Ecocolordoppler venoso arti inferiori

Buonasera,
ho effettuato un ecocolordoppler venoso arti inferiori a seguito avere sia d'estate ma anche d'inverno -purtroppo-, caviglie e tutta la gamba molto gonfia. Connesso a questo mi hanno detto che ho linfedema e ritenzione idrica, oltre a cellulite che mi dicono sia causata da questa "circolazione lenta". NOn prendo pillola o cerotto anticoncezionale attualmente, ma durante il periodo in cui l'ho assunta il gonfiore era ancora più accentuato. Ho 30 anni, alta 1,72 per 73 kg, impiegata (molto a sedere). Faccio comunque movimento (cammino o corro per un'oretta al giorno).
Vorrei chiedervi il significato del risultato e secondo voi come devo procedere per migliorare la situazione o quali attenzioni avere.
Allego testo del referto:
Circolo profondo: Pervio e continente. Non si evidenziano segni diretti o indiretti di TVP in atto o pregresse in entrambi i lati.
Circolo superficiale: pervie e continenti le giunzioni safeno femorali, safeno poplitee ed i rispettivi tronchi safenici. Non segni di tromboflebiti in atto in entrambi i lati.
In attesa di un vostro riscontro, ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Se le hanno parlato di linfedema,provi se va meglio con calza elastica.
La saluto

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio molto per la risposta della calza elastica, visto il clima, proverò in autunno.
Vorrei sapere se, già da adesso per ridurre il gonfiore siano indicati massaggi linfodrenanti o pressoterapia. Nel caso potrei rivolgermi ad un centro estetico o devo cercare un fisioterapista?

Oltre a ridurre i sintomi, può consigliarmi come posso agire a monte sulle cause?

Di nuovo ringrazio molto per il parere, cordiali saluti.
[#3]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
Purtroppo la relazione che accompagna l'ecocolordoppler nulla ci dice sulla continenza dei tronchi safenici.
Data per scontata la negatività dell'esame resta l'opportunità di attribuire con certezza i suoi disturbi al cattivo funzionamento del sistema linfatico: ciò può avvenire solo in base a precisi rilievi clinici e anamnestici (familiarità?) che non è possibile ovviamente eseguire a distanza.
Ove venisse trovata conferma della diagnosi di linfedema le consiglierei di affrontare la problematica con la necessaria determinazione, poiché trattasi di patologia evolutiva e tendente alla cronicizzazione da tenere sotto controllo alle prime manifestazioni e successivamente nel tempo mediante trattamenti integrati (elastocompressione, pressoterapia, massoterapia, terapie farmacologiche, ecc) opportunamente prescritti e seguiti da uno Specialista.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#4]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Aggiungerei, a quanto giustamente cosigliato dal collega Piscitelli,che l'elasto-compressione potrebbe aiutarla, in qesto perodo non favorevole, anche se utilizzata solo in alcune ore della giornata.Escluda assolutamente i centri non medici!
La saluto