Pleuropneumectomia con chemioterapia ipertermica o pleurectomia totale???

Egregi dottori,
a mia madre è stato diagnosticato un mesotelioma pleurico maligno localizzato nella parte bassa del polmone sinistro.
Lo stesso è stato classificato al I stadio ed essendo risalente a 4 anni fa, di fatto, risulta molto lento nella progressione.
Lo stato di salute complessivo di mamma è ottimo ed i medici che l'hanno in cura, al Monaldi di Napoli, sono ottimisti e credono in un recupero totale.
In ogni caso, abbiamo consultato due specialisti in materia, i quali hanno rispettivamente proposto:
1) pleurectomia totale con conservazone del polmone, con susseguente chemio e radiotomoterapia; intervento particolare da esiguirsi sescondo una recente tecnica del calzino;
2) pleuropneumectomia totale, con perfusione di chemioterapia ipertermica intraoperatoria per eliminare il rischio di recidice, con successivo trattamento radio e chemio terapico. Intervento quest'ultimo, assai più aggressivo e giustificato dallo stato di salute di mamma molto buono.

Ebbene, ora siamo indecisi tra i due interventi proposti.
Quale secondo voi può essere considerato più efficiente in termini di abbattimento del rischio di recidiva e garantire maggiori possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo?Ovviamente, tenendo presente che uno dei due interventi è altamente demolitivo.

Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Gentile utente
Allo stato attuale il trattamento migliore proponibile (in accordo alle linee guida internazionali) risulta la terapia trimodale comprendente la chemioterapia, l'intervento chirurgico (pleuropneumectomia con resezione della pleura diaframmatica e del pericardio omolaterale) e la radioterapia.
Altre proposte terapeutiche garantiscono un beneficio minore.

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr.dott. Inzirillo,
La ringrazio, innanzitutto, per la pronta risposta.

Il punto ed il dubbio sorto in famiglia, è proprio relativo al passaggio chirurgico della terapia trimodale.

Pleuropneumectomia o semplice pleurectomia??

Grazie anticipatamente.

PS: avendo gli esami tutti salvati in formato PDF (cartella clinica, pet, tac, referti, ecc...) c'è modo di caricarli nella domanda?
[#3]
Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Pleuropneumectomia
Il polmone deve andar via purtroppo perchè il mesotelioma è una malattia di tutta la pleura, sia quella parietale (che riveste la superificie interna della parete toracica) sia quella viscerale (che riveste il polmone).
Anche se macroscopicamente la malattia è sempre più evidente sulla pleura parietale non si può correre il rischio di lasciare foci neoplastici sul polmone.
Già di per sè il mesotelioma è una malattia grave con prognosi non bellissima, se anche aggiungiamo un trattamento non adeguato riduciamo ancora le possibilità di guarigione.
In ogni caso consideri sempre le mie considerazioni carattere generale.
Per ciò che riguarda referti e cartelle cliniche è giusto che vengano visionate di persona dai colleghi che hanno modo di avere un contatto diretto col paziente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott. Inzirillo.

Come previsto, mia mamma, il 14 ottobre, è stata sottoposta ad una pleurectomia completa al polmone sinistro.

Le è stato asportato anche gran parte del diaframma che è stato ricostruito.

Successivamente, a metà dicembre, è stata sottoposta a 3 sedute di radioterapia molto intense (a dire del radioterapista).

A breve, dovrà svolgere due cicli di chemioterapia per completare, almeno per ora, le procedure previste dal protocollo.

Prima di iniziare le radioterapie si è sottoposta a PET, la quale non ha evidenziato tracce di iperaccumulo del tracciante in alcun punto del corpo.

Dopo la radio, precisamente 5 giorni fa, si è sottoposta ad una TAC, la quale sembrerebbe non aver evidenziato nulla di allarmante, se non quanto segue:
"...multiple diffuse nodulazioni solide pleuriche, parietali, mediastiniche...".

Volevo chiederLe se secondo Lei tale ultimo passaggio può essere dovuto ad una ripresa della malattia o ai processi di cicatrizzazione che, come evidenziatoci dal chirurgo, data la complessità dell'intervento, saranno molto lunghi.

Grazie anticipatamente della risposta.

Cordialmente.
A.