Balanite resistente

Gentili dottori.
Da circa un anno ho un problema.
Saltuariamente sono uscite delle piccole macchie rosse sul glande, poco sopra la corona, che originariamente feci vedere al medico di base il quale mi prescrisse la crema canesten. Con l'applicazione di tale crema andavano via. Ma successivamente, a carattere periodico, ritornavano, e sempre in forma maggiore (non di estensione sulla zona, ma di intensità, fino col tempo ad assumere consistenza e netta distinzione al tatto).
Da quattro/sei mesi a questa parte, non sono andate più via nonostante l'uso della canesten. Per cui, dopo un paio di mesi passato a continuare inutili applicazioni di canesten, con schiarite e riacutizzarsi del fastidio, circa tre mesi fa sono ritornato dal medico di base che mi ha prescritto una cura a base di diflucan pastiglie.
Non essendoci stati miglioramenti, mi prescriveva una visita da un urologo,che emetteva la seguente diagnosi: Paziente affetto da Balanite virale.
Per la cura mi prescriveva Cyclo viran Compresse 1x2 die (fino al termine della confezione) + cyclobviran crema 1 volta al di, per un mesetto circa.

Effettuata la cura suddetta, la situazione non cambiava di una virgola, per cui mi sono ripresentato dal medico di base il quale allora mi mandava a visita da un dermatologo, raccomandandomi, prima di farmi visitare dallo stesso, di effettuare prima un'esame culturale "Tampone balano prepuziale".
Lo stesso dava come esito: Positivo da Escherichia coli. L'esame era consistito anche nell'individuazione dell'antibiotico adatto, a cui il batterio risulta sensibile. (nel frattempo, per altri motivi, avevo effettuato un'analisi dell'urina nel quale si evidenziava la presenza di rari leucociti e la presenza di muco.)

Con l'esito dell'esame del tampone e quello delle urine, mi presentavo a visita dal dermatologo il quale, dopo la visita, confermando la diagnosi di balanite, mi prescriveva una cura antibiotica con Augumentin compresse 875 mg + 125 mg Amoxicillina + acido clavulanico)x una settimana, più l'applicazione per 3 max 4 settimane del Nizoral scalp fluid shampoo, non più di due volte a settimana.

E' terminata la cura antibiotica, e adesso sono alla seconda settimana di applicazione del Nizoral, ma la situazione pare addirittura in peggioramento, con la fuoriuscita di ulteriori macchie (sempre dello stesso genere) di spessore sia sul glande che sul prepuzio (pelle che ricopre il glande quando il pene è a riposo).
Sono disperato, non so più cosa fare e sto cominciando ad avere paura, anche perchè noto che la cosa è stata trattata con antivirali, antimicotici ma il risultato è nullo. Inoltre ho smesso di avere rapporti sessuali con mia moglie (se non protetti), temendo di infettarla.

Ovviamente l'igiene quotidiana è sempre stata ai massimi livelli, e non avverto e non ho mai avvertito fastidi nell'urinare o pruriti e fastidi durante tutto il citato decorso.
Cosa altro devo fare? Una della macchie pare sia diventata una lesione....vi prego di rispondermi.
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Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
tralasciando ciò che ha detto e fatto l'urologo (ma perchè una visita urologica poi?), direi che anche con gli altri specialisti ci ha pasticciato su abbastanza.
L'antivirale che le hanno prescritto è utile ma neanche sempre, solo nel caso di un herpes genitale, che mi pare lei non avesse. Peraltro tutta questa vicenda mi pare che si sia andata a ripercuotere sulla sua vita sessuale. Tutto ciò non va bene. Le potrei consigliare di bloccarsi un attimo e fare riconsiderare il quadro ad un dermatologo con esperienza in questo campo, per non continuare a pasticciarci su (non per sua propria colpa, sia chiaro!)e peggiorare il quadro.
Un caro saluto ed un grosso in bocca al lupo

Mocci

Luigi Mocci MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Mocci.
La ringrazio innanzitutto della risposta.

Da quanto capisco dalla sua risposta sin dal principio non è stata seguita una giusta via per la cura (cosa di cui io ho sempre avuto il sospetto).

Ma, a parte il suo consiglio circa il fatto di bloccarmi un attimo per evitare ulteriori pasticci, volevo in particolare porre delle domande specifiche, sulla base del quadro che ho dettagliatamente sopra esposto.

L'Escherichia coli rilevato con il tampone (eseguito strofinando col tampone sulla tutta l'estensione del glande e dell'asta del pene) mi suggerisce che tale batterio sia stato rilevato all'esterno.....può esserne questa la causa?

C'è una cura,un medicinale o un'esame che secondo lei è quella giusta da perseguire?

Nella mia situazione posso avere rapporti anche non protetti o è sconveniente?

Infine, la situazione potrebbe essere sintomo invece di qualcos'altro?

La ringrazio anticipatamente

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Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
non avendo idea della diagnosi, finchè questa non sia definita, sarebbe meglio avere rapporti protetti.
L'escherichia Coli, ma anche un sacco di altri germi, si possono trovare normalmente sul glande, per cui è praticamente inutile effettuare tamponi, lo si fa per compltezza avolte, ma dall'atto pratico lo definirei inutile. Il Coli vive perltro nell'intestino, per cui il passo è breve, ed il modo in cui ariva si puuò semplicemnte immaginare.
Infine per valutare correttamente il quadro, la rimando al suo dermatologo.

Cari saluti

Mocci
[#4]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
la diagnosi di balanopostite o balanite va ricercata con cura, non sempre la positività di un tampone può essere relazionata con la patologia in oggetto.

si relazioni con il suo dermatologo di fiducia.

cari saluti

Dott. LAINO, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Dall'ultima corrispondenza con voi gentili dottori sono passati un paio di mesi.
Innanzitutto ho subito ascoltato il vostro consiglio, affidandomi ad un unico nuovo dermatologo-venerologo di fiducia, il quale alla prima visita, ha emesso una diagnosi diversa da tutte quelle fin qui enunciate :"lichen scleroatrofico del pene". Ho subito avuto un impatto positivo con il nuovo dermatologo per via della scrupolosità con la quale mi ha visitato rispetto agli altri e il tempo dedicato alla visita.
Comunque, quando sono andato da lui stavo usando una crema data dal precedente dermatologo, l'aldara 5% crema, da usare a giorni alterni insieme alla crema vitamina E "Penta E".
Il nuovo dermatologo mi ha prescritto l'assunzione di pastiglie di Vitamina E "Sursum" (una a sera) e l'applicazione di una crema "Abilast Biogel" più l'uso, per l'igiene intima, del Dery Intimo detergente. Inoltre mi ha prescritto alcune analisi:
"Emocromo con F., HbsAb, HbsAg, anti HVC, sierologia per Borrelia", in quanto ha supposto che l'origine del lichen potesse risiedere o in una pregressa e mai scoperta forma di epatite virale, o in un morso di zecca.

Tra una settimana devo tornare a controllo da lui con gli esami svolti, che sono tutti negativi, tranne uno (Borrelia burgdorfei, anticorpi IgG (IF) : Dubbio)

Inoltre dopo un mese e qualche giorno di cura prescritta, nulla è cambiato, anzi, le macchie sul pene e sul prepuzio sono aumentate e peggiorate. Adesso addirittura per lunghi periodi il glande e soprattutto il prepuzio mi prudono e mi fanno male e molte ex-macchie sul prepuzio sono diventate delle chiazze molto consistenti di spessore (sembrano palline di carne), alcune anche dure al tatto (come se ci fosse una formazione carnosa sotto).
Inoltre, per ben tre volte in questo mese, parecchie di queste chiazze e macchie si sono trasformate da color carne in color scuro (quasi come fossero bruciate), per poi ulcerare in un paio di giorni. A questo processo è seguita una settimana di apparente benessere (sia in termini di dolore che di estetica) per poi ricominciare il processo (rigonfiamento delle chiazze, ripresa del color carne vivo, prurito e dolore, trasformazione del colore in bruno scuro, ulcerazione e piaghette dolorose).

E' inutile dire che la preoccupazione e lo sconforto aumentano, perchè non se ne riesce a venire a capo. Vorrei un vostro professionale parere sugli ultimi sviluppi e magari l'indicazione di cure, prodotti ed esami che ancora non ho fatto e che secondo voi dovrei provare a fare (o a proporre al dermatologo) rispetto a tutto il quadro patologico sin qui espresso.
Ad esempio su Internet leggo che il lichen scleroatrofico si cura con creme al cortisone....

Grazie per la cortesia nelle risposte e la vostra pazienza.
[#6]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

direi che ha già fatto la cosa giusta recandosi dallo specialista Dermatologo Venereologo: il lichen sclerosus è una patologia molto complessa (veda pure il mio articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/ ) e pertanto deve essere ben curato;

Occupandomi da tempo di questa patologia posso asserire che ad oggi è possibile farlo, ma è necessario specificare che non esiste 1 solo tipo di lichen sclerosus, ma diverse gravità e tipologie di questa malattia.

La cosa migliore da fare è seguire i consigli del dermato-venereologo e non limitarsi certo alle letture dei presidi cortisonici.

cari saluti

Dott. LAINO, Roma
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.Laino e dottori tutti,
grazie della risposta, anche se speravo in un vostro parere circa l'evolversi della situazione così come descritta oltre che sull'esito delle analisi effettuate.
Spero che possiate esprimere una valutazione.

Ieri poi mi è capitata anche quest'altra cosa: dopo un'orgasmo, ho proceduto alla consueta igiene personale usando il dery intimo detergente, di cui parlavo sopra. Ad un tratto si è gonfiata tutta la corona del glande. Ma gonfiata in un modo impressionante, come se sotto pelle ci fosse del liquido. E solo la striscia della corona (non anche la parte di prepuzio appena sotto la corona). E mi fa anche male.
Credevo che era qualche cosa collegata all'erezione, ma dopo un giorno ancora non si è tolto e mi fa molto male.

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente

un caso comsì deve essere ben chiarito e deve essere escluso un edema del pene (diverse le cause, anch allergiche a questo punto).

Si determini con il dermatologo venereologo per la tutela della sua salute

cari saluti

DOtt. LAINO, Roma