Dolore allo xifoide

Buongiorno
sono un uomo di 38 anni, da circa 6-7 mesi soffro di un dolore alla punta dello xifoide lato sx il dolore aumenta considerevolmente al tatto se tendo ad inarcare la schiena e diminuisce fino a sparire se chiudo il petto anche pressando con la stessa intensita la parte dolorante , da sdraiato a pancia in su non sento alcun dolore anche pressando ma se sono su un fianco avverto un leggero fastidio,alla mattina appena sveglio il dolore è pressochè nullo poi con il passare delle ore aumenta specialmente da seduto ,contemporaneamente sulle vertebre dorsali localizzata piu o meno alla stessa altezza dello xifoide ho un dolore pungente proprio sull'osso che varia con le posture sino a sparire da sdraiato. Aggiungo che non ho disturbi gastrici ne bruciori ne senso di gonfiore etc.etc. e se tossisco o respiro profondamente il dolore non aumeta minimamente, il mio medico di base ha ripetutamente minimizzato il problema consigliandomi cerotti antinfiammatori e pomate ma il dolore ad oggi non è ancora passato vorrei gentilmente avere un'altro parere e un consiglio su eventuali esami diagnostici e cure grazie mille .
p.s. circa un anno fa sono caduto con la bici fratturandomi la clavicola dx guarita senza intervento con un callo osseo non uniforme lasciandomi ad oggi un classico dolore post-frattura localizzato
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
con tutti i limiti che ha un consulto a distanza, ritengo che un dolore sterno (in particolare a livello del processo xifoideo) ed alle coste con esso articolate, assente a riposo e che compare ed aumenta dal passaggio dalla posizione sdraiata a quella seduta e che varia con le posture assunte potrebbe essere riferibile ad una infiammazione dell'articolazione sterno-costale evidentemente resistente al trattamento fino ad ora eseguito. Esiste, inoltre, un quadro sintomatolico simile cui si aggiunge una tumefazione anteriore in corrispondenza della articolazione sterno-costale chiamata sindrome di Tietze. In questo secondo caso gli indicatori ematici di infiammazione possono risultare alterati, ad es: VES e PCR. Le cause sono varie. E' necessaria una dettagliata anamnesi ed una accurata valutazione specialistica. Trattamento sintomatico con farmaci antiflogistici e farmaci per il dolore neuropatico (es: Pregabalin, Gabapentin. ecc) nonchè procedure antalgiche loco-regionali con infiltrazione di corticosteroidi ed anestetico locale.
Consiglio: si faccia visitare da un esperto di terapia del dolore che sia neurologo, anestesista, chirurgo ortopedico, ecc.
Naturalmente tutto ciò dopo aver escluso qualsiasi possibile causa cardiaca.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com