Dolore gamba destra

Buongiorno,
sono in vacanza e, qualche giorno fa, ho sentito un lieve dolore, come un ematoma, in un'area ben localizzata della parte interna della coscia destra, senza causa apparente. Dopo qualche giorno, il dolore si è esteso alla parte laterale interna della coscia, poco sopra il ginocchio e poco sotto il pube: un dolore tale da svegliarmi la notte quando mi muovevo nel letto e da non riuscire a camminare.
La guardia medica turistica ha ipotizzato un'infiammazione muscolare e mi ha prescritto anti dolorifici e riposo.

La situazione sembrava migliorare ma ieri mattina il dolore col movimento (seppur ridotto) persisteva estendendosi alla gamba intera, sempre nel lato interno, fino alla caviglia.

Ieri sera, ho notato la mia caviglia era gonfia e c’erano aree arrossate ben delimitate alle zone della gamba doloranti. Il dolore lo percepivo sia appoggiando la gamba, sia al tatto. Avevo una sensazione di torpore all’arto, soprattutto al piede. Tuttavia, piegando la gamba da fermo, il dolore era presente solo nell’area compresa tra il ginocchio e metà della coscia.

Mi sono recato di nuovo dalla guardia medica (un medico diverso dal precedente) che non ha escluso l’origine trombotica del dolore consigliandomi di recarmi al pronto soccorso della cittadina più vicina per un’ecografia.

Arrivato in PS, il medico di turno ha escluso la possibilità di un eco doppler (era sera e l'attesa si è protratta fino a notte).
Ha guardato la gamba velocemente e l’ha classificata come cruralgia. Ha attribuito il gonfiore della caviglia e il torpore al fatto di non poggiare bene la gamba. Il rossore lo ha giudicato troppo lieve per essere indicativo di un problema vascolare. Mi è stata fatta un’analisi dei D-Dimeri che è risultata si 287, poco più alta del valore indicato come "normale" di 278.

Mi è stata fatta un’iniezione di cortisone e antintiammatorio e sono stato dimesso.

Oggi sono stato a riposo tutto il giorno, il gonfiore è quasi scomparso. Ho continuato la terapia con anti infiammatorio per via orale. Il dolore al movimento è ridotto ma resta quello al tatto: soprattutto nella parte interna della caviglia. Resta qualche lieve arrossamento nelle stesse aree di ieri (quindi un'area delimitata della caviglia, una breve "striscia" accanto alla tibia, sempre nel lato interno, e una stricia ben delimitata tra il ginocchio e fino a poco sotto il pube dove il dolore è iniziato). Il rossore che si presenta per lo più se mi alzo.

Posso escludere del tutto un’origine trombotica o è meglio approfondire?

Preciso che ho subito traumi recenti, non ho malattie cardiovascoari note.

grazie
[#1]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di fornire a distanza una valutazione che risulti più attendibile di quella di chi ha la possibilità di osservarla dal vivo.
Con queste premesse un evento trombotico non è escludibile in linea di principio e un approfondimento ecografico potrebbe essere indicato.
Come pure non é possibile a distanza la diagnosi differenziale con una manifestazione linfangitica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Gentile dottore. Grazie per la sua risposta.
Continuando la terapia anti infimmatoria il dolore alla coscia è del tutto scomparso. Quello nella parte bassa della gamba, invece sta peggiorando e ormai fa male anche tenendo l'arto in scarico. Oggi eseguirò un eco color doppler presso una struttura di una località vicina a quella in cui sono in vacanza. Se risultasse negativo, a quale altro specialista potrei rivolgermi per verificare l'ipotesi di un'eventuale linfagite?
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Scrivo per aggiornare e chiedere ulteriore consulto. Dopo l'esecuzione dell' ecodoppler che è risultato negativo per la trombosi profonda, sono stato visitato da un medico di medicina generale che mi ha diagnosticato un'artrosi con probabile infiammazione delle vene. Mi ha indirizzato a un chirurgo generale con esperienza in flebologia che, dopo avermi visitato ed eseguito un altro doppler (non per immagini), mi ha detto che la mia infiammazione articolare tende a infiammare le vene superficiali pur senza la presenza di trombi in atto e in via preventiva mi ha prescritto seleparina 0.4ml due volte al giorno per 30gg (peso75kg) per "sfiammare le vene" (per dirla in termini volgari). Secondo il primo medico però posso ridurre a 0.4ml 1 volta al giorno. La prima indicazione di 2 iniezioni al giorno é effettivamente eccessiva non essendoci trombosi in atto?