Dalle piattole alla follia

Egregi Dottori, circa quaranta giorni fa mi sono accorto di avere sulla mia pelle e sui miei peli un parassita, diagnosticato in seguito dal dermatologo come pidocchio del pube o piattola.
Non ne ho trovati molti, circa sei o sette di cui alcuni sotto pelle ed altri sui peli del petto, della pancia e del pube ed alcuni puntini bianchi su pochi peli del petto, forse le uova. Non sono un tipo villoso bensi con una rada peluria.
Premetto che tre giorni prima avevo avuto rapporti sessuali non completi, ma comunque con contatto fisico, con una semisconosciuta che in seguito mi ha confessato di aver scoperte sul suo corpo le piattole una settimana prima assicurandomi di averle estirpate. Prima di tale periodo non ho mai osservato qualcosa di anomalo nella biancheria intima , ne sulla mia pelle ne aver sofferto di intensissimo prurito. Non ho abitudini sessuali promiscue, non frequento palestre ,piscine o luoghi pubblici a parte raramente treni o bus ed igienicamente sono una persona attenta, quindi la causa del mio infestamento e’ stato dovuto sicuramente al rapporto fisico con la semisconosciuta.
All'atto del ritrovamento, preso dal panico, iniziai a lavarmi con una retina di quelle usate in cucina per pulire il pentolame procurandomi logicamente vistose lesioni.
L'indomani recatomi dal mio medico generico, nel riferirgli quanto sopra,nel visitarmi, vedendo le lesioni inflittomi con la retina, penso' ad una scabbia consigliandomi un bagno in acqua tiepida con l'aggiunta di bicarbonato e l'acquisto di una pomata antiscabbia candioli.
Eseguito il tutto e comuqnue preso dal panico mi sono rivolto ad un dermtologo di un'ospedale di malattie infettive il quale vedendo il piccolo parassita che il giorno prima avevo prelevato dalla mia cute e messo sotto vuoto, mi disse che era un semplice pidocchio del pube volgarmente chiamato piattola, logicamente eseguendo anche un controllo visivo nella zona pubica e inguinale.Mi consiglio' una pomata antiparassitaria e poiche' avevo gia' acquistato l'antiscabbia mi congedo' dicendomi di usarla una volta, al massimo una seconda volta dopo sette giorni.
La usai quella stessa sera e subito dopo non vidi piu' i parassiti comunque preferi anche
rasarmi completamente in ogni parte del corpo.
Preso dall’ossessione iniziai a lavare di tutto a 90° e con napisan: biancheria del letto di tutta la casa, intero armadio estivo anche vestiti non ancora usati o non messi nelle ultime 72 ore, asciugamani , vaporizzato i materassi, divani, sedie con elettrodomestico che produce vapore, stirato i miei vestiti con ferro a caldaia ed infine ho usato su tutta la mia biancheria, vestiti, sedute di divani e sedie “Cruzzy” in lozione.
Di parassiti su di me non ne' ho visto piu' ma la paura di rivederli mi porta, oggi a distanza di un mese, a continuare a rasarmi completamente, lavare tutto a temperatura alta ed usare per l'igiene intima l'augella, pulire sanitari con prodotti a base di candeggina e chiudere la mia biancheria in sacchi di plastica.
Ormai sono ossessionato dal non contrarre piu' parassiti , qualsiasi formicolio o piccolo prurito nelle zone pubiche mi porta a controllarmi e per questo nell'arco del mese ho consumato l'intero tubetto di pomatata antiscabbia. Inutile aggiungere che mi sto astenendo da rapporti sessuali.
Vorrei sapere se e’ il caso di ispezionare anche l’abbigliamento invernale, chiuso in altra parte dell’armadio, quanto tempo possono vivere i parassiti senza un’ospite o per esempio su sedute o in letti usati solo sette giorni prima, se attualmente posso evitare di rasarmi l'intero corpo, se devo continuare ad usare temperature alte per il lavaggio degli indumenti e se l'uso dell'intero tubetto di pomata antiscabbia possa procurarmi dei danni in futuro.
RingraziandoVi fin d'ora e scusandomi per la prolissita', Vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Dimentichi questa vicenda negativa e lasci pure tranquilli i suoi abiti nell'armadio: gli ectoparassiti come lo phtirus pubis (piattola) non vivono a lungo senza il contatto con l'uomo ed il suo sangue.

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la risposta e per quanto riguarda eventuali danni dell'uso prolungato della pomata?
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
No stiam massimamente tranquillo: le terapie topiche ad oggi possibili per la cura delle piattole non arrecano danni ne temporanei né permanenti alla cute o all'organismo.

Non dimentichi di comunicare alla sua partner che probabilmente (e da quello che ci scrive) non è guarita dalla patologia.

cari saluti e torni pure ad aggiornarci quando vorrà.

Dott. Luigi Laino
Malattie sessualmente trasmissibili
[#4]
dopo
Utente
Utente
vi ringrazio nuovamente.
[#5]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Ovviamente in caso di ulteriori dubbi, non produca terapie fai-da-te ma si rivolga al DermoVenereologo per verificare lo stato e per non ingererare ulteriori ansie immotivate.

carissimi saluti

Dott. Laino

[#6]
dopo
Utente
Utente
UN'ULTIMA DOMANDA: VORREI SAPERE SE QUESTI ANIMALETTI CAMMINANO SULLA PELLE, ANCHE SE IL PELO E' STATO RASATO , E SE SONO VELOCI NEL CAMMINARE SULLA PELLE IN QUANTO NEL VESTIRMI, STANDO A DORSO NUDO X QLKE MINUTO, HO NOTATO CON LA CODA DELL'OCCHIO, UN PICCOLO ANIMALETTO CAMMINARMI SUL BRACCIO ZONA ALTA, COLORE SCURO...PURTROPPO NON HO FATTO IN TEMPO A PRENDERLO, FORSE SI TRATTAVA DI UN RAGNETTO MA PREFERISCO CHIEDERLO IN QUANTO SO CHE IL PIDOCCHIO IN QUESTIONE NON E' UN GRAN E VELOCE CAMMINATORE SULLA PELLE SENZA PELI. VI RINGRAZIO SIN D'ORA.
[#7]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
No, lo Phtirus pubis ed il Pediculus vestimenti non hanno nella velocità la loro arma.

stia sereno.

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