Trauma contusivo con emo-pnx

Sono un collega odontoiatra e ho subito un tremendo trauma in mare riportando:frattura otto costole a dx,clavicola dx,scapola dx complicate da un emo-pneumotorace.Dopo tre gg di rianimazione, in chirurgia toracica optarono per non mettermi il drenaggio in quanto non poteva essere applicato nè posteriormente(per la posizione allettata)nè lateralmente(non alzavo il braccio dx) ma mi fecero 2 toracentesi,una a distanza di 10 gg dall'evento traumatico,con l'asportazione di 600cc di sangue,una dopo 30 gg con 500cc di solo siero.Oggi dopo 45 gg dal trauma perdura un forte dolore in max inspirazione e per questo ho effettuato l'ennesimo rx torace dove si evince:assenza di pnx ma mancata espansione del polmone alla base nonostante lo stesso sia tornaro a parete.Tutto ciò è un decorso normale dovuto magari ad una stasi diaframmatica?Mi hanno prospettato una terza toracentesi è auspicabile?Il polmone tornerà al 100% o la capacità sarà inferiore a causa di aderenze o altro?Quando potrò tornare a fare sport?Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi.
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Buongiorno,

quanto descritto è coerente con la storia clinica di un esito di emopneumotorace. Difficile poter stabilire se il recupero sarebbe stato migliore in caso di posizionamento di drenaggio pleurico, tuttavia non è detto che la situazione ad oggi sia definitiva: più che a soluzioni invasive, visto il tempo passato dal trauma, penserei ad incrementare l'attività fisica, magari associando degli opportuni esercizi di FKT respiratoria (sia inspiratoria che espiratoria), ripetendo una radiografia del torace tra tre settimane.

Cordiali saluti,

Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per la risposta,tra due settimane rifarò la rx anche per osservare la guarigione clavicolare dove mi è stato applicato il filo che dovrò rimuovere.Dopo la rimozione del filo inizierò sicuramente una fisioterapia respiratoria come da te consigliato al termine della quale a tuo avviso il polmone tornerà a popsto?L'attività fisica in questa fase (tappeto,lunghe camminate,ecc) sono favorevoli?Ti chiedevo un parere sulla restitutio ad integrum del polmone perchè il mio terrore è che a causa di aderenze e quanto altro in futuro possa avere una capacità polmonare ridotta.Grazie ancora per il tuo tempo.
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Caro collega,

la restitutio ad integrum funzionale in una persona giovane ed in buone condizioni è sicuramente favorita dall'attività fisica aerobica... è chiaro che rimarranno gli esiti del trauma ma la capacità polmonare non dovrebbe risentirne in maniera significativa.

In bocca al lupo per il tuo recupero.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Caro collega,
da due giorni ho iniziato la fisioterapia respiratoria,con esercizi atti a favorire la mobilizzazione diaframmatica.In concomitanza è comparso dolore sia agli atti respiratori che alla palpazione in regione ipocondriaca.E' del tutto fisiologico o devo preoccuparmi?Non ho dispnea e nemmeno tachicardia.Avverto dei rumori sia in inspirazione che in espirazione.A tuo avviso è consigliabile un esame rx?
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Dr. Antonio Di Virgilio Cardiochirurgo, Chirurgo toracico, Cardiologo 18 1
Caro collega, vedo che sei piuttosto ansioso circa la possibilità di un recupero funzionale totale, peraltro auspicabile dato che mi pare tu sia un soggetto sportivo; convengo con il collega Scanagatta circa la utilità della fisioterapia, tuttavia data la storia descritta, in particolar modo il mancato drenaggio del cavo pleurico, io mi sento di consigliarti un eco pleurico allo scopo di escludere una raccolta pleurica residua ed un eventuale ispessimento pleurico che potrebbero compromettere la riespansione completa del polmone.
Cordialmente

Dr.Prof. Antonio di Virgilio
Chirurgo Cardio-Toracico
Direttore Struttura Complessa

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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Buonasera,

concordo con il collega sull'utilità prudenziale di una valutazione ecografica, sottolineando tuttavia come l'esito stesso delle frattura possa determinare una sintomatologia come quella descritta.

Ribadisco per il resto quanto già detto nei post numero 1 e numero 3.

Ti saluto cordialmente,
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Cari colleghi,come da voi consigliato ho effettuato una ecografia dalla quale si evince una piccola faldina laterale,valutata in 50-60 cc dall'ecografista,mentre alla base quella che veniva considerata ancora una raccolta di liquido è parenchima epatico.E' quindi da scongiurare una nuova toracentesi data l'esigua quantità di liquido e continuerò con l'esercizio fisico.Riuscirò a favorire la mobilizzazione del diaframma con gli esercizi?Durante questi ultimi ho intenso dolore è normale?L'aumento delle transaminasi(40-50)è da ritenersi correlabile all'ectopia epatica dovuta al trauma?Grazie per i consigli,fino ad ora non mi era stata ancora suggerita una ecografia........a presto.
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Caro collega,

il dolore durante la FKT è assolutamente normale considerata la storia clinica, così come l'aumento delle transaminasi, da correlare anche con l'eventuale uso di farmaci antidolorifici.

A presto,