Fistola sacro coccigea

Salve.
Quattro mesi fa mi sono accorto di avere un rigonfiamento nella zona sacro coccigea poi rivelatosi una cisti pilonidale. Dopo poco, si è gonfiata ed è fuoriuscito del liquido da uno (o più) orifizi cutanei (mi provocava un dolore fortissimo). Dopo pochi giorni ho avuto un consulto da un chirurgo che mi ha consigliato di operarla A TECNICA APERTA E CON ANESTESIA SPINALE. Attualmente la cisti si è sgonfiata, ma non è scomparsa.
Vorrei gentilmente sapere:
-Perchè nel mio caso si deve operare a tecnica aperta facendola quasi tutti a tecnica chiusa.
-Quando si sceglie la tecnica aperta rispetto all' altra
-Quali sono i vantaggi/svantaggi della tecnica aperta
-I tempi di convalescenza delle due tecniche e la conseguente probabilità di recidive.
-Un vostro consiglio sul da farsi.

A disposizione per altri chiarimenti
Grazie anticipatamente
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
La scelta tra le due tecniche è dettata da considerazioni cliniche (stato locale della fistola, corporatura, recidiva, ecc.) oltre che dalle convinzioni personali dell'operatore.

Non è possibile a distanza stabilire quali siano le condizioni che nel suo caso specifico influenzino la scelta

La tecnica aperta viene preferita in presenza di flogosi o segni di suppurazione. La recidiva potrebbe essere una ulteriore indicazione.

I vantaggi della tecnica aperta sarebbero costituiti da una minore (non provata) incidenza di recidive a fronte di tempi di guarigione sensibilmente più prolungati.
La tecnica chiusa non sempre è coronata dal successo di una guarigione "per prima intenzione" (cicatrizzazione diretta della ferita) e diviene spesso di fatto una tecnica aperta per il cedimento delle suture o la necessità di riaprire la ferita, pur avvantaggiandosi della "quota di guarigione" comunque ottenuta con la sutura.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
La tecnica da utilizzare può dipendere anche dalla grandezza della cisti? Attualmente è piccola e sembra non ci siano orifizi cutanei. Avendo intenzione a breve di effettuare l' intervento, in questa condizione sarebbe possibile anche la tecnica chiusa?
Grazie per la risposta.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Come già detto una valutazione di questo tipo è difficile a distanza.
Certamente le dimensioni sono un fattore importante: una cisti piccola e IN ASSENZA DI FENOMENI SETTICI in atto potrebbe consigliare la chiusura "per prima intenzione".
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Può dirmi nel caso la cisti sia sgonfia con entrambe le tecniche quanto è grande la ferita dell' intervento (in millimetri). Lo chiedo solo per completezza d' informazione (ci sono interventi ben più complicati di questo).
Vorrei anche sapere se la cisti si può gonfiare e di conseguenza fistolizzare per fattori esterni come uno sforzo, lo sfregamento delle natiche ecc... , oppure se i fattori esterni non c' entrano.
Inoltre le chiedo se posso fare qualcosa che possa giovare (come la depilazione ecc.) in attesa dell' intervento.
Grazie per la pazienza.