Ho avuto un rapporto protetto con una persona che poi si è scoperto essere affetta da sifilide, il

Salve vorrei una rassicurazione : ho avuto un rapporto protetto con una persona che poi si è scoperto essere affetta da Sifilide, il rischio di averla contratta è molto alto?
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Se veramente ha avuto un rapporto con un soggetto affetto da sifilide, la possibilità di contagio esiste anche se bisogna considerare lo stadio della malattia che è contagiosa sopratutto nella sua fase precoce (che dura alcuni mesi).
Si ricordi comunque che la sifilide è una malattia curabile nel 100% dei casi con una semplice terapia antibiotica. Il rischio è solo quello di non riconoscere la malattia che oggi non è molto frequente come una volta o peggio quello di fare una terapia sbagliata o insufficiente affidandosi al fai da te.
Ne parli con il suo medico o con un dermatologo prima di tutto anche perchè è importante valutare la possibilità che insieme alla sifilide possa essere stata contratta qualche altra infezione. Mi raccomando di non fare terapie di propria iniziativa.
Cordiali Saluti

Dr. Maurizio Biagioli
UOS Dermochirurgia
Az Ospedaliera Universitaria Senese

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Utente
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Gent Dott.Biagioli,
ho già esposto il problema al mio medico con gli esami cui ho sottoposto la partner.
Lui mi ha detto però che essendo stato PROTETTO il rapporto il rischio è minimo sopratutto se si tratta di un rapporto solo. Farò comunque il test anche io, volevo solo sapere se il rischio a giudizio di uno specialista è alto!

P.s. il Sifiloma dopo quanto compare?
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Il periodo di incubazione non è costante anche se in media si parla di tre settimane ma talvolta sono possibili tempi più lunghi (2-6 settimane), come anche è possibile che il sifiloma non sia troppo evidente o che la malattia venga "decapitata" da un trattamento incongruo. Ovviamente gli esami sierologici (VDRL, TPHA )possono aiutare a definire il quadro. Il rischio è basso, ma non quantificabile con esattezza anche in considerazione della difficoltà di valutazione delle modalità del rapporto a rischio.
Cordiali saluti
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Gent. Dott. Biagioli,
la ringrazio innanzitutto della sua disponibilità, cortesemente potrebbe spiegarmi cosa intende con l'affermazione " trattamento incongruo"? Per quanto riguarda le modalità del rapporto posso dire che è stato un rapporto di penetrazione vaginale normale piuttosto rapido della durata max di 1 minuto non violento naturalmente!

Insomma lei pensa che possa stare abbastanza tranquillo o debba temere molto?


p.s. l'infezione si trasmette solo sessualmente o anche tramite contatto mani genitali?

Grazie
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Per trattamento non congruo intendo l'assunzione di antibiotici non specifici per la malattia, o in dosi non sufficienti ed anche l'uso di creme od altri prodotti antibatterici da applicare localmente. Comunque non è la sifilide una malattia da drammatizzare, ma da diagnosticare con certezza con l'esame microscopico in campo oscuro (in caso di sifiloma) e la sierologia. La terapia ripeto è sempre efficacie e risolutiva al 100%.
Saluti
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Caro Dottore,
desidero ringraziarla per la sua chiarezza ho un ultimo quesito da porle:
supponendo che gli esami VDRL,IgG,IgM eseguite dopo un mese dal rapporto come suggeritomi dal mio medico siano negativi si può essere sicuri al 100% di non aver contratto la malattia?
altrimenti vanno ed eventualmente dopo quanto ripetuti i test? il mio problema è legato anche al fatto che vorrei vaccinarmi per l'influenza stagionale ma il mio medico ha detto che il vaccino altera il test quindi se il primo test è negativo dopo è possibile vaccinarsi?

Grazie infinite per la sua comprensione
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
La sierologia per per la sifilide andrebbe ripetuta anche a distanza di due mesi circa. Le vaccinazioni potrebbero favorire una reazione falsamente positiva ma non mascherare una vera infezione. In caso di positività ai test di screening (vaccinazione o no) è comunque sempre necessario procedere alla esecuzione di test di conferma più specifici.
Cordiali saluti
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Gentilissimo Dott.Biagioli, la ringrazio della esauriente risposta una ultima domanda (PROMESSO) a giorni sarò operato per un varicocele suppongo che dopo l'intervento mi sarà detto di fare terapia antibiotica per qualche giono, nel qual caso ciò comprometterebbe i test per la lue ? cosa mi consiglia di fare nel qual caso?

LA RINGRAZIO MOLTISSIMO PERCHE' SI E' DIMOSTRATO VERAMENTE UMANO E VICINO NONCHE' ESAURIENTE GRAZIE DAVVERO!!!
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Quando ha avuto il rapporto a rischio (ovvero quanti giorni sono passati ad oggi)? Penso meno di due mesi?
Non è proprio il massimo una terapia antibiotica in questo momento che potrebbe mascherare una infezione all'esame sierologico (anche se i test treponemici FTA e TPHA sono meno influenzati dalla terapia). Se può rimandare di qualche settimana l'intervento sarebbe meglio. Esistono alcuni antibiotici (spectinomicina e rifampicina) che non sono attivi sul treponema della sifilide, ma non sono particolarmente adatti alla profilassi antibiotica in chirurgia. Un intervento di varicocele non rappresenta di solito una urgenza urologica.
Cordiali Saluti
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Utente
il rapporto risale a meno di venti giorni fa penso che fare un test ora non sia identificativo vero?
mi è difficile rimandare un intervento fissato da mesi, la colpa è solo mia!
Ma la terapia antibiotica dopo un intervento è sempre d'obbligo? e comunque facendo VDRL E TPHA si dovrebbe capire con certezza se l'infezione è presente o meno?
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Dopo 20 giorni la sierologia è sicuramente negativa. Non è sempre necessario un antibiotico dopo un intervento chirurgico, ma mi sembra un pò difficile da parte del chirurgo accettare la rinuncia all'antibiotico in caso di necessità. Comunque in qualche modo la situazione si può gestire e la somministrazione dell'antibiotico può essere comunque effettuata utilizzando da solo o in aggiunta un farmaco sicuramente attivo contro il treponema a dosi adeguate alla cura di una sifilide recente. L'unico rischio è quello di fare una terapia inutile e di non sapere con sicurezza assoluta se la malattia luetica era stata contratta o no. Ma sono in genere due fiale di antibiotico e basta.
TPHA è un test treponemico ad alta specificità, mentre la VDRL è un test reaginico di screening non sufficinete per una diagnosi di certezza.
Un consiglio potrebbe essere quello di fare il prelievo per sierologia (VDRL e TPHA) il giorno prima dell'intervento (quindi alla maggiore distanza di tempo possibile dal rapporto)e poi regolarsi secondo necessità.
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Utente
Utente
Carissimo Dottore,
lei non può comprendere quanto mi sia di conforto il suo consulto e sopratutto la sua eccelsa competenza e consiglio! LA RINGRAZIO DI CUORE .
In base alla ultima risposta che mi ha dato abuso della sua cortesia per porle questo quesito: in accordo con il suo consiglio ovvero abbinare alla eventuale terapia antibiotica postoperatoria un antibiotico contro la lue, dopo quanto dovrei fare il test per avere una risposta certa?
se invece dopo l'intervento facessi solo la terapia antibiotica per l'operazione, questa modificherebbe o meglio altererebbe profondamente il test VDRL E TPHA o invece lo modificherebbe minimamente tale da renderlo sempre attendibile?
UN GRANDISSIMO RINGRAZIAMENTO PER LA PAZIENZA NEL SOPPORTARMI, E PER LA SUA EMPATIA UNICA ! GRAZIE
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo, ma penso che sia poco probabile una positivizzazione della sierologia dopo terapia antibiotica essendo il treponema sensibile alla maggior parte degli antibatterici. Ovviamente dipende dai tempi. Tre sono le possibilità: test negativi ora e fra due/tre mesi = no malattia o malattia guarita (utile follow up sierologico); test negativo ora e positivo (anche solo lieve positività del TPHA)dopo due/tre mesi = malattia recente probabilmete guarita (utile comunque follow up sierologico e terapia specifica integrativa); test positivo ora o tra due/tre mesi(terapia specifica e follow up).
Saluti
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Utente
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Bene, allora mi dica se sbaglio facendo così ( tutto elaborato in base alle informazioni fornitemi )
Farei il test VDRL, TPHA, IgG,IgM il giorno prima dell'intervento, poi eventuale terapia antibiotica postoperatoria , dopo 7-10 giorni vaccino antinfluenzale. Dopo 2-3 mesi solo TPHA che sarebbe il test più specifico e l'unico poco modificabile da terapia antibiotica e vaccinazione ok? Mi dica che ne pensa
Grazie
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Di massima potrebbe andare, comunque tutto deve essere condiviso, valutato, definito e coordinato dal medico curante perchè le variabili sono tante e non tutte prevedibili e non è possibile ne corretto stabilire un programma diagnostico e terapeutico su una consulenza a distanza.
Saluti
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Utente
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Certamente sarà fatto!

Una domanda Dottore : il test fatto alla mia partner è così risultato:

IgG 6,6
IgM 0,5
VDRL 1/16

in passato ha avuto alterazioni di Anticorpi antinucleo siamo proprio certi si tratti di Lue?

Grazie 1000

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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
I valori assoluti delle IgG e delle IgM così espressi non significano nulla, bisogna sapere la metodica usata e gli standard di riferimento. Certo che è possibile che tutto sia un falso positivo , capita spesso, oggi più di prima per tanti motivi che non possiano discutere. Potrebe essere utile anche un test FTA-ABS. Ma alla fine per essere molto pratici nella gestione delle malattie a trasmissione sessuale spesso si tratta il paziente comunque anche quando la diagnosi è solo sospetta senza stare a fare troppi distinguo, meglio una terapia di troppo che una malattia non curata (soprattutto per ridurro il rischio di contagio). Una altra considerazione: è comprensibile che lei si preoccupi (anche se molto probababilmente non ha nulla o nella peggiore delle ipotesi potrebbe avere una malattia iniziale facilmente curabile), ma la sua partner sta facendo qualcosa? ha fatto terapie in passato? ha chiarito la sua situazione sierologica? si è fatta visitare? ha una patologia immunologica cronica?
Credo che di più non possiamo dire. Ritengo che sia opportuno che lei affidi direttamente la gestione del caso al medico curante e allo specialista.
Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore grazie ancora della solerte risposta.
A completamento dell'esito degli esami posso dirle che :
la metodica usata per il dosaggio di IgG e IgM è la determinazione immunoenzimatica a cattura i valori da considerarsi normali sono a 0 a 0,80 UA . La VDRL è stata eseguita con metodo per flocculazione e i valori normali sono inferiori a 1/2 . Riguardo agli ANA il valore è di 1:160 , il valore normale è inferiore a tale soglia . Detto ciò aggiungo che la partner si reputava perfettamente sana, a breve si recherà dal suo medico curante.
Per il resto seguirò il suo consiglio in accordo col mio medico ma sarei infine curioso di avere la sua interpretazione dei suddetti dati quale Specialista.
GRAZIE
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
I falsi positivi sono possibili con tutti i test, soprattutto quelli di screening, sia per motivi immunologici, sia perchè sono test automatizzati. Inoltre i valori sono abbastanza ai limiti inferiori. Un test di conferma od almeno la ripetizione dei test mi sembra il minimo da fare soprattutto con un quadro clinico anamnestico muto.
Saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore ,
seguirò il suo consiglio, la ringrazio della pazienza dimostrata e per la sua grande competenza.
ULTIMA DOMANDA : dopo quanto tempo cessa l'azione interferente del vaccino antifluenzale sui test, ovvero dopo quanto tempo dalla vaccinazione il test è nuovamente attendibile?

Posso permettermi una volta avuti i risultati di ricontattarla ( ed eventualmente come )per avere sua opinione?

GRAZIE
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Dr. Maurizio Biagioli Dermatologo 554 17
Non è possibile stabilire la durata di un eventuale falsa positività da stimolo antigenico esogeno (come una vaccinazione) in primo luogo perchè è di per se un evento poco probabile e pertanto è anche difficilmente riconducibile a regole certe. Ritengo comunque che la persistenza di valori positivi ai test più specifici imponga nella maggior parte dei casi un trattamento.
Saluti
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Utente
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Gentilissimo Dott.Biagioli,
mi scuso per il ritardo nella risposta, volevo ringraziarla infinitamente per quanto comunicatomi sin qui e per la assistenza anche psicologica che mi ha così generosamente fornito.
Volevo altresì comunicarle che sono riuscito a spostare l'intervento di una decina di giorni così farò il test dopo un mese dal rapporto spero sia più attendibile!
La ringrazio nuovamente di tutto e prego mi comunichi come potrò, se non la disturbo, comunicare con lei in futuro, ha una mail o altro?
Grazie
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