"a livello della regione inguinale dx si apprezza specie dopo ripetute manovre di valsava la

Gentili dottori, a seguito di un piccolo rigonfiamento all'inguine dx ho effettuato una ECO ai tessuti superficiali sotto consiglio del mio medico di fiducia.
Diagnosi ecografia: "A livello della regione inguinale dx si apprezza specie dopo ripetute manovre di Valsava la presenza di una tumefazione di circa 13mm da riferire verosimilmente a piccola discendenza erniaria.
Si associa la presenza di un linfonodo reattivo di circa 8mm"
Le mie domande sono:
1) Urge un intervento chirugico oppure posso attendere ancora un pò?
2) Intanto posso praticare attività sportiva ( partita di calcio con amici )?
3) Il linfonodo è da considerare conseguenza di ciò oppure potrebbe riferirsi ad altro? E' preoccupante?
Grazie anticipatamente per le spiegazioni.
Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il linfonodo e' normalmente segno di un processo infettivo che in genere ha poco a che fare con la patologia erniaria.
Comunque, come piu' volte ribadito anche dalle pagine di questo sito, tengo a sottolinearle che la diagnosi di ernia inguinale non puo' essere ecografica: lei necessita di una Visita Specialistica Chirurgica per sapere come stanno realmente le cose e per capire se c'e' bisogno di un intervento chirurgico o meno.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta.
Vorrei aggiungere che il medico che mi ha consigliato di fare una ECO è un chirurgo (medico di base) ma mi ha anche prescritto un ulteriore visita chirurgica presso una struttura ospedaliera per poter poi valutare ed eventualmente programmare l'intervento.
Il mio dubbio è se la cosa è così urgente o meno e soprattutto se nell'attesa posso fare attività sportiva non agonistica (footing - calcetto ecc).
Per quanto riguarda il finfonodo, potrebbe essere un infiammazione del colon, considerando che ultimamente se tasto lo stomaco e la pancia con le mani sento dolore?
Grazie ancora
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il linfonodo si ingrossa perche' reagisce ad un'infiammazione locale: pero' da dove essa provenga non ce lo puo' dire di certo. Potrebbe persino trattarsi di uno strascico per un problema ormai superato, ma per fare diagnosi andrebbero utilizzati altri sistemi. A tale scopo penso le sara' utile la lettura di questo breve articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
Per quanto riguarda l'eventuale ernia inguinale, come vede anche il suo Curante concorda sul fatto che sia necessario comunque un Chirurgo di esperienza per porre la giusta diagnosi, e naturalmente per valutare l'indicazione ad operare o meno. Posso ipotizzare che il Medico di Famiglia, pur se Specialista in Chirurgia, probabilmente al momento non si occupa di questa materia a tempo pieno, e magari ha perso un po' di pratica manuale per poter riconoscere con sicurezza tali patologie; altrimenti non le avrebbe chiesto di effettuare un'ecografia (peraltro, come le dicevo, a mio avviso non molto utile) e soprattutto la successiva Visita Specialistica. Le avrebbe invece proposto di operarla personalmente oppure, in alternativa, l'avrebbe tranquillizzata sulla non necessita' dell'intervento.
Infine in merito alla possibilita' di giocare a calcetto o fare altre attivita' sportive posso darle soltanto delle indicazioni generiche: purtroppo, non conoscendo il suo caso personalmente, non posso certo darle un consiglio personalizzato via web. Tuttavia posso dirle che in linea di principio queste attivita' non comportano gravi pericoli; pero' tutti gli sforzi che prevedono l'aumento della pressione endoaddominale possono provocare la fuoriuscita dell'ernia, di fatto costituendo un motivo per "velocizzare" un pochino il peggioramento a lungo termine e forse avvicinare la data del necessario trattamento. Che comunque, se l'ernia c'e', diverrebbe auspicabile anche se, in linea teorica, lei decidesse di passare a letto il resto della sua vita. Certi sforzi, infatti, sono inevitabili (pensi solo al'atto di andare al bagno!) per cui la situazione non cambierebbe poi di molto. Ma, come le ripeto, queste sono considerazioni generali, che non e' detto possano trovare piena applicazione al suo caso specifico.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dr. Spina
la ringrazio per tutte le informazioni fornite. Anche se sono considerazioni generali sono state molto di aiuto alle risposte dei miei quesiti.
Ha perfettamente ragione, il mio medico curante, pur essendo un chirurgo che stimo moltissimo, ha preferito farmi diagnosticare l'eventuale ernia inguinale da persona più esperta e vicina al campo chirurgico-pratico.
Ragion per cui a breve effettuerò tale visita specialistica presso una clinica convenzionata che mi hanno consigliato.
Intanto cercherò comunque di non sforzarmi troppo, sia nello sport che nelle attività quotidiane.
La saluto cordialmente.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Ottimo!
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dr.Spina

Ieri ho effettuato una visita chirurgica in clinica, dove mi è stata diagnosticata un "ernia sup. inguinale dx" (come si sospettava).
Vorrei solo aggiungere che sia il chirurgo che che mi ha visitato ieri ,sia il mio medico di base (anch'egli chirurgo) mi hanno controllato quando questo gonfiore era veramente minimo; in altre condizioni il gonfiore è più accentuato e talvolta fa un pò male se si esercita pressione.
In pratica in certe occasioni è più evidente il gonfiore nella zona tra coscia e e la parte superiore dello scroto.
Tutti e due i medici mi hanno detto che si tratta di un ernia piccola e che spetta solo a me la decisione di effettuare l'intervento o meno, in quanto non si tratta di una vera e propria urgenza.
La mia domanda è:
1) E' possibile che entrambi i medici, avendo effettuato il controllo nelle condizioni sopra indicate, non abbiamo inquadrato a pieno il problema? La situazione potrebbe essere più grave del previsto?
I miei forti dubbi sono dettati esclusivamente dalla mia ansia di sottopormi all'operazione chirurgica, forse sono solo in cerca di qualche consiglio o di qualche inutile rassicurazione.
Confesso che una delle cose che più mi spaventa circa l'intervento di ernia inguinale è l'anestesia spinale, in quanto la vedo come manovra alquanto complessa e delicata.
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Cominciamo col dire che l'anestesia spinale non e' l'unica strada possibile: se decidera' di operarsi potra' parlare di questo aspetto non soltanto con il Chirurgo ma anche e soprattutto con l'Anestesista. I Colleghi le spiegheranno pro e contro delle varie procedure e certamente le consiglieranno la piu' indicata per il suo caso; dopodiche' stara' a lei accettare o meno quanto le verra' proposto.
Tornando all'aspetto piu' propriamente chirurgico, mi pare che nessuno abbia sottovalutato il suo problema, o che non l'abbia inquadrato con attenzione. Certamente sara' importante anche il suo parere: ci sono ernie che procurano al paziente molti disagi, e di questo chi pone l'indicazione all'intervento deve per forza tenerne conto; mentre altre volte il paziente riferisce fastidi minori e quindi si puo' anche decidere di prendere tempo...
Cordiali saluti