La malformazione all ano anteriorizzato

Ciao a tutti,sono la mamma di una bambina di 3 anni.Mia figlia e nata con la malformazione all ano anteriorizzato e 6 mesi fa é stata operata,l'intervento e andato bene,alla dimissione il chirurgo ci ha dato il compito di fare ogni gg le dilatazione e circa una settimana dopo la bambina si e presa il virus intestinale(diarrea)dallo sforzo li e sceso un prolasso rettale e ancora non e entrato dentro del tutto,mi chiedo,se e pericoloso??poi in questi gg le sono ritornate le ragadi nel punto dove le e stato chiuso l'altro buchetto!!cosa devo fare??le sto curandando gia da una settimana con pomate antibiotiche ma ancora non ha cicatrizato!!devo avvisare in chirurgia???
Vi ringrazio anticipamente.attendo le vostre risposte
Cordiali Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

sarebbe il caso di informare il chirurgo dei problemi post-operatori e della sintomatologia presentatasi nella vecchia sede.

La dilatazione che deve fare viene fatta con ferri Hegar? di quale misura?

I ferri devono comunque essere lavati bene e deve utilizzare della vasellina per fare la dilatazione, credo che queste istruzioni le siano state gia' date pero'.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
buongiorno,la ringrazio per avermi dato una risposta!domani la dovrebbero vedere in chirurgia...!cmq le dilatazioni la bambina gli ha gia finite e mettevo il luan!

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Probabilmente lo confermeranno i chirurghi, comunque le dilatazioni vanno continuate fino a quando non si raggiunge il calibro previsto per l'eta' di sua figlia, la dieta deve essere una dieta che favorisca la possibilita' di avere una regolarita' intestinale giornaliera, evitando l'uso di lassativi, e comunque cercando di evitare che sua figlia possa formare fecalomi a seguito della mancata espulsione fecale giornaliera.
Dopo un paio di giorni e' necessario favorire la defecazione con metodi consentiti (meccanici o farmacologici).

Chieda chiarimenti in merito, perche' spesso per pudore si evitano alcune domande e non si comprende bene il comportamento da tenere per favorire la normalizzazione dei processi.