Ecocolordoppler vasi sovraortici

Buongiorno, vorrei un interpretazione circa l'esito dell'esame appena eseguito di ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: Ateroma fibrocalcifico non alterante i flussi ematici è posto alla biforcazione del tronco anonimo. I tratti prossimali delle arterie Succlavie e le Vertebrali, esanimate nei canali inter trasversali presentano pareti e flussi regolari. Isolato, modestissimo ispessimento parietale (1mm) è posto in corrispondenza del solo bulbo carotideo sinistro. Le origini ed i tratti esocranici delle carotidi interne e delle carotidi esterne sono normali sia sul piano morfologico sia si quello flussimetrico. Ho 42 anni e diversi fattori a rischio quali dislipidemia (colesterolo su valori di 220), fumatore e familiarità per CAD. È il primo esame di questo genere che effettuo. Sono risultati in linea con la normalità? devo preoccuparmi di qualcosa o monitorare il quadro con successivi controlli a scadenza regolare? in attesa di delucidazioni anticipatamente ringrazio. Sergio C.
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Dr. Emanuele Ferrero Chirurgo vascolare 102 6 3
Gentile Utente,

con i limiti di un consulto a distanza....

per prima cosa mi mare che dall'esame condotto (ECD TSA) non risulti nulla di grave.

Per l'ateroma fibrocalcifico non essendo segnalato il grado di stenosi direi che non c'è nulla di preoccupante, nel dubbio se vuole può ripetere un nuovo ECD TSA per verificare che sia effettivamente così.

Per quello che riguardo l' IMT (ossia ispessimento mio-intimale, nel suo caso 1 mm) che al di sotto di 0.9 non è da considerarsi patologico, mentre si definisce patologico se > di 1.20 mm

La letteratura ci dice che l ’aumento dello spessore mio-intimale carotide (IMT) e la presenza di placche sono predittivi di aterosclerosi a livello dei vasi carotidei ed in altri distretti vascolari (per esempio ai vasi del cuore, arterie delle gambe,...).

Quindi il suggerimento è, tramite il suo medico di famiglia, eseguire i vari esami di screening, instaurare una dieta equilibrata e ridurre i fattori di rischio (stop fumo, assumere eventualmente statine e/o antiaggreganti piastrinici) .

Per una migliore comprensione sulla patologia carotidea può leggere questo articolo www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/1863/s

Dr. Emanuele  Ferrero