Pseudoartrosi terzo medio-prossimale scafoide carpale

Gentili dottori,
dopo 3 mesi da un trauma sportivo al polso ho scoperto di essermi rotto lo scafoide della mano destra. La diagnosi della TAC è "frattura completa del terzo medio-prossimale dello scafoide carpale con qualche millimetrico frammento comminuto. Nella sede della frattura scarsi i segni di callo osseo e preponderante rimaneggiamento dell'osso spongioso da evoluzione pseudoartrosica. I frammenti appaiono in corretto allineamento". Il chirurgo a cui mi sono rivolto ha indicato immediatamente la strada dell'intervento chirurgico, con inserimento di una vite nella frattura e, forse, innesto osseo da cresta iliaca (da valutare durante l'operazione stessa), ma ha anche detto che in alternativa si poteva provare la via delle onde d'urto focali insieme ad una terapia elettro-magnetica, dando comunque possibilità di riuscita abbastanza basse. Tutto questo tenendo 24 ore su 24 un tutore apposito, che ho immediatamente acquistato e indossato, per tenermi il polso immobile. L'ortopedico-terapista delle onde d'urto, invece, vedendo la TAC ha dato possibilità di guarigione molto alte, considerando la la frattura "ben incastrata" e giudicandola in linea massima fortemente guaribile secondo i casi che ha affrontato fino ad ora. Insieme alle onde d'urto sto facendo terapia con Biostim (per 40 giorni, 8 ore al dì). Devo essere ottimista o pessimista riguardo la guarigione senza intervento, secondo ciò che ho scritto? Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

ritengo che valga sempre la pena tentare con le onde d'urto e i campi magnetici pulsati.

Per fare l'intervento c'è sempre tempo....

La riuscita o meno della terapia dipende molto dal tempo trascorso (3 mesi non sono molti, troppo pochi per parlare di pseudoartrosi; si tratta, invece, di ritardo di consolidazione. Per parlare di pseudoartrosi occorrono almeno 6 mesi), della sede di frattura e dalla posizione dei due frammenti.

Le notizie, però, sembrerebbero incoraggianti.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, dottore. Comunque avevo calcolato male il tempo, si tratta di 4 mesi di tempo passati, non 3. E ho omesso, ma credo si fosse capito, che in questo periodo il polso è stato libero senza tutori. Ho inoltre fatto una serie di tecar-terapia con movimenti, pensando fosse solo un fastidio tendineo. Nonostante ciò lei mi conferma il moderato ottimismo (l'esito della TAC ricordo che è successivo a tutto ciò ed è recente)?
Grazie ancora.

P.S. potrei integrare con vitamine o altro?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
4 mesi non sono 6.

Ribadisco che va sempre tentata una terapia non chirurgica, riservando l'intervento agli insuccessi, soprattutto se siamo in un ritardo di consolidazione e non ancora in una chiara pseudoartrosi.
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Utente
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Grazie mille, dottore.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Ho effettuato quasi un mese fa l'ultima seduta di onde d'urto e tra qualche giorno termino la terapia con il Biostim (che ho tenuto sempre sopra il tutore), per poi effettuare la radiografia di controllo intorno a metà gennaio. Un'indicazione per essere ottimista o pessimista: quando effettuo qualche piccolo movimento fisiologico con il braccio, ogni tanto sento piccoli fastidi o dolorini momentanei nell'area dove si trova pressappoco lo scafoide. Questa è una cosa indicativa che dovrebbe farmi essere pessimista riguardo la non calcificazione dell'osso oppure, come penso, potrebbero essere delle aderenze che si sono formate nella zona poiché il polso è immobile da quasi due mesi o anche l'edema che non è stato ancora riassorbito (quindi è qualcosa di non strettamente indicativo riguardo la guarigione della frattura)? Grazie mille.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Purtroppo, lo scafoide è imprevedibile....

Deve solo avere ancora un pò di pazienza e attendere uil controllo radiografico.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
pare ci si stia avviando positivamente alla conclusione di questo iter. Ho effettuato a metà gennaio (circa 40 giorni dopo l'ultima seduta di onde d'urto) una rx di controllo che ha evidenziato netti miglioramenti di consolidamento dello scafoide. Il chirurgo mi ha detto di effettuare una tac dopo altre due settimane e di tornare per altrettanto tempo a effettuare terapia con il Biostim (che avevo sospeso a inizio gennaio). La tac seguente ha confermato i miglioramenti (per il radiologo il 70% della frattura si è ri-consolidata) e che i profili corticali sono tornati regolari. Il chirurgo mi ha detto di fare altre due settimane di Biostim (quindi in tutto 30 giorni dal momento in cui l'ho ripreso dopo averlo sospeso), che terminano tra qualche giorno, e poi potrò togliermi il tutore (che, ovviamente, fino ad adesso ho continuato a tenere sempre h 24) ed iniziare la fisioterapia, senza che ci sia bisogno di fare ulteriori esami diagnostici.
Le vorrei chiedere se anche secondo Lei non c'è necessità, a questo punto, di effettuare un'ulteriore tac e se magari crede che un richiamo di onde d'urto possa essere utile, irrilevante o anche controproducente.
Grazie mille ancora.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Difficile dire cosa conviene fare senza conoscere i dettagli.... mi affiderei al chirurgo che la sta già seguendo.