By-pass aorto-bifemorale

Buona sera le scrivo non per me ma per chiederle delle informazioni su un intervento che dovrebbe subire un mio familiare!i termini esatti di tutta la patologia nn saprei sinceramente spiegarli ma le posso dire che questa persona ha subito vari interventi dopo aver scoperto di essere affetto da arteriosclerosi con l’occlusione totale dell’iliaca sx e semiocclusione iliaca dx.
gli interventi avuti sono :

by-pass femoro-femorale cross over sovrapubico
angioplastica ed impianto di stent arteria iliaca comune
angioplastica dello stent iliaco
crioangioplastica femorale superficiale sx.

Si ritrova comunque il cuore con un lieve deficit perfusivo del tratto basale settale inferiore, placche alle coronarie e rami filiformi;
Il by-pass totalmente occluso; restenosi del 60%; l’aorta ateromasica; tibiale anteriore dx e sx con placche.

ora con il suo medico hanno preso in considerazione un intervento By-pass aorto-bifemorale ,vorrei chiedere a voi sperando di aver reso l'idea,che conseguenze può portare questo intervento nel senso che leggendo vari articoli ho notato che le complicanze sia intra e post operatorie possono essere gravi...vorrei capire però attualmente che incidenza hanno tali complicanze e soprattutto se tali complicanze sono in misura minore rispetto ai benefici che può trarre da tale intervento?ringrazio anticipatamente
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Dr. Domenico Brunetto Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Angiologo 24 1
Gentile Signora,
i rischi di un intervento di chirurgia vascolare maggiore non sono legati solo all'atto chirurgico ma anche alle condizioni generali del paziente, alle "co-morbidità", cioè altre patologie, all'età, alle terapie praticate etc.
Il bypass aorto-bifemorale mi sembra, nel caso del suo familiare, l'intervento risolutivo, viste le condizioni emodinamiche presentate, anche se povere di particolari importanti.
Le complicanze teoriche di un interevnto di tale tipo sono molte e anche molto serie, ma la vera domanda da fare in questi casi è la seguente: qual' è l'intervento più adatto a questo caso? per rispondere a questa domanda bisognerebbe conoscere tutti i dettagli dell'arteriografia o angio-TAC. Per cui si potrebbe ipotizzare una procedura endovascolare mono o bi laterale e se le condizioni generali sono disastrose o a rischio altissimo si può pensare ad un bypass extra-anatomico axillo-bifemorale ... ma sono solo ipotesi, bisogna vedere le immagini. Se Lei ne è in possesso può inviarmele al mio indirizzo e-mail.
Spero di essere stato utile.
A presto.

Dr. Domenico Brunetto
Specialista in Chirurgia Vascolare Specialista in Chirurgia Generale
Dottore di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica

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Dr. Massimo Pisacreta Chirurgo vascolare 74 1 1
Gentile Signora,
a completamento di quanto correttamente detto dal mio Collega sarebbe utile sapere quali sono i sintomi vale a dire i disturbi relativi all'occlusione arteriosa che lamenta il paziente. Un bilancio dei costi benefici prevede infatti che si considerino i rischi e i benefici anche in rapporto al grado di necessità dell'intervento.
Cordiali saluti
M. Pisacreta

www.vascolaresacco.it
www.sinergiemediche.it

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Dr. Alessandro De Troia Chirurgo vascolare 63 1
Sono d'acordo con i colleghi il tipo di intervento dipende dalla sintomatologai e quando questa sia invalidante socialmente. solo da un bilancio delgi esami e della visita del pazinete si può decidere qual intervento sia meglio di quelli elencati

alessandro de Troia

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Dr. Carlo Patrizio Dionisi Chirurgo vascolare 1
Gentile signora,
e' molto difficile poterle dare indicazioni non avendo a disposizione molti elementi, come quelli clinici( eta' status cardiologico e respiratorio ben definito, sintomatologia) e quelli di diagnostica strumentale immagini tc ed angiografiche. Direi che l'alternativa chirurgica proposta con by pass aorto bifemorale e' di solito l'ultima ratio e riservata a casi con rischio chirurgico generico accetabile ed ischemia critica degli arti inferiori o claudicatio invalidante in soggetti più giovani non altrimenti rivascolarizzabile per via mini invasiva!L'alternative mini invasive ed endovascolari sono state già messe in atto ed hanno purtroppo esitato in una reocclusione! Senza immagini e' difficile dirle se e' praticabile un'ulteriore correzione dei vasi iliaci per via endovascolare anche limitandosi all'arto più compromesso che mi sembra capire sia il sn, per cui le dirò che, ammesso il caso di ischemia critica degli arti, generalmente l'orientamento prevede questi step successivi: trattamento endovascolare se fallimento in caso di rischio chirurgico accetabile rivascolarizzazione chirurgica anatomica con by pass aorto-bifemorale in caso di rischio chirurgico elevato rivascolarizzazione extraanatomica con axillo-bifemorale! In caso di arteriopatia cronica ben compensata e quindi assenza di dolore a riposo e lesioni trofiche degli arti terapia medica antiaggregante e vasoattiva, in relazione anche all'età ed alle necissita' e capacita' di muoversi! Saluti C.P. Dionisi

Dr. Carlo Patrizio Dionisi

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dopo
Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
innanzitutto voglio ringraziare tutti voi gentilissimi che nonostante la scarsità di nozioni a disposizione mi avete risposto!purtroppo come ho detto all'inizio non sono al momento in possesso di tutta la documentazione ho solo un tot documenti disponibili ma che non so se riassumono il quadro completo della situazione!in questo momento ovviamente c'è più una preoccupazione per questo eventuale intervento ,mi riservo di porre delle informazioni in più appena mi sarà possibile.in attesa ringrazio nuovamente tutti voi!