Fleboterapia nel trattamento delle teleangectasie

Salve Dottore,
desidero un suo parere su una nuova metodica che viene utilizzata per il trattamento delle teleangectasie e vene varicose.
Mi presento: ho 42, sono alta quasi 1.70 e peso circa 57kg,ho una corporatura atletica poichè sin dall'adolescenza pratico sport, dall'aerobica,allo step coreografico, alle arti marciali, in questi ultimi anni pratico soltanto il nuoto (circa 10 anni) con una cadenza bisettimanale. Ho sempre avuto dei problemi di teleangectasie, esiste familiarità alle vene varicose nella mia famiglia, ma la situazione è peggiorata, diventando anche un problema estetico soltanto un paio d'anni fa'.
Per alcuni mesi ho interrotto il nuoto sostituendolo con il tapis roulant, sopo un po' sono cominciati i problemi: avvertivo pesantezza alle gambe e dolori, nel corso dei mesi ho notato gonfiore e la comparsa di cellullite edematosa, comparsa di parecchie teleangectasie soprattutto sulle cosce.
Ho consultato l'angiologo,ha eseguito l'ecodoppler, ha riscontrato una vena varicosa soltanto nella gamba destra (probabilmente a causa di un ingessatura, seguita da intervento al menisco almeno 15 anni fa') mi ha prescritto le calze elastiche(140 den) durante la stagione invernale e delle pastiglie (Alvenex 450mg) durante la stagione estiva,mi ha prescritto di continuare con il nuoto e mi ha vietato il tapis roulant, per evitare la comparsa di ulteriori teleangectasie.
Sto eseguendo tutto scrupolosamente, le mie gambe sono tornate magre, la cellulite è quasi scomparsa del tutto, scomparso il gonfiore e la pesantezza ma purtroppo sono rimaste le teleangectasie che mi creano un notevole disagio da un punto di vista estetico.
Desidero sapere se è possibile, seguendo le pescrizioni mediche, che scompaiano da sole e in caso contrario se è consigliata nel mio caso la Fleboterapia, o come mi suggeriscono altri la laser terapia.
Preciso che vivo in Sicilia pertanto gradirei sapere se qui nell'isola c'è qualche medico che pratica la fleboterapia, la ringranzio per la risposta e cordialmente, La saluto!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
la sua situazione è meritevole di una più dettagliata presentazione dal momento che ci parla di "una vena varicosa" e di un ecocolordoppler eseguito senza ulteriori dettagli sui risultati che ha fornito.

Le "vene varicose", a seconda della sede ed estensione e sulla base dei reperti ultrasonografici, possono richiedere terapie diverse, compresa la chirurgia.

Le teleangectasie allo stato attuale delle conoscenze si avvalgono al contrario molto efficacemente della scleroterapia e, in casi selezionati, del trattamento laser. I risultati di queste metodiche sono validati da decenni di esperienza e dalle linee guida delle società scientifiche internazionali.

Il trattamento cui fa riferimento (fleboterapia) viene presentato come diverso dalla scleroterapia classica, è assai poco diffuso e non rientra tra quelli attualmente validati dalla comunità scientifica pure venendo spesso riferiti risultati favorevoli, limitati forse all'esperienza del solo inventore, per altro non supportati da convincenti correlazioni fisiopatologiche. E' inutile dirle che i maggiori sostenitori della efficacia straordinaria della metodica sono i pochi che la praticano.

Nella nostra sezione MinForma troverà ad ogni buon conto articoli su ciascuna delle metodiche.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentile Dottre,
le copio la diagnosi dell'angiologo che ho consultato che ha eseguito l'eco color doppler venoso arti inferiori:
regolarmente comprimibili, con continenza valvolare conservata, gli assi venosi femoro-poplitei E surali. Modesta insufficienza al Valsalva della crosse safeno-femorale Dx; insufficienza della VGS della Dx all'altezza della perforante di boyd dove si stacca ramo varicoso di gamba. Si apprezzano varici telengectasiche non sistematizzate.
Conclusioni: non segni di TVP in atto o pregressa.
Da quando seguo le prescrizioni mediche la situazione è migliorata, addirittura alcune non sono più visibili e quasi tutte si sono schiarite, come sbiadite, è possibile che possano regredire e scomparire da sole senza bisogno di trattamenti particolari ma soltanto con l'uso dei farmaci e delle calze elastiche?
La ringrazio per la sua disponibilità!
Saluti!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Sig.ra,
è impossibile esprimersi a distanza su valutazioni prognostiche e indicazioni terapeutiche; ancor più in un caso come il suo che sotto taluni aspetti, in base ai soli rilievi ultrasonografici, sembrerebbe al limite di una indicazione chirurgica, che andrebbe confrontata con le manifestazioni cliniche e con valutazioni impossibili a farsi a distanza.
Il miglioramento di cui ci riferisce è certamente correlato con le misure già messe in atto e che certamente nel suo caso hanno consentito di ottenere almeno un parziale miglioramento, anche se il tenore dei suoi due post non è del tutto coincidente:

"...ma purtroppo sono rimaste le teleangectasie che mi creano un notevole disagio da un punto di vista estetico"

"addirittura alcune non sono più visibili e quasi tutte si sono schiarite, come sbiadite"
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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Buongiorno Dottore!
In effetti ha ragione credo di non essermi espressa bene nelle lettere precedenti.
Cercherò, se ci riesco, di essere un po' più precisa in questa lettera.
L'eco color doppler è stato effettuato il 29 agosto 2009, la situazione in quel momento era disastrosa: crescita esponenziale di teleangectasie nel semestre precedente (a causa del tapis roulant sembra!).
Da settembre fino ad ottobre ho preso le pastiglie, due al giorno, mattina e sera; da fine ottobre utilizzo le calze elastiche durante l'intera giornata ed ho ripreso l'attività natatoria.
Da quando ho intrapreso questo tipo di trattamento medico, noto dei graduali e costanti miglioramenti: alcuni piccoli capillari sono scomparsi mentre altri si sono schiariti, questi miglioramenti mi hanno fatto ben sperare e Le chiedevo se è possibile che lentamente nel tempo possano scomparire da sole le teleangectasie comparse nel periodo suddetto.
Se invece la mia è una semplice illusione, Le chiedevo quale tipo di trattamento poteva consigliarmi anche se mi rendo conto che a distanza è difficile dare delle indicazioni appropriate.
Grazie, per la sua gentile consulenza medica.
Saluti!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Sig.ra,
che le attenzioni e terapie complementari che vengono normalmente prescritte servano a qualcosa è effettivamente dimostrato dal miglioramento, non risolutivo, che riferisce.
L'ulteriore miglioramento sarà ottenuto mediante un programma terapeutico non definibile a distanza, anche se quanto meno l'incontinenza della perforante di Boyd (e forse anche la "Modesta insufficienza al Valsalva della crosse safeno-femorale Dx") richiederebbe a mio parere, e SEMPRE CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, qualche attenzione di tipo chirurgico con scleroterapia complementare per le varicosità reticolari e le teleangectasie.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie!
Buon pomeriggio!
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Dr. Sergio Capurro Chirurgo plastico 35 2
Sono contento che in questo forum ci sia interesse per la Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale Ambulatoriale(TRAP). Ritengo pertanto utile chiarire alcune cose. La TRAP, come è noto, è una cura non obliterativa delle pareti venose del circolo superficiale e perforante, essa agisce sia sulle vene visibili come le vene varicose (effetto della patologia), sia sulle vene non visibili ovvero le vene perforanti (causa anatomica della patologia). In questo si differenzia dalle tecniche tradizionali( flebectomie, scleroterapia, laser, ecc.) che agiscono quasi esclusivamente sulle vene visibili, che ripeto sono solo l’effetto della patologia.
Per la TRAP queste tecniche sono concettualmente errate perché distruggono la normale anatomia del circolo, perché trattano l'effetto e non la causa della patologia e perché eliminano la valvola di sfogo dell'ipertensione emodinamica generata dalle vene non visibili.
Se si elimina la valvola di sfogo della ipertensione emodinamica, inevitabilmente le vene obliterate si riaprono e/o si generano nuove vene dilatate. In questo modo i pazienti non guariscono né possono avere un risultato soddisfacente (eliminazione alla vista di tutte le vene visibili, sparizione della sensazione di gambe pesanti e persistenza dei risultati nel tempo).
Per quanto riguarda le correlazioni fisiopatologiche, la TRAP si basa su concetti emodinamici noti da anni, dai tempi di Bassi più recentemente studiati da Franceschi. Nella TRAP questi concetti consolidati sono interpretati in maniera innovativa sotto una diversa angolazione.
Faccio un esempio: il trattamento delle teleangectasie di cui parla Piscitelli, scleroterapia e laser,per la filosofia della TRAP, non è un trattamento terapeutico ma è solo un trattamento cosmetico di effetto temporaneo. Non c'è, infatti, alcuna differenza da un punto di vista eziopatologico tra una grande varice e una teleangectasie, entrambe sono dovute a un’ipertensione emodinamica e quindi per la TRAP necessitano entrambe del medesimo trattamento causale.
Come brevettista lavoro con un’equipe di tecnici (ingegneri e fisici) è pertanto comprensibile che abbia rivisitato, con il loro aiuto, la letteratura flebologica anche per determinare i motivi dei risultati straordinari della Fleboterapia oltre che per migliorare ulteriormente la tecnica.
Come prima cosa devo premettere che la flebologia cosiddetta validata si è presentata ai miei come un insieme di concetti irrazionali. Per quanto riguarda la fisiopatologia mi sono accorto che è stata addirittura dimenticata la spinta idrostatica che tra l’altro ha una notevole importanza clinica per la genesi delle ulcere più declivi. E' strano perché la botte di Pascal si studia alle medie!
I colleghi che utilizzano la TRAP logicamente magnificano la sua efficacia perché conoscono i limiti e le complicanze delle tecniche tradizionali. Attualmente è vero non sono molti ma aumentano tutti i giorni. Prevedo che se continua a diffondersi con questi ritmi (suppongo per un passa parola dei pazienti) i concetti innovativi della Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale Ambulatoriale saranno presto perfettamente acquisiti da numerosi colleghi e le vene non saranno più strappate, obliterate o legate, ma semplicemente curate.

Dr. sergio capurro

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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
grazie per avermi risposto, le avevo già scritto una email al suo indirizzo personale chiedendole di indicarmi qualche medico che pratica la fleboterapia in Sicilia.
Gentilmente lei mi aveva inviato un nome e indirizzo, ho provato a contattare tale medico ma non riesco a trovare nè l'indirizzo nè il numero di telefono, questo nominativo ricercando su internet non mi fornisce nessuna indicazione utile al mio caso.
Io vorrei sottopormi alla fleboterapia ma vivendo in Sicilia non so a chi rivolgermi.
Cordialmente la Saluto!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Signora,
vorrei ricordare che le linee guida di questo sito vietano di indirizzare verso specifici Professionisti o Strutture, come pure di diffondere indirizzi o recapiti telefonici.
La pregherei quindi di proporre se crede tale richiesta in privato.
La ringrazio.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
o.k....grazie a lei ...saluti!

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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