco a scrivere,a mangiare e a prendere bicchieri(cosa che all'inizio mi era impossibile),l'elettromiografia ha confermato che un miglioramento del nervo c'e ma ancora non c'e la forza negli estensori.la cosa che mi preoccupa però e che il pollice è molto in difficolta,non riesco a muovere il polso verso l'esterno e la cosa che mi da più fastidio e che se sollevo il polso le mie dita automaticamente si bloccano,lo riesco a sollevare solo a pugno chiuso.sono disperato e informandomi ho letto che c'e un operazione di trasferimento dei tendini,ora la mia domanda è questa,dopo il transferimento dei tendini e con tanta fisioterapia potrò continuare a fare sport e palestra?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

è possibile, ma aspetterei ancora prima di prendere in considerazione un intervento di trasposizione.

Il nervo (e i muscoli) potrebbe ancora recuperare.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
grazie mille per la risposta dr.Leccese comunque se non si dovrebbero riprendere nell'operazione non ci sono rischi vero?mi hanno consigliato modena da alcuni specialisti.Quindi il trasferimento dei tendini in tal ca so è una buona operazione?Da la possibilità di riavere una vita felice?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certamente.
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dopo
Utente
Utente
e quindi un ultima cosa,è possibile che la lesione al nervo abbia avuto delle conseguenze anche sulla pronazione del braccio?e se dovessi fare il trasferimento la forza dei flessori un minimo ci sarebbe?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il deficit del radiale compromette gli estensori di polso e dita.

L'intervento mira a migliorare l'estensione, non la flessione.