Fistola perianale?

Mio marito (59 anni) ha subito negli anni i seguenti interventi:
- 1997 emorroidectomia (4 grado) con polipectomia (n. 2 polipi iperplastici)
- 2006 surrenectomia sx (feocromocitoma benigno)
- 2009 resezione prostatica per IPB (esame istologico: prostatite cronica)
All'ultima vista (2010) dall'urologo, lamentando un rigonfiamento fastidioso in sede perianale (come un "cordone"), il medico ha riscontrato un ascesso prescrivendogli ittiolo che nel giro di due giorni ha fatto aprire una piccola fistola che ha spurgato ed il gonfiore era praticamente quasi scomparso del tutto. Purtroppo però è tornato a ripresentarsi più volte in questi 2 anni, senza mai risolversi, presentandosi visivamente come un foro a "vulcano". Premetto che saltuariamente ancora soffre di qualche piccola crisi emorroidaria e che all'ultima colonscopia effettuata 7 anni or sono (devo sempre costringerlo a farla...) gli erano stati asportati altri polipi iperplastici (sette, >0,5 cm). Ora sono riuscita a convincerlo ad effettuare una visita proctologica (già prenotata, naturalmente da me) per la prossima settimana. Volevo semplicemente essere rassicurata, in quanto sono molto preoccupata del fatto che l'abbia trascurata per anni. Secondo Lei, possono esserci gravi complicazioni?
Grazie per l'eventuale risposta
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non è detto che si sia formata una fistola: probabilmente si tratta di un ascesso perianale che, fortunatamente sotto certi aspetti, sta drenando il suo contenuto all'esterno. La visita proctologica senz'altro saprà dirci qualcosa di più. Nel frattempo ovviamente continui a fargli utilizzare l'ittiolo che gli ha prescritto il suo Medico
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la veloce risposta.
La mia preoccupazione è che l'abbia trascurata per molto tempo, dato gli altri problemi che ha avuto in passato, e che possa essere qualcosa di importante.
Secondo Lei, dovrebbe fare anche una colonscopia?
Ancora grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Certamente l'età di suo marito è già un buon motivo per valutare l'opportunità di eseguire una colonscopia; però non è l'unico, quindi è necessario che il suo Medico raccolga per bene l'anamnesi, valuti pro e contro, e prenda una decisione in merito.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio ancora.
Cordialità
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Di nulla.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La visita proctogica ci è stata anticipata ieri dall'ospedale, ed addirittura sono stati molto solerti con un primo intervento. Le riporto l'esito.
Perineo: presenza di ostio cutaneo con granuloma periostiale a ore 1 perineo anteriore da fistola, modesta tumefazione senza apparente raccolta in sede periostiale. Si procede a reperimento della fistola con specillo sino all'ostio interno. Posizionamento di setone per repere e drenaggio. Lavaggio con H2O2 e fisiologica.
Orifizio anale nella norma
Esplorazione rettale: sfintere normotonico, elastico, spasmo sfinteriale reattivo all'esplorazione
Anoscopia: gavoccioli emorroidari I-II grado non congesto. Ostio della fistola a ore 1 transfinterico basso.
Rettoscopia: sino a 15 cm. mucosa rosea e distensibile. Non possibile proseguire per feci normocromiche in ampolla.
Ora dovrà tornare tra 2 settimane per la medicazione ed il lavaggio; allora il medico deciderà, in base a considerazioni circa l'esatto posizionamento interno della fistola, il tipo di intervento a cui dovrà sottoporsi: quali sono le differenze tra le operazioni tra fistola "alta" e fistola "bassa"? Quali le complicanze , le durate di degenza e convalescenza? Ci ha parlato sia di un intervento ambulatoriale che di un eventuale breve ricovero. Secondo Lei quale è il più probabile in base al referto?
Quale causa ipotizza una complicanza a seguito della TURP a cui era stato sottoposto poco tempo prima. Puo' essere?
Per ciò che riguarda invece un'eventuale colonscopia, rilevando gli esami precedenti ed a seguito degli esami obiettivi da lui eseguiti, ne ha escluso la necessità (x ora).
Grazie per l'attenzione
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La fistola può essere intersfinterica, transfinterica, sovrasfinterica o extrasfinterica e tali nomi sono riferibili alle strutture anatomiche appunto sfinteriali, variamente attraversate o meno dalla fistola stessa. Secondo classificazioni più moderne, semplificate, e in base ad una sorta di gravità crescente, possiamo anche definirle sottocutanee, transfinteriche oppure extrasfinteriche (quelle chiamate "alte"). I rischi sono quelli dell'incontinenza fecale, legata a eventuali lesioni dello sfintere. Per quanto riguarda eventuali complicanze della TURP non credo che ci siano correlazioni, però su questo può interrogare anche gli Urologi.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
E' stato molto chiaro, grazie.
Ma secondo lei "a ore 1 transfinterico basso" quale intervento prevede in genere?
Ed in quale percentuale esiste il rischio di incontinenza?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Se, come penso, i Colleghi hanno optato per un intervento in due tempi, hanno già escisso, nel corso del I tempo, il tramite fistoloso fino al piano muscolare, drenando l'ascesso e posizionando il setone per il drenaggio. Il secondo tempo si fa i genere dopo un paio di mesi: si asporta l'orificio fistoloso interno e si posiziona un altro setone che piano piano sezionerà in maniera non traumatica lo sfintere. Se l'intervento viene condotto con le dovute cautele l'incontinenza è un evento raro.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
In effetti hanno fatto ciò che Lei scrive.
La ringrazio moltissimo, mi ha chiarito ogni dubbio.
Buona giornata
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non è stato difficile "indovinare": si tratta di una procedura piuttosto comune...
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Egr. Dr
Spina, a distanza di due mesi, come da Lei ipotizzato, è stato fatto il secondo intervento con escissione della fistola e " messa a piatto", in quanto durante le medicazioni intercorse il proctologo era riuscito a "farla scendere" sufficientemente per intervenire dall'esterno. Fortunatamente per ora non accusa dolori (l'intervento è stato fatto ieri) ma poichè mi sto occupando direttamente delle medicazioni (2 volte/dì) volevo avere conferma da Lei se sto agendo correttamente. Per prima cosa ho rimosso la zaffo (come mi era stato detto) ; dopo una completa detersione con amuchina (va bene al 20%?) applico su tutta la ferita uno strato di metronidazolo 1% coprendola successivamente con garza sterile. È sufficiente come igiene? Poichè il taglio è molto profondo, qual è il tempo di rimarginazione? Saranno sufficienti 30 giorni od è probabile un tempo più lungo ( è una ferita di circa cm. 8x5)?
Grazie x la risposta e cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Mi pare che stia facendo le cose in maniera corretta. Sui tempi di guarigione completa però credo si andrà un po' più lunghi rispetto al periodo che dice lei...
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio, avremo pazienza...
Auguri di buona Pasqua
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Auguri di Buona Pasqua anche a lei!
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