Trombosi dell'aorta

salve, se gentilmente mi fornite delle info riguardanti la trombosi dell'aorta della zona lombare poichè mio padre ha scoperto un anno e mezzo fa di soffrirne (il diametro allora si aggirava se non erro intorno ai 5mm) ma si ostina a non voler sottoporsi all'intervento chirurgico. mio padre ha 56 anni è di robusta costituzione ma ha ua lieve presenza di colesterolo nel sangue, fuma oltre 30 sigarette al giorno, ha una vita sessuale abbastanza intensa, compie attività fisica in modo costante e assume un quantitativo di proteine e grassi abbastanza rilevane. se molto cortesemente mi indicate i rischi che corre e quello che può e non può fare!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Il quesito posto non è del tutto chiaro.
Parliamo di trombosi (ostruzione) o di aneurisma (dilatazione - mm ???) ?
Il primo caso mal si concilia con la possibilità di una "vita sessuale abbastanza intensa".

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
mi scusi tanto per la mia completa ignoranza in materia! comunque si tratta i un aneurisma.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Occorre conoscere le dimensioni e la localizzazione esatta.
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dopo
Utente
Utente
purtoppo lui si rifiuta anche di rendere me partecipe del suo problema! ciò che posso dirle è che quando gli hanno diagnosticato il problema io l'ho accompagnato alla visita specialistica (si tratta di quasi due anni) e risultò un aneurisma dell'aorta all'atezza dei reni infatti ai primi sintomi si pensò a calcoli renali. la dilatazione a quel tempo era di 5mm, ma purtroppo da allora non ha più voluto effettuare nessun tipo di visita specialistica!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Probabilmente si tratta di 5 CM.
Se le misure sono queste occorre sensibilizzare suo padre sul fatto che un aneurisma è una patologia evolutiva (aumento progressivo di dimensioni) che può giungere alla rottura del vaso con esito potenzialmente letale.
Un controllo periodico ecografico è quanto meno indispensabile per valutare il ritmo di crescita della formazione che, se di 5 cm, ha già raggiunto il limite di guardia.
Una correzione chirurgica eseguita in elezione è gravata da bassa mortalità e ottime prospettive di recupero ad una vita normale.
Un intervento dettato dall'urgenza, ammesso che ve ne sia il tempo, ha una mortalità nettamente maggiore (fino al 50 %) e una incidenza di complicazioni più elevata.
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Utente
Utente
la ringrazio e spero di riuscire a convincere mio padre ad effettuare una ecografia, in al caso mi piacerebbe poterla contattare er farle fare la visita specialistica, sempre se per lei non ci sono problemi!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signore,
solo per aggiungere una piccola nota di ottimismo e tranquillità, volevo aggiungere a quanto esposto dal collega, che esistono anch delle procedure meno invasive di radiologia interventistica per il trattamento di alcuni tipi di aneurismi. questo per invogliare suo padre a prendere il toro per le corna. non voglio affermare che il suo caso potrebbe essere suscettibile di tale trattamento, le informazioni avute sono ancora meno che scarse, ma solo significarle l'esistenza di questa possibilità.
cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Ovviamente confermo quanto giustamente illustrato dal collega.
Le possibilità della Radiologia Interventistica vanno sicuramente tenute in considerazione, anche se vanno commisurate con la morfologia e la sede dell'aneurisma, nonché con l'età del paziente.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
infatti il motivo per il quale ho citato tale alternativa era solo per cercare di "convincere" una persona che non voleva accettare l'idea del trattamento probabilmente perchè non aveva tutti i termini di come si sarebbe potuto risolvere il suo problema.
l'idea che l'unico trattamento fosse stato quello dell'intervento chirurgico, forse poteva incidere in modo negativo.
comunque non sappiamo se abbiamo o no raggiunto lo scopo.
a presto
buon lavoro
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Dr. Sergio Losa Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 32 3
caro utente,
come ben definito dai colleghi l'aneurisma dell'aorta addominale rappresenta una malattia seria, con evoluzione infausta. Tuttavia i risultati del trattamento chirurgico o endovascolare sono estremamente buoni in elezione e permettono al paziente la ripresa di una vita normale e di una normale attività lavorativa riportando il paziente nelle condizioni di rischio normali per l'età.
Vista la dimensione (5 cm di diametro) e l'età, l'indicazione al trattamento è assoluta.
E' opportuno che convinca suo padre ad una nuova valutazione specialistica di chirurgia vascolare in un centro ad alta qualificazione per renderlo a completa conoscenza della sua malattia e delle opzioni terapeutiche possibili

Sergio Losa

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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente.
volevo non solo confermare quello che ha ribadito il collega nell'ultimo post ma stressare il concetto da lui esposto e da noi velatamente forse troppo accennato: cioè sotto il punto di vista prognostico è importante la differenza se intervenire in elezione e cioè in pieno benessere o in una situazione d'urgenza quando cioè l'aneurisma si fissura o ancora peggio si rompe.
ne parli a suo padre.
in bocca al lupo
cordiali saluti
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Utente
Utente
rigrazio cordialmente ogni vostro singolo intervento che è stato per me oggetto di riflessione, ma, purtroppo ho capito la gravità della situazione e credo che anche lui sa a cosa va in contro dato che comunque molte notti le passa in bianco a causa dei dolori! il problema è che sono uno studente universitario e avrei bisogno di un pò di tranquillita ma mi sento troppo responsabile essendo l'unica persona che vive con lui (quando torno a casa per le vacanze). comunque tenterò il tutto per tutto al mio prossimo rientro a casa e poi fi farò sapere il seguito. Grazie ancora a tutti e cordiali saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
mi permetta una nota che spero venga correttamente espressa ma soprattutto interpretata: non esiste impegno più grande di quello di poter continuare a vivere con l'affetto di un proprio caro vicino.

tutto il resto per me passerebbe in secondo piano.

non so quando sarà il prossimo ritorno a casa....

comunque per tutto in bocca al lupo.

cordiali saluti
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