Frattura costola

Buongiorno Egregi Medici,
in data 25 luglio sono caduto rovinosamente su un tavolo colpendo lo spigolo dello stesso con la parte destra del torace. Dopo un intenso dolore iniziale, la notte stavo già meglio. Così per 3 giorni. Il terzo giorno (tra l'altro ero partito per una vacanza il giorno stesso) sono dovuto correre all'ospedale di notte, in quanto improvvisamente non riuscivo a stare steso nè a respirare. Dopo le lastre, un'ecografia e delle analisi del sangue fatte al pronto soccorso, sono stato dimesso con la diagnosi di trauma toracico destro e mi sono stati prescritti dei FANS. Ho iniziato ad assumerli senza alcun tipo di miglioramento, così dopo un altro mese, verso la fine di agosto, ho deciso assieme al mio medico di base di rifare le lastre alle coste. QUesto il referto:

"Esito di frattura dell'arco anteriore della IX costa di destra sulla linea ascellare media con formazione di callo osseo calcifico.
Immagine cardio-mediastinica nei limiti di norma.
Non lesioni pleuro-parenchimali secondarie a trauma nè dello scheletro costale a sinistra."

Ho mostrato quindi le lastre al mio medico che ha detto che passerà solo e che si sta formando il callo osseo quindi nulla di preoccupante. In data 14 settembre però, io ho ancora dolore quando sto steso, con movimenti precisi, e se tossisco o starnutisco.
Che fare? Davvero non si può fare nulla e si può solo attendere? Grazie.
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Dr. Alberto Emiliano Baccarini Chirurgo toracico 179 5
Salva gentile utente una frattura ossea come tale necessita di almeno 30 giorni di riposo assoluto per consolidarsi. Tenga presente che la costola e' un osso flessibile, sottoposto al continuo movimento di espansione della gabbia toracica dato dalla respirazione: per questo continuo movimento quindi ha una guarigione un po' più lenta di un osso normale ( tipo un braccio o una gamba .che Lei può tenere in immobilità assoluta- cosa che non può fare con la gabbia toracica). Oltretutto nel tempo la frattura continuera' a farsi sentire ai cambi di clima e in primavera - autunno. Bene ha fatto comunque a sottoporsi ad un nuovo controllo Rx torace il cui referto è per sua fortuna rassicurante mostrando una formazione di callo osseo ( consolidazione in fieri della frattura) e l'assenza di problemi parenchimali polmonari. Continui dunque la terapia antalgica al bisogno e non si sottoponga a prove per vedere se le duole, dorma supino e vedrà che tra breve sarà solo un brutto ricordo.

Dott.Alberto Emiliano Baccarini
Specialista in Chirurgia Toracica
U.O.Chirurgia Toracica-A.O.Sant'Andrea-Roma
Azienda Ospedaliera Sant'Andrea, Roma