Ernia inquinale

Buonguorno, sono un nuovo iscritto e saluto tutte le persone che frequentano Medicitalia.
Ho 61 anni e questa sera rientrando a casa ho notato nella parte superiore destra del pene un rigonfiamento non molto visibile ma al tatto con le dita si nota all'interno una palla grande quasi come una noce. Non l'ho mai notato prima e non accuso alcun dolore, però al tatto con le dita si sente questo rigonfiamento che ritengo possa trattarsi di una ernia, anche se non sono in grado di stabilirlo. Premetto che non ho fatto alcun sforzo e non ricordo di aver alzato pesi o altro che possa giustificarlo.
Non so se possa avere un collegaento, ma negli ultimi tempi ho accusato una forte stitichezza che mi ha creato non pochi problemi poi curata con farmaci prescritti dal medico curante.
Nell'anno 2004 ho subito un intervento all'intestino di Volvolo (se ricordo bene) e dopo sei mesi ho avuto un altro intervento per una parocele all'addome con chiusira tramite rete che non era stata messa nel primo intervento.
Chiedo se possa trattarsi di una ernia o di altro e se del caso come comportarmi per il prosieguo, Attendere che inizi a darmi fastidio o chiedere subito un intervento del medico con opportuni analisi. Non so di preciso, ma se nel caso dovessi operarmi, come avviene l'intervento non sentendomi in questo periodo molto predisposto a subire anestesie totali per un periodo poco felice tanto da ricorrere a qualche goccia di ansiolin che prendo la mattina e nel pomeriggio nella misura di 15 gocce alla volta, ma spesso salto perchè non ci penso.
Chiedo se questo prodotto possa creare problemi ad una eventuale anestesia che non so, nel caso di intervento, possa essere totale o locale.
Grazie per una eventuale risposta ma non nascondo la paura che ho sempre avuto prima degli interventi chirurgici, fa parte della mia natura di uomo e me ne scuso ma non dipende da me.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Partirei da una visita chirurgica per una eventuale conferma della diagnosi.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
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Egr. Dott. La ringrazio per la sua tempestiva risposta, nella prossima settimana chiederò l'interveto del medico curante che rientrerà mercoledì, cercando di non fare sforzi. Le chiedo se al momento posso guidare l'auto dovendo muovermi per motivi di lavoro che non posso evitare.
Ora, stando seduto accuso una leggera pesantezza e calore inpercettibile sulla parte interessata, ho messo un pò di voltaren pensando potesse tratarsi di qualche urto.


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Utente
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Egr. Dott. A. Favara, ho seguito il suo consiglio e questa mattina mi sono recato presso un pronto soccorso per una visita chirugica.
Condizioni Generali: TUMEFAZIONE INGUINALI BILATERALI RIDUCIBILI.
L'esito della visita è stato ERNIA INGIUINALE BILATERALE, SENZA MENZIONE DI OSTRUZIONE O GANGRENA.
Mi hanno consigliato l'intervento, anche se non sembrerebbe urgentissimo e fare una visita presso il loro chirurgo per prenotare l'intevento che potrebbe essere fatto con laparascopia con anestesia locale, tenendo conto che il mio problema è che ho una rete totale all'addome per un vecchio intervento laparocele fatto 10 anni fa a seguito di un intervento di volvolo ed hanno avuto il dubbio di intervenire come sopra.
Chiedo, essendo un'ernia più evidenziata a destra ma poco a sinistra che al momento è riducibile e non presenta ostruzione o gangrena, se devo intervenire subito o c'è possibilità di attendere un pò di tempo.
Al momento non presenta nessun dolore e nessun bruciore ed al tatto rientra all'interno.
Se non fosse possibile laparascopia, come sembra, se l'intervento diretto porterebbe problemi di recupero.
Grazie per una gentile risposta

Antonio
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Bene,non vedo urgenza e credo possa eseguire l'intervento con tecnica tradizionale o laparoscopica.
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Utente
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Egr. dott. A. Favara.

grazie per la sua pronta risposta che mi tranquillizza.

Oggi ho sentito il medico che mi operò per mettermi una rete totate all'addome (ca. 10 anni fa) per la parocele ed ha escluso l'intervento con laparoscopica o forse altro nome che dimentico, ma anche il medico del pronto soccorso ha avuto lo stesso dubbio, parlando della rete .

Forse è meglio l'intervento con la tecnica tradizionale come ha scritto lei ed il medico mi ha detto di fare prima una parte e dopo un mese l'altra.
I tempi di recupero sono brevi anche in questo modo?.

Mi scusi ma ho subito i due interventi, il volvolo e la parocele in un arco di tre mesi e subito dopo la parocele, mi hanno aspirato con una iniezione contemporaneamente ad una ecografia addominale ed in più tappe litri di liqudo per un addensamento parenchimale (se ricordo bene il termine) formatosi dopo l'intervento e mi ci sono voluti circa 10 sedute e Le assicuro che ancora oggi ho un ricordo non bello.

Mi scusi per quanto scritto ma questo è il motivo delle mie domande e sulla semplicità dell'intervento e della ripresa.

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Utente
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Egr. dott. A. Favara

mi scuso se ho scritto addensamento parenchimale perchè credo di aver confuso il termine esatto che non ricordo. In effetti c'era liquido post operazione di laparocele aspirato con siringa in vari posti dell'addome ed in più riprese durante varie ecografie che individuava i punti esatti dove intervenire.
Ogni anno faccio eco addome completo che ha sempre dato esito negativo e per fortuna non ha mai evidenziato alcun problema solo complimenti per l'ottimo intervento del medico che mi ha operato.
Ancora grazie per una gradita risposta al problema dell'ernia che mi preoccupa un poco essendo bilaterale e che vorrei risolvere presto, anche se non cìè questa emergenza ma solo l'età che avanza (ho 61 anni) ma avendo il dubbio della rete ampia all'addome che secondo visita del chirugo ospedaliero, probabilmente evidenzia aderenze mai notate dagli eco addome in tutti gli anni successivi all'intervento.

Antonio
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Ottimo,direi una ventina di giorni dopo ogni intervento.
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Utente
Utente
Grazie dott. A. Favara,

se capisco bene, è meglio l'intervento con tecnica tradizionale al posto della laparoscopia perchè non mi è chiaro se è possibile effettuare questa seconda a causa del problema della rete totale all'addomeche mi hanno fatto capire che potrebbe creare problemi.
Considerando che l'intervento è sermplice con recupero quasi immediato, mi consiglia di effettuarlo subito l'intervento tradizionale, anche se non urgente, invece di attendere nel tempo un probabile peggioramento?.
Grazie per una sua cortese risposta.

Antonio
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Esatto.
Nessun intervento è semplice.
Io le consiglierei di farlo in tempi ragionevoli senza urgenza e senza attendere a lungo.
Prego.
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Utente
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Egr. dott. A. Favara,

per metterLa al corrente, ieri dal medico di famiglia avevo avuto ulteriore sicurezza che potevo attendere prima di fare l'intervento, magari a giugno prossimo ma anche in autunno, ma non dovevo dimenticarmi del problema e non ritenne necessario visitarmi.
Nel pomeriggio notavo che stando all'impiedi, l'ernia sul lato destro risultava molto grossa al tatto della mano, sembrava più grossa della prima visita e mi sono recato presso lo studio medico di un chirurgo che lavora presso una struttura ospedaliera.
Dopo avermi visitato, pur confermando che non era un'ernia da farsi con urgenza e dicendomi che ci sono persone che aspettano anche molto tempo con il rischio di danni futuri, mi consigliava di intervenire, confermandomi che era un'ernia molto grossa e per sicurezza mi consigliava di intervenire senza attendere molto tempo. in tempi ragionevoli, così come da Lei detto, con tecnica tradizionale e con anestesia locale e nell'arco di un mese mi chiamerà presso la struttura ospedlaiera per gli accertamenti del caso e per l'intervento. Mi assicurava che i punti erano quelli che non vanno tolti e che il recupero era breve 3/4 giorni per riprendere tutte le attività e che in ospedale uscivo il giorno seguente. Mi consigliava anche che durante l'estate era consigliabile utilizzare costumi a mutandina e non a pantalongini (non so il perchè).
Notando anche un'ernia al lato sinistro, ma molto più piccola, mi riferiva che successivamente si procedeva con lo stesso intervento, anche se non immediato.
La terrò informata su tutto. Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Ottimo, auguri!
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Utente
Utente
Egr. dott. A. Favara,
come scritto mi sono sottoposto ad intervento chirurgico di ernia inguinale lato destro. Operato alla ore 20, sono uscito dalla Clinica la mattina del giorno seguente. Purtroppo ci sono stati dei momenti che mi hanno fatto preoccupare. La sera stessa appena uscito dall'ospedale, la ferita perdeva molto sangue, tanto che il giorno seguente dovetti andare in Clinica dove il medico che mi operò mi accompagnò in sala operatoria ed affindandomi ad un collega, lui era in ambulatorio, mi furono messi altri due punti di sutura assicurandomi che poteva succedere a cauda di un capillare. Ritornato subito a casa e rimessomi a letto, dopo 5/6 ore di nuovo la ferita perdeva sangue, recatomi di nuovo in clinica, il medico che mi operò, in ambulatorio mi mise altri due punti di sutura ed accompagnandomi in reparto mi fece stare 5 ore sdraiato a letto perchè voleva essere sicuro che la ferita non perdesse più sangue. Infatti dopo 5 ore ritornò dall'ambulatorio e guardando la ferita che era asciutta mi assicurò che il problema era stato risolto. A questo punto chiesi perchè era successo ed anche lui mi disse che può succedere che un capillare toccato potesse perdere sangue ma non c'erano problemi perchè si poteva intervenire direttamente su di esso ma non era il caso. Comunque ritornato a casa, non ebbi più problemi solo he i fianchi erano neri ed a visita di controllo il medico mi disse che si assorbiva e così è stato. Domando è nella norma che succede questo? Oggi la ferita è chiusa, ancora qualche crosticina ma tutto prosegue bene. Mi vuole controllare tra due mesi per controllo e valutare anche l'intervento a sinistra che non è urgente essendo l'ernia appena avidenziata e potrei attendere.
Grazie per una gentile risposta.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Molto bene.
Si, è possibile, e fa parte delle evenienze postoperatorie.
Prego.
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Utente
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Egr. dott. Favara,
Oggi mi sono recato dal medico che mi ha operato perchè la ferita da un punto, una buchetto, espelleva del siero o pus da macchiare gli slip.
Il medico assicurandomi mi ha reso noto che a causa dei punti un piccola parte di pelle si era tolta e mi ha consigliato, per circa 10 giorni, di fare inpacchi di spirito ed acqua e poi mettere una goccia di mercurio kromo.
E' normale questo?
Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Si,puo' succedere