Glande edematoso da 60 giorni

Ho 55 anni e da circa 2 mesi ho il glande gonfio.
Faccio presente di essere stato nefrectomizzato a destra nel 1990 per un carcinoma.
Inoltre nel 2003 sono stato ricoverato in 2 ospedali diversi per circa 2 mesi in seguito ad una infezione con valori della ves a 130,
dimesso solo perchè sono andati via i sintomi e la febbre che la accompagnavano senza però che riuscissero a scoprire cosa avevo.
Da quel momento però mi sono rimaste delle allergie a livello cutaneo ,come eritemi , ponfi , orticaria ecc. che però scompaiono dopo qualche ora.
Adesso però il glande è gonfio in maniera continuativa,anzi negli ultimi giorni si presenta anche con un colore violaceo come per un ematoma.
Preciso anche che nel mese di Febbraio sono stato sottoposto ad un intervento di ernia inguinale.
Mi sono rivolto al chirurgo che ha effettuato l'intervento di ernia pensando che la cosa potesse essere una conseguenza delll'operazione, ma questi ha escluso tale possibilità essendo passati più di 2 mesi.
Allora mi sono rivolto a 2 urologi pensando che fosse una cosa di loro pertinenza, ma il primo dopo un fugace sguardo a detto che era un semplice edema e che sarebbe presto passato da solo.
Il secondo dopo una settimana circa ha detto che secondo lui era un fatto allergico e che quindi dovevo rivolgermi all'allergologo,cosa che ho fatto , e questi ha chiesto la consulenza di un dermatologo e alla fine hanno sentenziato che probabilmente la protesi (rete) che mi era stata inserita nell'operazione avava fatto delle aderenze che comprimevano i vasi linfatici e che quindi non vi era un buon drenaggio.
Mi sono rivolto nuovamente al chirurgo il quale mi ha risposto che i vasi linfatici diretti al pene passano al centro nell'addome e non laterale dove avvenuta l'operazione e che quindi il problema era da ricercare altrove.
Quindi mi ha prescritto un antistaminico (tinset 30mg.) da prendere 1 compressa per 10 gg., poi non avendo avuto alcun miglioramente, anzi essendo peggiorata la situazione ,perchè oltre al gonfiore ora in alcuni momenti si presenta anche come livido, siamo passati al cortisone Deflan 30 mg. 1 capsula la prima volta e 1/2 capsula per i 5 gg.successivi.
Ho fatto l'ecografia peniena e l'ecografia della cute e sottocute della regione inguinale con esito negativo infatti non sembrano esserci occlusioni dei vasi linfatici
Oggi ho ritirato tutti gli esami di laboratorio che mi erano stati consigliati di fare e che comunque io faccio ogni anno.
Ebbene tutto è nella normalità tranne il PSA che in soli 5 mesi è aumentato a 4,65 (l'ultimo controllo era 1,55).
Ora mi sorge una domanda non è possibile che le due cose siano collegate?
Cioè è possibile che il glande sia edematoso per una infezione e/o infiammazione e che questo abbia portato ad un innalzamento così repentino del valore del PSA ?
Inoltre nell'ecografia prostatica effettuata ho dimenticato di precisare che il residuo postminzionale è aumentato a dismisura (ml.250 attuale contro ml.45 di 5 mesi fa).
Possono essere tutte queste cose collegate fra loro?
Inoltre essendo in cura attualmente per l'ipertrofia prostatica con xatral 10mg. 1 confetto ogni sera può avere questo farmaco interagito modificando il risultato del PSA ?
Alla luce di questi nuovi elementi cosa fare?
Preciso che il gonfiore è presente solo ed unicamente al glande ed in nessuna altra parte del corpo.
Non vi è fimosi e la funzionalità del rene superstite è buona.
Puntualizzo inoltre che sono ormai ben 60 giorni che il glande è gonfio anche se non sempre con la stessa intensità.
Ho fatto un'altra visita dall'urologo il quale dopo l'esplorazione rettale ha detto:
1) che la prostata non presenta lesioni ed è di dimensioni non eccessive;
2) che il PSA aumentato, da solo,non significa molto e che per esempio se avevo fatto sesso nei giorni precedenti (cosa che io ho fatto) questo avrebbe potuto influenzare il risultato e che quindi dovrò ripetere l'esame del PSA totale e questa volta fare anche il PSA libero;
3)che visto che i farmaci usati fino ad oggi non hanno avuto molto effetto devo considerare l'ipotesi dell'intervento chirurgico alla prostata e comunque ha sostituito il farmaco che prendevo con altro;
4)che per l'edema ,che stamani era visibilissimo ,ha allargato le braccia dicendo che in 30 anni di carriera non aveva mai incontrato un problema del genere e che non sapeva assolutamente più cosa consigliarmi se non di ritornare dall'allergologo.
Ricapitolando :ho fatto 3 visite dall'urologo,dal dermatologo,2 visite dal chirurgo che mi ha operato di ernia,dall'allergologo,6 visite dal medico di famiglia,ho fatto tutti gli esami di laboratorio,ho fatto ecografia peniena ed ecografia della cute e sottocute zona inguinale oltre a tutti i medici che gentilmente mi hanno dato il loro aiuto via internet.
Cosa posso fare ancora?
Potrebbe essere un problema legato, come inizialmente sospettato, all'intervento di ernia e che quindi l'edema è presente per un problema di drenaggio linfatico?
Aiutatemi Vi prego!!!!
Ecco perchè ho trasferito la richiesta di consulto anche alla chirurgia vascolare

[#1]
Dr. Carlo Castellani Tarabini Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza 13 1
Gentile Signore,
Probabilmente una visita Angiologica, un ecodoppler degli arti inferiori + canale inguinale ed un doppler penieno potrebbero essere di auito per dirimere il quadro ed escludere alterazioni riguardanti le arterie e le vene della regione. Questi esami possono inoltre evidenziare presenza di linfonodi aumentati di volume (eventualmente accertabile con sucessiva ecografia specifica). Purtroppo però i vasi linfatici non si ramificano come fanno arterie e vene ma formano delle reti di piccolissimi vasellini che seguono le vie di drenaggio (un pò come una ragnatela di ragno strirata per due estremità) e sono difficilissimi da vedere in ecografia (se non impossibili). Sarà quindi necessario eventualmente sottoporsi (sempre se l'angiologo o il chirurgo vascolare di riferimento lo ritiene opportuno) a linfoscintigrafia.
Nel frattempo potrebbero essere di aiuto i soliti farmaci per le vene (rutine e diosmine) associati a quelli più specifici per i linfatici (conteneti cumarina estratta dal meliloto officinalis), entrambe a dosaggio pieno, almeno inizialmente o fino ad una eventuale risposta terapeutica.

Cordiali saluti,

Carlo Castellani Tarabini.

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Dr. Carlo Castellani Tarabini
Angiologia e Chirurgia Vascolare, Spec. in Chirurgia dUrgenza e P.S.
sito personale: http://www.nonsolovarici.it

[#2]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non entro nel merito del Suo caso ,veramente complesso, al quale ha già dato il suo contributo il collega Castellani Tarabini
se non per allegare un link di approfondimento sul sistema linfatico

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
Salve,
ho ripetuto gli esami del PSA totale e del PSA libero e sono usciti (menomale) tutti nella norma , quindi come diceva l'urologo probabilmente erano stati influenzati da fattori esterni (rapporti sessuali , ecc.).
Ho anche avuto tutti i risultati inerenti gli esami a cui mi ero sottoposto dietro consiglio del dermatologo e cioè patch test - test per orticaria fisica - C1 inibitore - C3 complementemia - C4 complementemia.
Ebbene tutti i risultati sono negativi o nella norma.
A questo punto pensando ad un collegamento con l'intervento di ernia inguinale che ho subito ho proposto di fare anche dei test sul materiale (polipropilene) della protesi (rete) impiantatami.
Quindi ho contattato il chirurgo che mi ha operato il quale si è dimostrato ben disposto a fornirmi il materiale richiesto, cosa che è avvenuta e adesso sto facendo questo nuovo test.
Dopodichè non so proprio cosa altro fare, ormai l'edema persiste da oltre 70 giorni senza dare alcun segno di miglioramento!!!
Un vero e sentito ringraziamento a Voi tutti che state tentanto di darmi una mano
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