Mio padre era affetto dalla prostata infiammata e dopo vari esami e controlli ci hanno consigliato

Buongiorno a tutti e vi ringrazio anticipatamente se siete in grado di darmi qualche risposta.
Circa 2 anni e mezzo fa, mio padre era affetto dalla prostata infiammata e dopo vari esami e controlli ci hanno consigliato di operarla o raschiatura. Dopo un paio di giorni aveva i primi dolori nella zona anale, allora siamo andati dall’urologo e ci diceva che, probabilmente era una, non precisata infezione, e ci prescrisse degli antibiotici per la durata di oltre 3 mesi, però il dolore continuava ad esserci. Si è deciso di andare dal Protologo, e questo trovò una piccola ragadi, quindi ci prescrisse dei farmaci e andati al controllo non c’era più. Ma il dolore continuava ad esserci. Dunque siamo tornati dall’urologo chiedendo una TAC, per vedere se c’era qualcosa che non andava. L’esito mostrava che si era formato un nodulo al rene e ci consigliava di operare in fretta. Finita l’operazione e conclusa la degenza, è tornato il dolore più forte di prima. Si ricomincia a fare indagini, risonanza magnetica, scintigrafia ossea, ecografia rettale, ecografia tridimensionale poi visto che sembrava tutto a posto ci hanno fatto fare delle terapie antalgiche per trequattro mesi con scarsi risultati, dopo, con una terapia antidepressiva sembrava cominciasse ad avere qualche miglioramento; però questa lo intontiva, non stava bene e comunque il dolore c’era sempre appena faceva del movimento. Ci si rivolge di nuovo all’urologo, ma questa volta di un altro ospedale informandolo di tutti gli esami fatti e visite. E questo ci disse che l’unica cosa da fare è di andare a vedere dentro. Trova una stenosi che secondo lui poteva causare il dolore , fatto l’intervento e passati tre mesi il dolore torna più forte di prima.
Ora la mia domanda che intendo farvi è questa. Ma è mai possibile che con tutti gli esami e le visite nessuno riesce a capire che cosa c’è che non va?
Da quale specialista posso andare che sappia interpretare i vari esiti degli esami?
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
lei ci chiede l'impossibile
Se i colleghi che hanno avuto la possibilità di visitare suo padre e controllare i suoi esami non sono riusciti nell'intento risolutivo tantomeno noi possiamo immaginare una soluzione visto che non possiamo nè visitare il suo papà nè tantomeno controllare gli esami eseguiti.
Tuttavia se gli esami eseguiti non mostrano alterazioni significative consiglierei di riprendere la trerapia antalgica perlomeno in attesa di una soluzione.
Infine una domanda per pura curiosità Il suo papaà è stato visitato anche da un neurologo ?

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Gentile Dott.Narchione, la ringrazio per aver risposto così rapidamente.
Circa sei mesi fa, fra le tante visite, siamo andati anche da un Neurologo e ci richideva un elettromiogramma alla base della spina dorsale, però quando siamo ritornati per il controllo ci disse che l'esame non era stato fatto come lui voleva, ossia mirato a un particolare che lui aveva indicato. Quindi alla fine della visita, ci prescriveva a dose crescienti il farmaco "lirica", ma, come le dicevo ieri, ha provocato un parziale miglioramento e un intotimento generale, dopo poco tempo si è operato di nuovo.
La ringrazio di nuovo.
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