Parestesia e superficializzazione del nervo alveolare

Nell’agosto del 2007 ho sostenuto un intervento presso l’ospedale “F. Miulli” per problemi di atrofia mandibolare al fine di eseguire un innesto di osso necessario per un successivo impianto. E’ stato eseguito un prelievo di osso da branca mascellare destra ed innesto bilaterale. Ho subito avuto grossi problemi, dalla perdita di sangue iniziale con gonfiore delle guance. La parte destra ha subito conseguenze, che ancora mi perseguitano. Inizialmente gonfiore, infiammazione, rigetto dell’osso e parestesia. Attualmente permane una parestesia dell’emilabbro destro e parte del mento. In seguito a diverse radiografie si evince dal dentalsacan del 4-6-08 “….A destra, nelle ricostruzioni dal n° 8 al 12, si apprezza superficializzazzione del nervo alveolare con interruzione della parete del versante vestibolare del canale mandibolare. Si consiglia approfondimento diagnostico mediante esame RMN”. Con la RMN MASSICCIO FACCIALE DEL 28/7/2008: “….non sono dimostrabili con la metodica alterazioni del segnale del nervo alveolare.” In seguito ad una SEP effettuata presso il reparto di neurofisiopatologia “San Gennaro” a Napoli e relativa visita neurologica si evince: “parestesia lato dx delle labbra inferiori e sul mento”… “si consiglia controllo maxillo-facciale (superficializzazione del nervo alveolare inferiore, compressione?)”.
In seguito a visita odontoiatrica presso il Policlinico di Bari si consiglia Dentalscan Mandibolare il cui referto “… marcata riduzione di altezza e di spessore dei processi alveolari nei tratti edentuli. A destra delle scansioni parasagittali dalle 6 alla 10 si osserva interruzione del profilo corticale del processo alveolare sul versante vestibolare e del canale mandibolare, con conseguente superficializzazione del nervo alveolare...".
Nonostante abbia fatto una cura di vitamine prescrittami dal dentista che ha fatto l’intervento e che mi ha seguito fino ad ora senza trovare una soluzione al mio problema, resta sempre presente una sensazione di fastidio permanente, bruciore, alterazione della sensibilità, fastidio nel mangiare, parlare, baciare. A volte, ma non frequente, formazione di bava a destra del labbro. Vi chiedo gentilmente di darmi un valido consiglio per chiudere questa odissea, considerando che non ho potuto neppure fare l’impianto e dunque mi mancano circa 7-8 denti.
DISTINTI SALUTI.

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Attivo dal 2004 al 2015
Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale
Gentile Utente,
talvolta, eseguendo un prelievo osseo dalla mandibola, è possibile asportare parte del canale alveolare. Durante questa procedura questo avviene frequentemente e può causare, per un certo periodo, una sintomatologia come quella da lei descritta dovuta ad una lieve sofferenza vascolare post-chirurgica o, molto più raramente, ad un danno iatrogeno del fascio vascolo-nervoso avvenuto durante il prelievo stesso. Tale sintomatologia, in genere, regredisce completamente nel giro di pochi mesi. In caso vi siano delle complicanze, come mi pare nel suo caso, questi disturbi possono protrarsi per tempi maggiori.
In caso la sintomatologia si protragga per periodi più lunghi, può essere indicata una esplorazione chirurgica del sito di prelievo e, in caso non si evidenzino lesioni dirette del fascio vascolo nervoso, una decompressione del nervo alveolare. In caso invece, in cui si dimostrasse una sofferenza del suddetto fascio, vi sono altre tecniche che permettono un miglioramento della sintomatologia, ma non sempre la guarigione completa.
Si rivolga al collega che la operata per porre i quesiti del caso ed eventualmente ad un centro specializzato per le valutazioni e le cure del caso.
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dopo
Utente
Utente

Gentile Dr. Massimo Maranzano,
La ringrazio per la tempestività con cui ha risposto alla mia richiesta riguardante la fastidiosa parestesia e la superficializzazione del nervo alveolare. Le ribadisco che al mio dentista ho più volte sollecitato a trovare soluzioni diverse da quella della semplice attesa di una miracolosa guarigione. Riguardo all’intervento di eventuale decompressione del nervo egli mi ha risposto che l’intervento neuro-chirurgico è molto rischioso e il nervo già compromesso potrebbe spezzarsi, causando danni ancora più gravi. Per quanto riguarda il centro specializzato che lei propone, le posso dire che è da diversi mesi che consulto ospedali e specialisti. Ma nessuno ancora riesce a indicare una possibile soluzione al problema. Tra questi cito nuovamente il reparto di neurofisiopatologia dell’ospedale “San Gennaro” di Napoli, che in seguito alla Sep mi rimanda ad una visita maxillo-facciale, che ho effettuato al Policlinico di Bari e ad altri specialisti i quali non indicano al momento nessuna delle soluzioni da lei proposte. Tra l’altro ho anche cercato invano di eseguire un’elettromiografia, ma nessun ospedale consultato è in grado di eseguirla. Pertanto le chiedo di potermi indicare lei un valido centro dove poter rivolgermi. Inoltre vorrei sapere se potrebbe consigliarmi anche delle cure meno invasive con delle specifiche pomate o una dieta a base di vitamina B 12, per superare l’alterazione della sensibilità e il senso di fastidio nel parlare, nel mangiare, nel baciare e a volte l’irrigidimento del labbro e del mento che causa anche la bava.
La ringrazio e cordialmente la saluto.
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Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
Gent.mo Sig.re,
confermo quanto Le è già stato suggerito.
Se desidera un ulteriore parere specialistico,
Le consiglio di visitare il sito www.sicmf.org, dove troverà tutte le Strutture specialistiche nazionali.
Cordiali saluti

Dott. Antonio Maria Miotti

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Attivo dal 2004 al 2015
Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale
Gentile Utente,
in un caso come il suo ed a circa sei mesi dall'intervento e quindi dalla sospetta lesione del n.alveolare inferiore, non esistono cure mediche che abbiano dimostrato utilità clinica. La mia opinione è che sia necessaria un'esplorazione chirurgica con decompressione del nervo in oggetto. In caso questo sia lesionato o interootto anche parzialmente, in quella sede sarà possibile ripararlo. Ribadisco il fatto che la guarigione può non essere completa anche dopo l'intervento chirurgico, ma, normalmente, dopo un periodo di peggioramento sintomatologico, si assiste sempre ad un miglioramento importante della sintolatologia.
Per quanto riguarda i centri al sud Italia non sono in grado di aiutarla. Quello che le posso dire è che questi interventi vengono normalmente eseguiti da chirurghi maxillo-facciali che si interessano di microchirurgia.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Antonio Maria Miotti, la ringrazio per il suo suggerimento di consultare il sito www.sicmf.org. Le sarei grato se mi desse un’indicazione più precisa, nominandomi la struttura più idonea a risolvere il mio caso, considerando anche che, oltre alla fastidiosa parestesia, mi mancano circa 7 denti nelle arcate inferiori, dove nonostante l’innesto di osso è rimasta un’evidente atrofia dovuta anche al completo insuccesso dell’intervento.
Colgo l’occasione anche per chiedere in cosa consisterebbe la decompressione del nervo alveolare proposta dal Dr. Massimo Maranzano e a quali rischi si incorrerebbe nell’effettuarla.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
Gent.mo Sig.re,
non posso indicarLe la Struttura più idonea, dato che a livello nazionale la maggioranza dei Reparti di Chirurgia Maxillo-Facciale è in grado di trattare casi clinici simili al Suo. Questo anche per quanto riguarda eventuali competenze di microchirurgia, ormai di routine.
La descrizione di tecniche chirurgiche e di possibili complicanze è opportuno sia fornita dall'operatore, una volta posta una diagnosi precisa sulla base di una valutazione clinica e strumentale.
Cordiali saluti