Ernia

Soffrivo di ernia inguinale sx che ho sopportato per qualche anno fino a quando il dolore mi ha fatto decidere per un'operazione.
Operazione eseguita il 26.11.2008 con un intervento di ernioplastica proterica.
Dopo l'operazione per quattro settimane a causa del formarsi continuo di sieroma mi sono sottoposta ad asportazione dello stesso con agoaspirato.
In seguito ha continuato ad avere comunque dolori alla parte operata. Tornati più volte dallo stesso chirurgo ho avuto sempre rassicurazioni che l'intervento era perfetto e che forse soffrivo di sciatica.
Questo fino a luglio 2010, quando il dolore è aumentato e si manifestava soprattutto durante la flessione del busto in avanti. Tornato sempre dallo stesso chirurgo mi consigliò che forse si potevano eseguire delle infiltrazioni di cortisone.
Volendo, a questo punto capire di più, mi sono sottoposta ad esami un altro ospedale.
Pare che la protesi avesse inglobato alcuni nervi, quindi mi causava questi dolori nei movimenti.
Si è deciso di intervenire ed il 26.11.2010 mi sono sottoposta ad un secondo intervento di ernioplastica secondo Pelissier.
Tornata a casa ho avuto: dapprima grosse difficoltà di defecazione (nonostante l'uso di lassativi e dieta adeguata)e poi, sin dai primi giorni sono insorti dolori all'altezza del coccige che mi costringono a non poter stare seduta correttamente e per periodi non superiori a 20-30 minuti. Per non sentire dolori sono costretta a stare per la maggior parte del tempo in piedi e/o camminando, oppure in posizione supina sul letto.
Ricoverata di nuovo nel gennaio 2011 per un controllo post-operatorio, mi è stato detto che è tutto nella norma prescrivendomi dei farmaci (lyrica) e consigliandomi una RM con mdc ed EMG degli arti inferiori.
Dagli esami sembra non vi siano problemi. A questo punto, poichè il dolore persiste nella zona suddetta, quali soluzioni possono portare ad una eliminazione dei dolori o almeno capire se i disturbi sono una conseguenza del tipo di intervento (properitoneale) e se andranno ad attenuarsi col passare del tempo, per sparire, si spera, del tutto.
Grazie
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Probabilmente la sua coccidinia(dolore al coccige),è conseguenza di un atteggiamento posturale scorretto a seguito della difficoltà di deambulazione dopo i primi interventi.Se avverte dolore anche nel passaggio dalla posizione seduta a quella in piedi,ha la conferma che sono i muscoli inseriti sul coccige e che vanno in trazione a determinare il dolore.In posizione seduta,dovrebbe trovare più beneficio a poggiare su strutturre dure.L'infiltrazione di anestetico locale e cortisone rappresentano un tentativo terapeutico.
Saluti

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Pennetti per la pronta consulenza.
Se posso, secondo lei, visto che credo anch'io non provenga dall'intervento fatto, oltre ad aver fatto gli esami consigliati dall'ospedale dove sono stata ricoverata e cioè RM LOMBO SACRALE CON CONTRASTO la cui relazione recita "Il canale spinale ha normale ampiezza. Lievi aspetti spondilosici. Modesto grado di bulging discale L4·L5, L5-S1. Non impregnazioni patologiche dopo contrasto" e EMG degli arti inferiori, anamnesi "reperti elettrofisiologici nella norma dei distretti esaminati", quali altri esami dovrei fare per poter capire cosa fare con certezza, ed a quale tipo di specialista dovrei rivolgermi per poter studiare il mio problema.
Grazie davvero, se riuscissi a tornare nella normalità sarei grata a tutti per avermi ridato un pò di serenità.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
I colleghi che hanno consigliato e preso visione delle indagini eseguite,possono certamente consigliarla al meglio.
Saluti
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dopo
Utente
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Grazie dott. Pennetti.