Massa all'inguine delle dim 70 x 80 mm

Gentili Dottori, desideravo conoscere un vostro parere riguardo alla compagna tra i muscoli della gamba sx, all'altezza dell'inguine, di una massa di 70 x 50 mm. Mia miamma è stata operata di Ka al colon qualche anno fa. Ha subito un successivo invervento di vulvectomia radicale qualche anno dopo, a quanto pare senza che il problema fosse connesso al primo. Nel corso di questi ultimi 5 anni si è regolarmente sottoposta a controlli semestrali con TAC con e senza MdC ed al esami tipo controllo delle feci, antigene SCC, controlli ematici vari, mammografie. I dati non hanno mai segnalato nulla di preoccupante. L'ultimo controllo è avvenuto alla fine di gennaio. Da qualche mese è però comparsa questa massa. Una TAC con MdC ha escluso problemi all'addome e al torace. SOlo questa presenza all'inguine che però causa fiacchezza e dolori muscolare. Può trattatarsi di una recidiva o semplicemente di un'infiammazione ai linfonodi? Grazie a chi risponderà
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Considerata la storia clinica, l'ipotesi di metastasi linfonodale o a distanza va sicuramente considerata pur in sede atipica. Una volta esclusa, e' possibile il problema sia infiammamtorio. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
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Egregio Dottor Favara, grazie mille per il suo intervento....Le farò saper non appena il problema verrà indagato meglio... Saluti
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P.S. Dimenticavo di chiederLe se l'indagine dovrà effettiarsi con biopsia. Grazie ancora
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Probabilmente si
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Utente
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Lo specialista, dopo aver prescritto un cura base di antibiotici e antinfiammatori per circa una settimana, , (rivelatosi non curativi) ci ha convocato per fare una biopsia. Ha pure chiesto di recarci con un Pet--Tac. Ultra dovesse esserci un recidiva , cure radioterapia o chemioterpiche si potrebbero fare, data l'età dell pziente: 76,5? (
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Questo dipende dall' indicazione che porra' l' oncologo.Prego
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Utente
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Egregio dott. Favara, desideravo metterLa a conoscenza dell'esito della Pet.

Storia clinica e questito diagnostico: Ca squamoso emivulva sn op 5 aa addietro.
Q.D. valutazione di malattia
Glicemia= 117
Tracciante 18F-FDG Attività somministrata 235 MBq

Referto: L'esame è stato effettuato con una tecnica PET.CT 50 minuti dopo la somministrazione endovenosa di 18FFDG. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante di vitalità tumorale dalla base cranica alle pelvi (total body) per una durata di 30 minuti circa. Sono state ricostruite sezioni tomografich di 4,25 mm di spessore riorientate secondo un piano coronale e un piano sagittale. L'infagine documenta esteso accumulo di tracciante di verosimile pertinenza linfonodale in sede inquinale di sinistra caratterizzato da aree ipoattive come per fenomeni involutivi. Si segnala inoltre minuto iperaccumulo di tracciante a livello della cupola epatica. I reperti descritti appaiono sospetti per localizzazioni e necessitano ulteriore approfondimento clinico strumentale. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nei restanti segmenti corporei esaminati.
CONCLUSIONI. Lo studio PET documenta reperti di aumentato metabolismo glucidico nelle sedi descritte sopretti per localizzazioni di malattia che necessitano ulteriore approfondimento clinico strumentale.



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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Grazie
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Utente
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Egregio dottor Favara, mi consenta un un ulteriore parere.... La stessa sera che mia madre è stata ricoverata, e per la durata di una settimana, ha cominciato ad avere perdite di liquido nella zona inguinale in oggetto. Da quel momento è stata sottoposta ad una terapia antinfiammatoria (tre sacche al giorno ogni otto ore), ha fatto una urinocoltura e dovrebbe fare una nuova TAC. A suo avviso, è prematuro ipotizzare recidive, dato che l'intervento alla vulva è avvenuto cinque anni fa e non ha manifestato problemi di sorta? Si potrebbe ipotizzare che il liquido perso sia l'ascesso troppo "maturo" che finalmente ha trovato il suo sfogo naturale o poterbbe rappresentare un campanello d'allarme? Grazie anticipatamente e..... ancora saluti e buon lavoro
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Questo è propio difficile dirlo senza averla visitata.Sicuramente sono entrambe ipotesi sensate. Prego
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Utente
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Grazie, per la sua opinione!