Monorchidismo nel bambino

Egregi Dottori,
scrivo esponendo il caso di mio figlio, infatti sono il padre di un bimbo di 20 mesi al quale all’atto della nascita è stato diagnosticato il criptorchidismo del testicolo sinistro. Alle prime due ecografie effettuate a pochi giorni e ad un mese il testicolo sembrava essere presente nel canale, ma alle successive effettuate al terzo ed al sesto mese non se ne riscontrava più la presenza. Nel dicembre scorso è stato sottoposto ad una endoscopia esplorativa addominale presso un reparto di chirurgia pediatrica di provata esperienza, senza riscontrare la presenza del testicolo. Durante l’intervento il chirurgo, pur avendo ipotizzato preliminarmente la possibilità di “ancoraggio” del testicolo destro allo scroto, ha trovato alcuni minimi residui e una piccola ernia, ma ha ritenuto di non dover procedere perché la situazione anatomica non lo richiedeva (testicolo dx e vasi normali in dimensioni e posizione, ma in questi mesi abbiamo però quotidianamente riscontrato la “scomparsa” del testicolo nel canale specie in determinate condizioni di freddo, etc…).
Ci hanno spiegato che la situazione anche se delicata non dovrebbe rivelarsi particolarmente critica per la vita futura di mio figlio, ipotizzando che all’età di 5-6 anni sarebbe opportuno inserire una protesi, da sostituire verso la pubertà, anche per favorire lo sviluppo equilibrato del testicolo rimanente.
Ai primi di giugno ho una visita di controllo e pur avendo fiducia nel medico che ci segue, vorrei chiedere un parere in merito a:
Opportunità di procedere comunque all’ancoraggio del destro intorno ai due anni, anche se un urologo mio parente mi ha paventato il rischio che questo intervento potrebbe essere critico a causa della possibile interazione tra il circolo sanguigno e quello spermatico.
Quando e se è necessario tenere sotto controllo la situazione ormonale, con eventuale somministrazione di farmaci.
Ci sono degli accorgimenti particolari da prendere (tipo di attività da non fare, etc…).
Quanto è reale il rischio di “torsione” dell’unico testicolo, eventualità di cui il chirurgo ci ha avvertito raccomandandoci il ricovero immediato in caso di forti dolori (sintomi difficilmente interpretabili in un bimbo così piccolo che non parla ancora!?!).
Fino ad ora nessuno ha mai prescritto analisi di laboratorio o altro (RMN, TAC, scintigrafia,..) perché?
Alla patologia riscontrata possono essere associati problemi genetici?
Devo rivolgermi ad un andrologo anche per il prosieguo o sono sufficienti le prescrizioni del chirurgo pediatra?
Ringrazio anticipatamente per le risposte ai miei quesiti e per gli eventuali ulteriori consigli che vorrete darmi.
Cordiali saluti.


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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

fatta la premessa generale che a me sembra (dalle notizie cliniche da lei scritte) che il chirurgo pediatra di suo figlio sia professionista informato e corretto, il primo consiglio che le diamo è quello di seguire attentamente le sue indicazioni e quindi, se il testicolo è ancora mobile, tendenzialmente ritenuto, è bene fissarlo verso il secondo anno di età; la situazione ormonale viene valutata di solito in fase puberale e se si manifestano significativi segni clinici di ritardo; non ci sono particolari accorgimenti da seguire; il rischio di torsione è da tenere presente senza inutili ed eccessive ansie, il dolore e cioè il pianto del bimbo ed un testicolo "alzato" o gonfio di solito guidano ad una diagnosi in questo senso e quindi questi dati devono spingervi a consultare in urgenza il chirurgo; poi gli esami da lei indicati non hanno nessuna indicazione clinica ragionevole in un bimbo così piccolo e difficilmente "immobilizzabile".

Infine all'ultima e anche questa complessa questione che pone sugli eventuali problemi genetici le diciamo che anche questi saranno sicuramente valutati dal suo chirurgo al momento giusto in funzione anche degli eventuali sviluppi clinici che interesseranno il suo bimbo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
grazie per la sua risposta. Vorrei però chiederle ancora conferma che il "fissaggio" del sinistro sia veramente necessario e che non si corrono rischi di comprometterne l'integrità.
La domanda poi sui problemi genetici dipende dall'avere scoperto leggendo su internet che potrebbe esserci un collegamento con la sindrome di Klinfelter, anche se forse dalla villocentesi fatta all'epoca lo avremmo saputo, ma vorrei poi capire cosa lei intende per "....eventuali sviluppi clinici...".
Vorrei infine sapere cosa ne pensa delle protesi in termini di futuro sviluppo di mio figlio, e se è prematuro prevederla già al momento del fissaggio.
Mi piacerebbe infine che le prime e queste ulteriori domande potessero essere rivolte anche ad uno dei vostri chirurghi pediatri.
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se già fatta villocentesi e questa era normale nessun problema "klinefelteriano" possiamo ipotizzare.

Per eventuali futuri sviluppi clinici penso soprattutto ad un possibile problema ad avere un quadro seminale nella norma, quando il bimbo crescerà.

Quando e come inserire invece una protesi testicolare questa è una decisione chirurgica che solo il chirurgo che valuterà in diretta la particolare situazione clinica di suo figlio potrà indicarle.

Per avere poi un'altra valutazione mirata le sposto il quesito anche in area "chirurgia pediatrica".

Un cordiale saluto.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
ancora un'ultimo consiglio circa le potenziali problematiche ormonali; poi non ho più ricevuto pareri dall'area di chirurgia pediatrica alla quale aveva "spostato" il quesito, deduco che nulla è da aggiungere alle sue considerazioni.
Grazie ancora per la disponibilità e la chiarezza.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
penso di sì!

Comunque il monorchide non ha problemi ormonali in quanto generalmente il testicolo rimasto va in ipertrofia vicariante e fa per due.

Un cordiale saluto.
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Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Gent.mo Papà
Preg.mo Giovanni.

Mi intrometto in scienza nella discussione visto il post girato in Chir ped.

la fissazione del controlaterale è ovviamente necessaria, sulla protesizzazione il discorso è specialmente piscologico.

normalmente se non disturba la situazione si potrebbe anche attendere l'età puberale, in modo tale da intervenire solo due volte chirurgicamente.
Altrimenti si possono programmare diverse taglie della gonade sino ad arrivare al quella adulta.

cordialità

Antonio Cutrupi
Spec. Chirurgia Pediatrica
Dirigente Medico S.S.D. Urologia Pediatrica
Dipartimento Materno Infantile Ospedale F. Del Ponte, VA.

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.Cutrupi,
la ringrazio per l'interessamento e approfitto per porle qualche domanda.
Lei ed il suo collega, ma anche il chirurgo che ha effettuato l'esplorazione endoscopica, parlate di fissare il testicolo, ma lui dopo l'intervento ha sottolineato che la situazione si presenta bene e quindi la valutazione la farà succcessivamente. Vorrei sapere se e quanto si può aspettare(il bimbo ha 21 mesi e ha avuto una anestesia 6 mesi fa e sono più le volte che il testicolo risale nel canale)e se è una operazione che presenta rischi, anche in termini di funzionalità futura. Altro dubbio è se il fissaggio non possa risultare controproducente vista la grande mobilità (potrebbe crearsi qualche problema coi punti). Le faccio queste domande anche perchè il chirurgo, verso il quale comunque ho grande fiducia, ci ha prospettato la necessità del fissaggio proprio in funzione della necessità di scongiurare il rischio "torsione", che ci preoccupa molto.
La ringrazio ancora dell'attenzione.
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Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Buongiorno

mi scusi ma ha eseguito la laparoscopia diagnostica e quindi il testicolo che sembrava non esserci è stato quindi trovato e deciso di pessarlo in un secondo tempo?

non riesco a seguire...

per fissaggio il chirurgo pediatra generalmente intende eseguire una orchidopessi ( laparoscopica vs classica poco importa) l'importante è portare al più presto il testicolo criptorchide, ben diverso dal monorchide, in sede scrotale.

un testicolo criptorchide difficilmente si torce in sede ectopica a meno che non sia del tutto addominale.

il testicolo retrattile invece è condizione completamente diversa.

cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
purtroppo dalla laparoscopia il testicolo sx è risultato assente(leggi postato sopra), quindi io mi riferivo al "fissaggio" del dx che negli ultimi sei mesi, ovvero dopo la laparoscopia, risulta molto spesso assente dallo scroto, quindi retrattile. La mia domanda,che spero ora sia più chiara,era stata fatta per sapere se il fissaggio del rimanente è assolutamente necessario e non presenta rischi.
La ringrazio e la saluto.
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Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Gent. mo

come le sarà stato spiegato è del tutto necessaria per preservare il solo ed unico testicolo in sede, per garantirgli lo sviluppo adeguato e per la regolare produzione ormonale.

cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Pur ribadendo la mia piena fiducia nel mio chirurgo pediatra, ma ipotizzando che esistono varie scuole di pensiero sull'argomento,vorrei chiederle un'ulteriore chiarimento sui seguenti temi.
Esiste un tempo massimo per effettuare il fissaggio,considerando anche che il bambino ha da poco(6 mesi)avuto un intervento in a.g., o se sta avendo un sviluppo adeguato in termini di dimensioni è possibile effettuarlo quando è già ipotizzato l'inserimento della protesi(5-6 anni?) Esistono situazioni nelle quali è leggittimo attendere un posizionamento naturale ed evitare il fissaggio? Infine non ho ancora chiaro se questo fissaggio comporta dei rischi(a prescindere da quelli normali di una operazione in a.g.).
Grazie e saluti.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
avendo sempre apprezzato e tenuto in considerazione il vostro parere, vi scrivo per un consiglio dopo molto tempo aggiornadovi sulla evoluzione visto che ormai il bambino ha quasi 5 anni. Un anno e mezzo fà è stato effettuato il fissaggio del testicolo dx ed il chirurgo dopo un paio di visite è soddisfatto del risultato. In previsione dell'inserimento della protesi, ha chiesto di effettuare una ecorafia di controllo generale della zona, dalla quale è stata confermata l'assenza d qualsiasi struttura riconducibile al testicolo sx ed è stata rilevata la misura del dx (1,8 cm). A questo punto di concerto con il chirurgo, vista a anche la scarsa estensione dello scroto, è stato deciso di procedere in ottobre all'inserimento della protesi, che se ho inteso bene avverrebbe per via inguinale con successiva chiusura del canale. Il chirurgo, verso il quale continuiamo a nutrire estrema fiducia, ha ipotizzato l'inserimento di quella media (2,5 cm), che presumibilmente rimarrebbe definitiva (lui consiglierebe questa soluzone già più volte sperimentata), ma ci ha anche chiesto di valutare se invece inserire quella più piccola (2 cm), che andrebbe poi sostituita credo verso i 15-16 anni magari, penso io, con una protesi anche più adatta a quella età. E' da tenere presente che mentre prima ci aveva prospettato un intervento con un piccolo taglietto sullo scroto, adesso come già detto ha previsto un inserimento dall'inguine per poi esplorare il canale in cerca di pericolosi residui. Io e mia moglie siamo un pò perplessi perchè ci sembra che inserire di punto in bianco una protesi così grande (2,5 cm) sia eccessivo e per stessa ammissione del dottore abbastanza fastidiosa per i primi mesi.
Vi ringrazio e vi saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da questa postazione possiamo solo confermarle che l'approccio, per l'inserimento di una protesi testicolare, è sempre per via inguinale anche se non si deve fare l'esplorazione del canale inguinale.

Sulle dimensioni della protesi non ho ben capito le "misure" che vi sono state proposte, cercate di capire bene quello che vi è stato comunicato, chiedete altre precisazioni ma penso che ad un bimbo di 5 anni difficilmente si può proporne una definitiva.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
sul fatto che sarebbe da fare anche l'esplorazione dell'inguine potrei anche aver capito male, ma le confermo che a fronte di un testicolo dx di 1,8 cm come da ecografia, il chirurgo pediatra ci ha proposto una protesi da 2,5 cm, ipotizzando poi di lasciarla come definitiva (soluzione da lui consigliata per esperienze di precedenti pazienti) o valutare la possibilità di una da 2 cm da sostituire verso i 15-16 anni. Anche a noi, viste le dimensioni della protesi, ci è sembrato strano inserire già una definitiva così grande. Esistono dimensioni diverse delle protesi o sono standard a secondo dell'età? Ci proponiamo di riparlare con il chirurgo come da lei consigliato, ma siccome colgo anche in lei una certa perplessità e visto che il chirurgo pediatra ci ha chiesto di decidere, vorremmo avere un suo parere.
Grazie e saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

certo esistono protesi a dimensioni crescenti, scalari e si valuta, in funzione di numerosi fattori (età, dimensioni e capacità della borsa scrotale, ecc), quella più adatta alla circostanza da affrontare; l'approccio chirurgico si ricordi è sempre comunque per via inguinale.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, innanzitutto grazie per la risposta; sarebbe possibile girare il quesito per avere come in precedenza anche il parere di un chirurgo pediatra, proprio per confrontarlo con il suo omologo che si occuperà dell' intervento?
Grazie ancora e saluti.
[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il quesito è già in chirurgia pediatrica e, se il collega già intervenuto intende rispondere, sicuramente lo farà


Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Buongiorno,

in accordo con le linee guida sulla protesizzazione, vi sono protesi di differente calibro.

sempre in accordo con le stesse io preferisco affrontare un unico intervento dove protesizzare e fissare il controlaterale nel medesimo tempo chirurgico in età puberale, quando avremo certamente meglio calibrato le dimensioni finali della gonade residua.

spero, anche se in ritardo , di averle fornito una risposta.

Cordialità
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