Una colonscopia,anch'essa negativa

Buongiorno,
da mesi ho un dolore insistente al fianco destro che si irradia dietro la schiena e a volte interessa la gamba e il gluteo dx.
A volte il dolore è così fastidioso che non riesco a dormire se non sul fianco sinistro.
Ho fatto 2 visite dal chirurgo che non pensa si tratti di appendice,in quanto non ho febbre e il dolore non è così acuto da farmi "saltare" con la pressione della zona interessata.
Mi ha prescritto una ecografia dell'addome completa che è risultata nella norma,un'emocromo e urinocultura.
I valori degli esami del sangue erano tutti regolari e l'urinocultura negativa.
Avevo inoltre tempo fa fatto una colonscopia,anch'essa negativa.
Nell'attesa di un'ulteriore visita mi ha prescritto 15 giorni di cura con mesalazina 2 volte al giorno e fermenti lattici.
I dolori sembravano diminuti,ma dopo aver saltato un giorno di mesalazina perchè mi trovavo fuori casa e avevo scordato le pastiglie si sono ripresentati.
Sono quasi convinta che dopo aver finito la cura (mancano 5 giorni)mi troverò nella stessa situazione.
Vorrei chiedere un vostro parere,soprattutto se consigliate di togliere l'appendice perchè potrebbe trattarsi di una infiammazione divenuta cronica come dice il mio medico di base,oppure se secondo voi ci sono ulteriori indagini che posso fare per questo fastidio insistente.
Grazie.

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

I sontomi lamentati, per di più senza il conforto della possibilità di correlarli all'esame clinico, potrebbero fare riferimento a diverse condizioni, anche se l'ecografia eseguita consente in linea di massima l'esclusione di alcune.
Anche la sensibilità del quadro clinico alla somministrazione di Mesalazina ha la sua importanza e va tenuta in considerazione avvalorando l'orientamento verso una affezione a carico dell'apparato digerente.
Non sorttovaluterei infine la possibilità di un'appendice a sede retrocecale che incontri periodiche riacutizzazioni.
Ma siamo ovviamente nel campo delle ipotesi a distanza.
L'eventuale ricomparsa dei sintomi richiederà inevitabilmente un approfondimento diagnstico strumentale: TAC, colonscopia, Rx rachide, ecc.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi lei suggerisce di farmi scrivere altri esami?
La colonscopia,fatta quest'anno come dicevo,non evidenziava nulla.
Il mio medico di base si orienta sul fattore appendice,dicendo che il dolore in quella sede,essendo stati esclusi con l'eco e con l'urinocultura problemi alle ovaie e ai reni non può che trattarsi di appendice...secondo lei c'è la possibilità che si tratti di altre patologie?
Da profana facendo un'indagine in rete ho letto che le malattie riguardanti il fegato non causano dolori veri e propri,e inoltre avrei i valori del sangue non nella norma,cosa che fortunatamente non ho.
La cosa che mi preoccupa è che l'ultima visita fatta dal chirurgo non è stata rassicurante.Il chirurgo stesso mi ha posto la seguente domanda "vuole che la mettiamo in lista per l'operazione?",come se io potessi scegliere quale cura o soluzione adottare...io mi occupo di computer,non di medicina.
Non vorrei che anche alla mia prossima visita mi si chiedesse se mi voglio operare con la stessa facilità di chidermi se voglio un caffè.
Grazie ancora per la risposta.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Rileggendo i precedenti consulti relativi ad episodi di rettorragia rilevo che una recente colonscopia è risultata MACROSCOPICAMENTE regolare(anche se per scarsa preparazione all'esame l'intestino non era molto pulito).
Purtroppo, anche in relazione al dubbio diagnostico (malattia infiammatoria) e ai sintomi associati (rettorragia, efficacia della Mesalazina) non ci si può contentare di questa osservazione e l'indagine va ripetuta.
QUESTO SEMPRE CON I LIMTI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA.
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dopo
Utente
Utente
Dopo aver presentato l'esito della colonscopia al gastroenterologo che me l'aveva prescritta anche io avevo posto la stessa domanda,ovvero se ci si poteva accontentare di quel "macroscopicamente".
E la risposta è stata che quando chi esegue l'indagine ritiene che l'esito sia troppo poco chiaro scrive nel referto che andrebbe ripetuta.
A questo punto non saprei cosa fare...secondo lei è possibile che si tratti di qualcosa di grave?
A quanto pare,anche vedendo gli altri consulti,pare che questo disturbo con dolori "simili a quelli dell'appendice" sia abbastanza diffuso.
Non potrebbe essere anche questa sintomatologia legata al colon irritabile?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Purtroppo a distanza non è possibile fare ulteriori valutazioni.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Dopo aver consultato dinuovo il gastroenterologo che mi ha prescritto vari esami (emocromo,VES,PCR e calcproteina fecale)e risultando tutti questi negativi il chirurgo ha deciso di operarmi di appendicectomia e difatti venerdì scorso sono stata operata.
Ora sono a casa e a parte qualche dolorino,un pò di gonfiore nei primi giorni e solo ieri sera un episodio di diarrea la guarigione procede bene e lunedì toglierò i punti.
Avrei una domanda, ho letto che vi è un'incidenza di inizio di morbo di Crhon dopo un'appendicectomia....
Essendo tutti i miei esami risultati negativi,dovrei preoccuparmi visto gli episodi di diarrea che mi affliggono durante il periodo estivo?
Ho letto anche che il decorso della malattia è molto lento e ci vogliono anche anni prima che si arrivi ad una diagnosi chiara.