Epulide angiomatosa

Mi è stato diagnosticato quanto segue: "Epulide angiomatosa in corrispondenza di 12, impianto con verosimile deiscenza vestibolare delle spire. Si invia al dentista di fiducia."
Circa dieci mesi fa mi accorsi di una macchia scura sulla gengiva a contatto con con il secondo incisivo superiore destro e da allora è rimasta invariata, cosi' sembra alla vista, come forma e colore. In corrispondenza di questo dente ho impiantato uno dei perni di sostegno dell'arcata superiore oltre due anni fa. La macchia scura ha forma più o meno quadra di dimensioni un pò inferiori a 1 cm x 1 cm. Scorrendovi sopra la lingua la sento liscia e leggermente rialzata rispetto alla gengiva circostante. Non sentendo fastidio alcuno non ci ho dato importanza in tutto questo tempo perchè mi aspettavo, forse ingenuamente, un regresso spontaneo. L'altro giorno ho deciso per una visita specialistica da cui la diagnosi sucitata. Mi è stato poi detto che ci sono due possibilità, una è la rimozione chirurgica con conseguente problema estetico, l'altra prevede l'incisione e l'apertura della gengiva con pulizia della zona sottostante e successiva chiusura. A questo punto io mi comincio a preoccupare e vi chiedo gentilmente: è proprio necessario fare uno dei due interventi proposti? Non è possibile lasciare le cose cosi' come stanno vista l'assenza di disturbi e di variazioni della macchia? C'è forse pericolo che ad un certo punto la macchia aumenti in ampiezza ed in altezza?
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signore,
Lesioni di questo tipo possono essere trattate anche mediante l'uso di laser specifici, con notevoli vantaggi estetici e riduzione dei tempi di guarigione.
Dev'essere comunque valutato lo stato di salute dell'impianto, vista l'ipotesi diagnostica espressa nel referto, che Lei ha riportato.


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
Gent.mo Sig.re,
da quanto Lei descrive si rende necessaria l'escissione, dato che l'epulide è una neoformazione che non presenta "regresso spontaneo".
ordiali saluti

Dott. Antonio Maria Miotti

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Attivo dal 2004 al 2015
Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale
Gentile Utente,
in un caso come il suo è indicata, dopo le valutazioni cliniche e radioligiche del caso, l'asportazione della neoformazione ed eventualmente dell'impianto endosseo, se compromesso.
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio sentitamente i medici che con tanta gentilezza hanno risposto al problema da me esposto. Penso che al più presto dovrò decidermi di effettuare il piccolo intervento che mi hanno consigliato. Grazie pure a Medicitalia.
Cordiali saluti. Gianni