Trombosi venosa e intervento

Salve gentili dottori.. vi scrivo per chiedervi un parere sulla situazione di mia madre che ha 55 anni, dato che l'ultimo chirurgo che ha visto non vuole operarla. è in sovrappeso ,86 kg, e ha problemi alle varici soprattutto alla gamba sinistra.
Qualche mese fa ha effettuato una terapia col bendaggio e farmaci come clexane 0,4 ml.
Di seguito riporto l'ecodoppler fatto qualche tempo fa:
Circolo venoso profondo pervio, ben modulato, con modica incontinenza sugli assi illiaco-femoro-poplitei.
Circolo venoso superficiale marcata incontinenza bilaterale degli ostii safeno-femorali, più evidente a sx, con marcata dilatazione varicosa delle safene interne.
Collaterali incontinenti di coscia e di gamba.

Qualche mese fa verso novembre prima della terapia col bendaggio il primo chirurgo che vide voleva operarla ma dato dei precedenti di mia mamma( 6 anni fa ha avuto un episodio di polisclerosi e sospetta sclerosi multipla) l'anestesista le consigliò di fare prima esami neurologici, li ha fatti e la malattia risulta inattiva dato che da quel primo episodio non ha avuto ricadute, quindi il neurologo le ha dato l'ok per l'intervento alle varici. Qualche giorno fa si è recata però da un altro chirurgo vascolare consigliato da un'amica che le ha detto che per il normale intervento chirurgico deve prima effettuare una dieta e scendere di peso, altrimenti fare la terapia laser che ovviamente ha dei costi molto alti che non possiamo permetterci, e che è a rischio embolia. Quindi le mie domande sono: c 'è davvero qualche rischio ad operarla chirurgicamente considerato il peso ( io non riesco a trovarci la correlazione)? C'è qualche rischio considerata la polisclerosi che ha avuto? Infine è davvero a rischio per un'embolia polmonare?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di fornire a distanza valutazioni che risultino più attendibili di quelle di chi ha avuto la possibilità di prendere visione della probelmatica dal vivo.
Non raramente condizioni generali (obesità, patologie intercorrenti, ecc) o locali (recenti episodi flebitici, dermatiti, ecc.) possono rendere consigliabile rimandare un intervento che non rivesta caratteri di urgenza o rinuncirvi del tutto affidandosi a trattamenti alternativi.
Non sarebbe infatti ragionevole esporre la paziente a fattori di rischio, lievi o importanti che siano, se non vi sia una indicazione assoluta, indifferibile e irrinunciabile all'intervento.
Non mi è chiaro il discorso del trattamento laser, a prescindere dal costo, per quanta riguarda il rischio di embolia.
Per quanto riguarda la polisclerosi vanno valutate le manifestazioni cliniche e vanno tenute in debita considerazione le indicazioni dell'Anestesista oltre a quelle del Neurologo: a mio parere potrebbe non essere escludibile a priori una riaccensione del processo a seguito dello stress chirurgico.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
La ringrazio tanto per la risposta tempestiva, non le nascondo che sono molto preoccupata. Per quanto riguarda la terapia laser io avevo dei dubbi sul fatto che il chirurgo volesse magari proporle l'intervento più costoso ecco perché ho chiesto se c è davvero rischio sia per il peso che per la polisclerosi che comunque non si manifesta da 6 anni. Per quanto riguarda l ecodoppler dalla mia ignoranza sembrerebbe una trombosi venosa superficiale e non profonda quindi è possibile avere un trombo con una trombosi superficiale tanto da avere un embolia? Mia mamma si recherà sicuramente da un altro chirurgo per sentire diverso pareri e soprattutto perché come già dicevo non possiamo permetterci il costo del laser, che comunque secondo lei sarebbe un trattamento valido? A me mette comunque qualche dubbio rispetto al classico intervento