Bozzo sul dorso del piede destro

Salve.
Ho 46 anni, sono un uomo, e come abitudine quotidiana ho quella di pregare tutte le mattine ponendomi in una posizione inginocchiata seduta sui talloni.
In tale posizione avverto la completa distensione dei muscoli anteriori della coscia e del dorso del piede, questi ultimi fino a provocare dolore al dorso del piede appunto...
Da circa sei mesi mi è spuntato sul dorso del solo piede ds, una specie di bozzo doloroso alla palzazione e antiestetico, che il chirurgo mi ha operato 20 gg addietro, pensando di estrarre una cisti (sono infatti un soggetto policistico).
Invece si è trovato dinnanzi all'estrazione di un tessuto diverso che all'esame istologico si è rivelato un neurinoma.
Adesso mi ritrovo nonostante l'intervento di rimozione, il medesimo bozzo sul piede che avevo prima, il dottore sostiene che nel tempo dovrebbe asciugarsi dal momento che dice di aver tolto tutto...
Mi ha sottoposto prima a terapia antibiotica per bocca per 5 giorni, poi all'applicazione di Gentalyn beta 2 volte al dì per altri 5 giorni, ma non è cambiato nulla e continuo a provare dolore, fastidio e una sensazione di "scossa nervosa" che si irradia verso le dita dei piedi tutte le volte che mi tocco il punto in questione.
Mi sento piuttosto preoccupato e temo che l'intervento possa non essere andato bene. All'ecografia fatta durante le visite di controllo, non appare nulla sottocute a parte gli esiti cicatriziali dell'intervento......almeno a detta del medico....
Ma è possibile che dopo 20 giorni la parte sia ancora tale e quale com'era prima? C'è qualche parere/consiglio che potete darmi?
Cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente ,
la diagnosi di neurinoma penso sia stata fatta alla luce di un esame istologico. Se è così sarebbe utile leggere per esteso la descrizione del referto. Comunque si potrebbe trattare di un granuloma cioè di una cicatrice non perso alla recidiva. Comunque penso sia utile una rivalutazione chirurgica da parte del collega che ha eseguito l'intervento.Cordiali saluti.

Dr. Vincenzo Adamo

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dopo
Utente
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Grazie Dott. Adamo,

in effetti nel pomeriggio mi sottoporrò a controllo dal chirurgo, solo che difficilmente mi aspetto che possa dirmi qualcosa del tipo: ho sbagliato, o cos'altro...

In effetti possono gli esiti cicatriziali (granuloma) determinare una condizione che addirittura peggiori la situazone iniziale, e sopratutto scompariranno o dovrò farmi rioperare?
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Secondo il mio parere è importante sentire il suo chirurgo di fiducia, bisogna capire di cosa si tratta, certamente un granuloma in genere richiede maggior tempo per formarsi però se ciò fosse accaduto si potrà aspettare ancora qualche mese per vedere se magari si riduce di consistenza e di conseguenza anche il dolore diminuirà.
Altrimenti se necessario si opterà per una revisione della ferita chirurgica. Ricordi che la formazione di un granuloma, non dipende solo dalla mano del chirurgo ma soprattutto dalla reazione infiammatoria dei tessuti del nostro organismo.
Cordiali saluti.
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Gent.mo Dott. Adamo,

mi sono recato alla visita di controllo dal chirurgo, il quale ha effettuato un esame ecografico da cui risulta che nel sottocute della ferita non c'è più nulla, solo un residuo infiammatorio (edema) che fa sì che lo spessore del tessuto soprastante la zona operata sia di 2,8 mm, mentre quella intorno della metà (1,4 mm) e questa è la ragione per cui persiste un bozzo nella zona dell'intervento che sembra quello precedente allo stesso (come se l'intervento non fosse stato fatto). Non c'è dunque granuloma e il neurinoma è stato asportato del tutto.
Adesso, sostiene, bisogna sciogliere questo edema e per farlo mi ha prescritto un antibiotico (Cefixoral 400) per 5 gg e Gentalyn Beta (2 volte al dì) e Hirudoid 40000 (1 volta al dì) per dieci giorni, oltre all'applicazione della borsa del ghiaccio.

Lei cosa ne pensa?

La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
La terapia prescritta indica la presenza di un processo infiammatorio della ferita chirurgica,penso sia una terapia corretta in ogni caso la ferita va controllata per vedere se il processo infiammatorio si risolve. Cordiali saluti.
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Grazie Dott. Adamo per i suoi preziosi consigli.

Qualora l'infiammazione non si risolvesse la disturberò ancora per un parere sul da farsi.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
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Gent. Dott. Adamo,

dopo 15 gg. di cura come sopra descritta, nulla di fatto!
Il bozzo sul dorso del piede è rimasto tale e quale, ho perso le speranze della riuscita dell'intevento....

Sono piuttosto arrabbiato perchè non sono riuscito a capire cosa sia successo, il chirurgo pensava di trovare un lipoma invece ha tolto un neurinoma, adesso nel sottocute (a detta del chirurgo) non c'è più nulla, ma io continuo ad avere un bozzo tale e quale quello di prima dell'intervento, con in più una maggiore sensibilità di prima al dolore della zona, quando sollecitata.

Non c'è granuloma e a più di un mese dall'intervento parlare ancora d'infiammazione mi pare fantasioso...

aspetterò dunque del tempo (1 anno?) dopodichè seguirò il suo consiglio e mi sottoporrò a rivalutazione chirurgica.

Cordiali saluti