Aderenze

Buonasera,
ho 29 anni e 4 anni fa ho subito un intervento di colecistectomia laparoscopica con colelitiasi: sono stata rioperata dopo due giorni per perforazione di ansa ileale con raffia. Da allora soffro di episodi dolorosi addominali prevalentemente sovraombelicali, soprattutto in caso di gonfiore addominale. Due anni fa mi sono sottoposta ad esami specialistici per individuare la causa di questi dolori (peraltro abbastanza frequenti: in media 1 episodio ogni 2 mesi): l'ecografia non evidenziava particolari problemi, mentre l'esito della gastroscopia è il seguente: gastropatia cronica antrale. Reflusso biliare duodeno-gastrico. Il gastroenterologo che eseguì l'esame concluse dicendo che i disturbi da me riferiti potrebbero essere legati a sindrome aderenziale.
Da allora sono passati due anni e le mie "coliche" persistono. Fino ad ora sono sempre riuscita a fermare il dolore con il buscopan; ieri invece - dopo 12 ore di dolori molto forti - ci è voluta una fiala di Voltaren intramuscolo. Il mio quesito è questo: è possibile fare un esame che certifichi la presenza di aderenze e permetta di capire dove sono e di che entità? Secondo voi a chi mi dovrei rivolgere: ad un chirurgo o ad un altro gastroenterologo? Sono abbastanza scoraggiata, vorrei capire se questi episodi dolorosi sono destinati a peggiorare con il tempo e, nel caso, se possono avere delle conseguenze di qualche genere. Ad esempio: possono interferire con una eventuale gravidanza? La sto cercando da quasi un anno e sinceramente cominciano a venirmi dei dubbi (prima dell'intervento sono rimasta incinta senza problemi). Ringrazio anticipatamente per la cortesia.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Io riproporrei il problema ad un gastroenterologo perchè la diagnosi è molto importante e quella di sindrome aderenziale è senz'altro impegnativa. E trmite Internet non si può aggiungere alcun contributo. Lei fa cenno solo ai dolori ma non fa menzione su eventuali difficoltà del transito intestinale nel qual caso a seconda dello stadio della sindrome talvolta c'è l'indicazione ad un intervento laparascopico di viscerolisi che è più efficace se precoce. Ripeto che però occorre una diagnosi certa perchè non mi pare il caso suo non presentando quadri di sub-occlusione recidivante ma una sintomatologia dolorosa alternante che giustifica solo provvedimenti conservativi.
Lo specialista senz'altro valuterà l'opportunità di ulteriori approfondimenti.



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Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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