Laparocele

Circa un mese fa circa, mia moglie è stata sottoposta ad un intervento per un laparocele. Il laparocele, secondo il chirurgo che l' ha operata, era presente già da alcuni anni, ma, pur essendo molto voluminoso, non era così evidente come negli ultimi mesi. Pare che abbia avuto origine da un cedimento della parete addominale in corrispondenza di una cicatrice dovuta ad un taglio cesareo. Mia moglie ha 54 anni è adesso in sovrappeso e nell'ultimo anno ha effettuato una dieta e un' intensa attività fisica perdendo 10-12 chili.
L'intervento è stato effettuato con anestesia spinale e il chirurgo ha detto che sulla parete addominale c'erano ben sei buchi da cui venivano fuori le anse intestinali. Il medico, dopo aver rimesso in sede l'intestino, ha effettuato una lipectomia e sono state asportate due larghe e lunghe strisce di cute con relativo omento. Il chirurgo ha deciso di non inserire la retina di contenimento per evitare, a suo dire, infezioni. Ha provveduto a chiudere tutto utilizzando una tecnica che prevedeva tre giri di punti (così credo d'aver capito). I punti sono riassorbibili e tutt'ora alcuni sono ancora visibili. Attualmente la lunga cicatrice presenta delle parti belle in cui i lembi sono perfettamente affiancati e due parti che al tatto mi sembrano più in rilievo (sono in corrispondenza della zona sovrapubica, ossia della zona da cui dovrebbe aver avuto inizio tutto).
Indossa ancora la fascia contenitiva.
Consultando vari siti ho letto dappertutto che in caso di laparocele viene inserita la retina di contenimento.
Chiedo se, per il fatto di non averla, sia maggiormente esposta al rischio di recidiva.
Esiste veramente una tecnica che consenta di suturare una ferita facendo tre giri di punti e che dia le stesse sicurezze di una retina?
E adesso pongo una serie di domande che esprimono la sua voglia di tornare all'efficienza di prima e nello stesso tempo la preoccupazione di avere nuovamente dei problemi...
In quanto tempo avverrà il riassorbimento di tutti i punti? Ha una crosticina in corrispondenza del buco utilizzato per il drenaggio : è normale che ci sia ancora?
Su una garza che mette tra fa ferita e la fascia contenitiva ha trovato una macchiolina di sangue: potrebbe essere una zona della cicatrice che magari non si è chiusa del tutto o potrebbe essere dovuta ad altro (fregamento ecc.) ?
E' normale avere a volte prurito in corrispondenza della ferita?
Poichè in quella zona la pelle è secca, può tranquillamente usare l'olio di mandorle dolci o il gel d'aloe come suggerito in alcuni siti?
Le è stato detto di non effettuare sforzi : fino a quando?
Quando potrà riprendere a fare attività fisica ( camminata e corsetta sul tappeto, attività di acquagim, nuoto), le è stato consigliato di non effettuare addominali fino al mese di giugno.
Perdonate per le domande , forse per voi banali...e grazie per la pazienza!
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 360 4
Laparoceli di ridotte dimensioni possono essere trattati con una semplice plastica fasciale, come nel caso di sua moglie(sei piccoli "buchi"). Al contrario, quando il laparocele è molto esteso o recidivo, si procede alla riparazione con l'ausilio di "reti"
Il riassorbimento dei punti dipende dal tipo di filo utilizzato e può richiedere anche tre mesi.
Per il resto tutto regolare.
Ulteriori chiarimenti potrà riceverli solo da chi l' ha operata o da chi procederà ai successivi controlli.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com