Lesione cavitaria polmonare in artrite reumatoide

Paziente con artrite reumatoide da 15 anni, trattata con farmaci biologici, cortisone e antinfiammatori, dopo radiografia di routine al torace, mi viene diagnosticata un escavazione polmonare, seguita TAC con seguente risultato: Lo studio TC documenta che al lobo superiore di sn è presente una formazione cavitata pluriconcamerata delimitata da spesse pareti del d. trasverso max di circa 5 cm, a contenuto esclusivamente aereo; analogo reperto di circa 1 cm è presente caudalmente alla stessa in sede dorsale.
Nel medesimo lobo sono presenti due centimetriche pseudo-nodularità di tipo sub-solido(12/24 HU) rispettivamente in sede sub-pleurica e sub-pericardica.
Utile correlazione con dati clinico-anamnestetici ed aventuale integrazione broncoscopica. Null'altro di rilievo sui restanti ambiti polmonari. Non significative linfoadenomegalie ilo-mediastiniche nè versamento libero nelle cavità pleuriche. Dopo ripetute broncoscopie con broncolavaggio viene individuato il pseudomonas aeruginosa, eseguito BAL e datami cura antibiotica per 6 mesi, è stato riscontrato dopo varie tac miglioramento con riduzione delle cavità, che non si sono comunque chiuse, ad oggi mi hanno sospeso l'antibiotico e consigliato eventuale esportazione del lobo superiore sn, da quasi un anno ho sospeso i farmaci biologici per l'artrite reumatoide, quindi sono scoperta, vorrei consigli al riguardo, da medici specialisti anche perchè non ho consultato nessun altro professore. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Buongiorno,

il quadro descritto è complesso e non può essere valutato con un consulto online ma necessariamente con una visita, con la raccolta della documentazione e delle immagini radiologiche delle TAC prima e dopo il trattamento.

La chirurgia ha indicazione se il lobo polmonare malato è compromesso in maniera tale da poter essere facilmente sede di polmoniti ricorrenti o di sovra-infezioni fungine (da aspergillo, con la formazione di un aspergilloma o nei pazienti immunocompromessi di una franca aspergillosi sistemica invasiva).

Cordiali saluti,

Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
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