Sindrome dello stretto toracico+morbo di raynaud

Buongiorno, un mio amico di 40 anni da 3 anni ha i sintomi della sindrome da stretto toracico dx (causato dall’ingrossamento del muscolo piccolo pettorale) e il morbo di Raynaud superiore dx. Facendo il batterista di professione tutto ciò gli provoca grandi dolori sia alla spalla che alla mano (che man mano sta diventando sempre più ipotermica). E’ stato visitato da tanti chirurghi vascolari che peraltro gli hanno consigliato di eseguire un’operazione fortemente invasiva. Navigando su internet, ho notato un articolo sulla simpaticectomia superiore come risoluzione definitiva al problema…l’unica cosa è che la mano colpita dal Raynaud non suda assolutamente, anzi è già molto secca! Vorrei saperne di più…Grazie
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Il fenomeno circolatorio che manifesta il suo amico, può essere indice di una vasculite, che va ricercata.
le consiglio:
· ANTCORPI ANTI-GANGLIOSIDI GM1 lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA PNEUMONIAE lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA TRACHOMATIS ]gG e lgA
ANTICORPI ANTI-CITOMEGALOVIRUS lgG e lgM
ANTICORPI ANTI-EPSTEIN BARR (EBNA-IgG, EBNA-IGM, VCA-IGG, VCA-IGM, EA-IGG, EA-IGM)
· ANTICORPI ANTI-HELICOBACTER PYLORI lgG e lgA
anticorpi antifosfolipidi
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
saluti moschinialberto@medicitalia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie 1000 dr Moschini!
Non c'è nessun chirurgo vascolare che mi sappia spiegare la simpaticectomia o cmq quali interventi più o meno definitivi sono disponibili? Il mio amico è abbastanza disperato...grazie
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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
se la diagnosi di sdr dello stretto toracico superiore e sicura la simpaticectomia è inutile dato che il quadro è la conseguenza delle compressione di vena arteria e nervo(fascio vascolo-nervoso).
ci sono due possibilità:
1-fisioterapia mirata per allargare lo stretto toracico superiore e ridurre la compressione sulle srutture vascolari e nervose
2 terapia chirurgica che prevede, oltre l'eventuale resezione di una costa sovranumeraria la sezione dei muscoli, in questo caso l'approccio chirurgico può
essere attraverso il cavo ascellare per ridurre l'invasività dell'atto.
la terapia chirurgica non dà però la garanzia assoluta di risolvere il quadro (il successo è attorno al 50%).
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un buon centro di fisioterapia prima di decidere per l'intervento chirurgico. Le ribadisco comunque la necessità che la diagnosi sia esatta cordiali saluti,
massimiliano zaramella