Le ha definite melanosi dicendo che erano tranquille

salve vorrei un chiarimento.
a giugno scorso sono andata dal ginecologo poiché ho notato all'interno delle piccole labbra delle macchioline (sembrano nero rossastre ma è un pò difficile capirne bene il colore).
Me ne sono accorta per puro caso una ventina di giorni prima quindi non so da quanto in realtà le avessi.
Il ginecolo mi ha detto che erano banali pigmentazioni e che ne avevo più di quante riuscissi a vederne.
Per scrupolo, ritenendo la cosa più adatta forse ad un dermatologo (o sbaglio?!) a luglio mi sono recata dal dermatologo che le ha definite melanosi dicendo che erano tranquille.
Ora è successo che una di queste (che aveva come un pezzetto che pendeva un pò) si è rotta. In realtà l'ho rotta io nel senso che ho avvertito un prurito e nel grattarmi istintivamente ho involontariamente rotto tale pezzetto che si è staccato (era come una piccola pallina di 1 mm). La melanosi è più o meno di un paio di mm. E' fuoriuscito parecchio sangue, infatti quando urinavo mi bruciava la zona. Tuttora brucia ma il sangue non esce.
Secondo voi è preoccupante? Ho letto che le melanosi vanno controllate come dei nevi (io faccio il controllo nevico con mappa ogni anno ma queste non sapevo di averle)ma questo il dermatologo non me lo ha detto.
Il fatto che si è rotto un pezzo ed è uscito il sangue può peggiorare la situazione?
Come regolarmi?
Spero possiate tranquillizzarmi
Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
innanzitutto stia tranquilla, la traumatizzazione di un nevo non va ad alterarne ( come erroneamente si credeva in passato) la prognosi, se questo è benigno tale resterà anche se più volte traumatizzato e se destinato ad essere maligno lo sarà anche se tenuto sotto una teca di cristallo.
Tenga presente comunque che le melanosi genitali sono per definizione delle lesioni benigne presenti singolarmente o multiple e con tendenza a confluire.
Quindi se di recente ha fatto un controllo dermatologico ed il collega non ha rilevato alcuna alterazione specifica da tenere sotto stretto controllo applicherei solo per qualche giorno una crema antibiotica.
In futuro, comunque, quando andrà al controllo annuale per i nevi si ricordi di farsi controllare anche l'apparato genitale.


Cordiali saluti

Dott.ssa Serena Mazzieri

Dott.ssa Serena Mazzieri

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa,
le sue parole mi tranquillizzano un pò.
Volevo chiederle se queste melanosi devono essere controllate con l'epiluminescenza come gli altri nevi o no.
Il medico è arrivato a tale diagnosi solo guardandole e non con tale mezzo.
Nel caso affermativo, ci sono ovviamente degli accorgimenti che il medico dovrà prendere per la sterilità dell'apparecchio?
grazie ancora
[#3]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
le melanosi possono essere osservate sia ad occhio nudo che mediante dermatoscopio manuale o in epiluminescenza ( con quest'ultime due metodiche sicuramente la visualizzazione è più precisa e dettagliata e possono anche essere archiviate le immagini per controlli futuri, come normalmente si fa quando si esegue la mappatura dei nevi).
Normalmente fra la lente dell'apparecchio e la lesione viene interposto un vetrino sottilissimo per garantire la corretta visione e le norme igeniche.

un saluto cordiale

Dott.ssa Serena Mazzieri
[#4]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Genitle Utente,

Le norme igienico-sanitarie non valgono solo per queste metodiche ma per tutto quello che rientra nell'Atto Medico; quindi voi pazienti dovreste ritenere sempre superflue (ma comunque necessariamente meritevoli di risposte da parte di noi Medici) tali domande.

per l'epiluminescenza e la video-dermatoscopia, gli strumenti attuali - debitamente disinfettati - possono essere applicati - direttamente sulla cute poichè trattasi di interfaccie non a contatto con soluzioni di continuo, ivi comprese le mucose.

Non concordo sull'utilizzo dei cosiddetti "coprivetrino" - che si usavano un tempo per le vecchie sonde polarizzate non in immersione per 2 motivi:

- difetti di rifrazione e "scattering" (soprattutto per vetrini di più ampio spessore)

- facilità estrema alla scalfittura o frattura completa dei copri-vetrini, anche se maneggiati con cautela: in tal caso il rischio di traumatismi e di corpi estranei è altissimo.

si fidi del suo medico, senza avere il minimo dubbio sulle pratiche igienico sanitarie che verranno messe in atto, come corollario imprescindibile dello stesso atto medico.

Ovviamente esegua tale metodica, che nel suo caso è fondamentale.

carissimi saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Laino,
la ringrazio per la risposta ma purtroppo devo farle un appunto.
Con la mia affermazione non volevo offendere la categoria, ma se lei mi parla di fiducia assoluta nei medici perché si occupano sempre di disinfettare ferri ecc allora purtroppo non condivido.
Se avessi avuto sempre fiducia nei medici a quest'ora avrei dei gravi problemi, sia per errore di diagnosi che per infezioni varie ecc.
Le mie esperienze passate mi hanno anzi insegnato a fidarmi poco perché in giro in medicina, cosi come in altri campi, c'è molta superficialità.
Vede lei me ne da una ulteriore prova. Definisce fondamentale il fatto che io mi sottoponga all'epiluminescenza per questa melanosi.
Il mio medico invece non solo l'ha usata per tutti i nevi del mio corpo tranne che per queste melanosi (quindi il dubbio è venuto a me se si potesse usare), ma nessuno, e sono anni che faccio prevenzione da quando mia sorella ha avuto un melanoma risolto bene, ripeto NESSUNO dei medici che mi controllano mi ha mai detto o chiesto di controllare anche le zone genitali. E invece ho scoperto su internet che anche bocca e genitali vanno controllate. Io ignoravo che nevi potessero uscire anche in quelle zone.E quindi risultato, ancora una volta, dopo aver speso soldi e soldi di prevenzione, mi ritrovo con un'ansia per delle macchie, e se era fondamentale l'epiluminescenza per capirne la natura, adesso mi tocca a distanza di 3 mesi ritornare perché mi chiedo come abbia dato tale diagnosi il mio medico solo guardandole ad occhio nudo.
Altro esempio di superficialità quindi?
E secondo lei dovrei fidarmi alla cieca?
Sarei già morta mi creda, se vuole saperne di più lo scrivo in privato.
Cordiali saluti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
tra l'altro aggiungo che nessuno mi ha mai chiarito le idee su quanto io e gli altri membri della famiglia visitati siamo a rischio.
Su internet leggo cose di tutti i tipo ma soprattutto contrastanti tra di loro, e la rabbia maggiore è che io non dovrei ricorrere ad internet per sapere le cose o ad un sito come questo (che loderò sempre per la gentilezza e professionalità di tutti voi medici) perché dovrebbero essere i medici in carne ed ossa a dirci ciò che ci dite voi, invece di insaccare gli studi prenotando una persona ogni 10 minuti e affrettando le cose per paura di non visitarle tutte entro un tempo ragionevole.
Che potrei avere problemi in zona genitale od orale ripeto non devo scoprirlo su internet.
Ad ogni modo io di quello che leggo non capisco nulla perché è tutto il contrario di tutto.
Io ho avuto una sorella con melanoma, ho una carnagione molto scura e sono molto scura di capelli, tendo però alle 'macchie', anche un graffio mi lascia una macchia scura che va via dopo anni.
Se ho molti nei non lo so (che si intende per molti quantificando?), ho un nevo congenito di 12mm di diametro e un altro (non congenito ma da quando ero bambina) di 7 mm quasi.
Mi hanno tolto 2 anni fa dalla gamba un nevo che è risultato 'displastico composto attivato', e mi hanno detto che non era nulla di preoccupante.
Non ho mai avuto ustioni solari da bambina e non mi espongo a lungo al sole e cmq sempre con protezione totale.
Il follow up che mi danno è di un controllo all'anno (salvo se vedo cose nuove), ma leggendo su internet credo di essere una persona molto a rischio giusto?
Secondo lei dunque quale iter dovrei seguire?
Grazie comunque se vorrà rispondermi e scusi la mia amarezza...
[#7]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Genitle utente,

la sua amerazza è da me compresa e per certi aspetti condivisa:

mi permetta dunque di ribadire in maniera impersonale - prima di ribadire al suo caso specifico - a questo malessere che purtroppo interessa gran parte di tutti noi (Medici compresi)

Non bisogna cadere nel tranello - evocato da molti - che vuole arrogare a tutta la Medicina la colpa di non essere della Salute e tutela del Paziente, poichè - in questo modo - nonostante talune spiacevoli situazioni che si possono vivere direttamente o indirettamente - non fanno altro che alimentare il grande ingranaggio che produce soldi attorno al "fin troppo di moda" mondo della "malasanità": neologismo conosciuto ormai da tutti.

La Salute è un Bene comune da tutelare e difendere: ma non si difende cercando in tutti i modi il "cattivo medico" la "cattiva struttura" e tutte le avventure negative (molte vere ma molte completamente architettate e ricostruite dai media al fine di fare notizie che i marketing pubblicitari hanno scoperto essere spazi molto lucrosi): quindi attenzione a non diventare allinearsi indistintamente con questo sistema che colpisce in primo luogo proprio i pazienti che non si fidano più - e questo costituirà la deriva della MEdicina - del proprio Medico.

La nosta azione mediatica via Internet lavora anche in questa direzione: cercare di occupare - come esperti del settore - spazi di natura Sanitaria che potrebbero diventare (come tutto quello che accade in terre di conquista - Internet è una di queste) pasto per lucrose mistificazioni a carico di coloro (non Medici) che sulla Salute e sui problemi dei pazienti intende speculare.

Ancora - e concludo - scusandomi fin d'ora con Lei per la prolissità della risposta - sappiate che tutti noi medici siamo prima di tutto cittadini e anche pazienti: chi le scrive ha vissuto da paziente molti anni fa situazioni di malgestione della Salute a proprio carico e ne è uscito fortunatamente indenne - ma non per questo ha continuato a credere in questa opera meritoria che è e deve essere la Tutela della Salute del Cittadino.

Venendo al dunque ed al suo caso specifico, le posso significare che, come vede, grazie alla sua ricerca, è credo grazie al nostro Forum, è riuscita ad avere informazioni suppletive e fondamentali sulla sua Salute: chi lo ha fatto - anche telematicamente è stato sicuramente qualche Medico che impegna gratutitamente (e con vera gioia) il proprio tempo per cercare di orientare i cittadini/utenti nel mare di Internet ove tutto ed il contrario di tutto è possibile leggere.

Il "nevo displastico composto attivato" è un nevo benigno (che può rimanere tale a vita, ma corretta l'asportazione ai fini preventivi), quindi ciò che le è stato detto dai colleghi risponde a verità.

Lei è sicuramente però una persona a rischio vista la sua familiarità ed i prossimi controlli, che dovrà eseguire con serenità da Dermatologi molto esperti in dermatoscopia (non tutti lo sono allo stato attuale, vista la recente introduzione di questa metodica, quindi meglio chiedere preventivamente).

ultimo consiglio: porti i suoi ulteriori dubbi di salute (e vedo che ne ha avuti diversi) per lei non chiaribili, dal suo Medico di Famiglia - figura molto importante per i cittadini - e se vorrà anche qui da noi: qualche esperto sarà sempre pronto a risponderle.

ancora affettuosi saluti.
Dott. Luigi LAINO,
Ricercatore Dermatologo e Venereologo
Dermatoscopista, ROMA

[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per le sue parole e la sua disponibilità.
Approfitterò di questo servizio quando avrò altri dubbi, lei ha ragione, mi ha 'salvato' e aperto gli occhi su una cattiva gestione della mia salute da parte di altri medici a volte.
Purtroppo l'ultimo problema serio che ho avuto è ancora fresco e non si sa se risolverà bene proprio perché mi è stato fatto 'invecchiare' addosso, attribuendolo a problemi 'ansiosi', e questa è un'altra cosa che ho notato spesso, si scaricano e si mascherano troppe 'incompetenze' dietro il termine 'ansioso'.
Ad ogni modo venendo nello specifico avrei un'ultima domanda, a questo punto lei sa consigliarmi qualche buon dermatologo esperto nella zona di Napoli o provincia?
Io mi faccio seguire anche da un ben noto ospedale per la cura dei tumori di Napoli, poiché dopo il problema di mia sorella mi hanno inserito nel programma di prevenzione, solo che ogni volta per prenotarsi ed avere un controllo 'fuori programma' passano mesi e mesi.
Grazie mille
[#9]
Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 310 139
Egr.pz
mi inserisco a lato della vostro interessante ragionamento traendo dal fatto personale una riflessione generale ,che può valere per tutte le persone.
La medicina è tuttora considerata ,anche a livello giuridico un'ARTE (si parla di arti sanitarie) e non certamente una scienza esatta quale può essere la fisica o la matematica. E difatti ,ad esclusione di poche prestazioni(es.il risultato corretto di un esame di laboratorio,la protesi dentaria,etc) ,non ricorre l'obbligo di risultato (con vari distinguo) ma solo di mezzi e comportamento,e direi di informazione.La legge dice che la scelta dei trattamenti costituisce un diritto del sanitario ,ovviamente tra quelli con fondatezza razionale.Un mare magnum!
Detto ciò si capisce come ,data una pz e data una malattia ,trovera' terapie e iter diagnostici diversi per ogni medico consultato,e non necessariamente errati o giusti solo per la loro diversità.
Per esempio;
-tutti i sacri testi dicono che il malato va visto nella sua interezza,spogliato ,e quindi anche nelle parti intime ma spesso vi sono resistenze ,bilaterali ,per motivi di pudicizia o paura di "fraintendimenti",specialmente se il medico non ha con se l'infermiera (è una figura necessaria !!!).
-Le patologie di confine (es.tra dermatologia e ginecologia come in questo caso) sono spesso terra di nessuno: sbagliato ma la iperspecializzazione porta a questo.
-Troppa fiducia nelle tecnologie: per es.io possiedo vari videodermatoscopi che utilizzo regolarmente ,ho fatto corsi ed ottenuto certificazioni di ogni genere ma le assicuro lo stesso che stimo la precisione di questa metodica non superiore all'80%.
Solo l'istologo arriva al 99% (e noti non al 100%).Quante volte un nevo con aspetto benigno ,mandato anche in centri di super eccellenza per via internet e confermato verosimilmente benigno ,si è poi rivelato all'istologico un melanoma , e bisogna ringraziare il proprio sesto senso per non essersi fidati di altro che non la propria esperienza o sensazione.
In definitiva vorrei dire :controlliamo la preparazione del medico se possibile,guardiamo la struttura in cui lavora ,guardiamo le strumentazioni ,guardiamo la sua precisione, ma ricordiamoci che la medicina rimane un'arte ,e l'errore sempre dietro l'angolo.
Diffido di chi dice il contrario : o ha enorme fortuna o nasconde l'evidenza.
Cordialità


Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Griselli,
la ringrazio per il suo rispettosissimo parere e mi trova d'accordo con lei in gran parte.
Probabilmente non mi sono spiegata bene. Non condanno l'errore dovuto al fatto che la medicina non è una scienza perfetta (anche perché essendo persona di scienza non credo esista la scienza perfetta, mi creda neanche la matematica lo è sempre..), quello che condanno è il poco impegno, la superficialità, la poca comunicazione con i pazienti, lo scaricare molte impreparazioni dietro il termine 'persona ansiosa', e la 'tuttologia' e di conseguenza la poca umiltà.
E sono cose che si stanno diffondendo sempre più in medicina e lo dico per esperienza personale.
Mi rendo conto che lo studio dei nevi è molto difficile in quanto si basa molto sull'esperienza del medico e perché no anche su quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Un errore da parte di un medico che segue tutti i criteri necessari è umanamente comprensibile. Ma se per esempio tale 'melanosi' che io presento non fosse poi una melanosi, l'errore non è giustificabile. Non perché il medico abbia ritenuto inutile aiutarsi con strumenti ma perché, essendo io una paziente a rischio per familiarità di primo grado di melanoma, credo sia obbligo del medico dimenticare i pudori e spiegarmi che è opportuno controllare anche zone genitali, se poi io rifiuto prendo tutta la responsabilità delle mie azioni, ma non dirlo è omissione di informazione al paziente perché non essendo laureata in medicina io ignoravo tale possibilità di sviluppo in tali zone. Risultato? Io controllo i nevi da 5 anni ormai ma non sono in grado di dire da quanto tempo ho tali macchie e che evoluzione hanno avuto nel tempo. E questo mi scusi, ma io non lo giustifico perché a quanto pare è alla base della prevenzione dei nevi.
Cosi come non giustifico errori su chiare diagnosi strumentali, che portano a curare un organo sano invece di quello malato.
Non giustifico sale operatorie ambulatoriali aperte a chiunque voglia entrare con infermieri che entrano ed escono in jeans e maglietta e scarpe normali...
Non giustifico coloro, soprattutto medici di famiglia, che pur essendo specializzati in una cosa pensano di poterti curare tutto, cosi come non giustifico ecografisti che danno diagnosi mandandoti spesso e volentieri fuori strada.
Vede dottore, potrei andare avanti all'infinito.
Non giustifico il fatto che noi pazienti, assolutamente ignoranti in medicina, quasi dobbiamo essere più preparati del medico per capire se ci sta curando bene o no e se poi qualche cosa non va è colpa nostra che non eravamo informati. Ma scusi chi ci deve informare? Chi mi doveva informare di dover guardare il corpo nella sua interezza se non chi mi controlla da 5 anni?
Errare è umano dottore, mascherarsi dietro la non perfezione della medicina (ma non è il suo caso è ovvio) è comodo...
[#11]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Signora, Caro Collega,

Mando un consiglio, spero accettato da tutti coloro sono intervenuti in questa interessante discussione (anche se ce ne sarebbero di cose da dire..non basterebbe un enciclopedia..di quelle cartecee si intende..):

cogliamo quanto di buono si è riusciti a produrre, in questa nostra discussione, senza mai dimenticare che ognuno detiene le proprie maturate convinzioni le quali provengono da esperienze mediamente e diametralmente opposto (sottolineo mediamente).

pertanto, spero che la nostra utente si sia orientata.

Concorderà con me il Bravo Griselli, che colgo l'occasione per salutare caramente, che la Dermatoscopia è un'Arte nell'Arte, sicuramente non esatta e certa (chi più la studia più lo sa; siamo attorno al 15-25% di margine di accuratezza rispetto all'esame clinico, anche se sappiamo entrambi quanto valga rispetto allo stesso): ma come metodica strumentale innovativa è pertanto ritenuta non "alternativa" o "eventuale" ma d'obbligo prima di ogni approccio chirurgico:

questo al fine non solo di scovare lesioni apparentemente poco degne di nota o di produrre dei confronti seriati della stessa lesione nel tempo, ma di evitare anche tanti interventi incongrui sulla pelle dei pazienti:

credo che anche tu, come me caro Collega, avrai avuto pazienti già sottoposti a sedute chirurgiche per asportazione di 6 o 7 nei tutti assieme "per prevenzione": queste cose non dovrebbero più accadere (salvo rarissime e sindromiche eccezioni) e la videodermatoscopia va proprio in questa direzione.

un carissimo saluto a tutti.
Dott. LAINO, Roma

P.S. Gentile Signora, Napoli pullula di bravissimi Colleghi..per questo non mi chieda di citarli, non lo faccio per privacy e per timore di difettare sicuramente molti nomi.




[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott. Laino, non si preoccupi non volevo metterla in difficoltà chiedendole il nominativo di un dermatologo di sua fiducia nella mia città (pensavo ad un messaggio privato riguardo alla privacy), quindi non insisto!

Ringrazio nuovamente sia lei che la dott.ssa Mazzieri che il dott. Griselli per la vostra cortese disponibilità.

Carissimi saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
A proposito di nevi mi scusi avrei un altro dubbio riguardo al prurito.
Ho letto, sempre su internet, che se un nevo prude bisogna farlo controllare e rimuovere.
Ora in realtà io ho più di un nevo che prude, ma non spesso, tipo può capitare un prurito acuto di pochi secondi e poi ripetersi dopo mesi e mesi.
Sono nevi che controllo da tanti anni e definiti non a rischio.
Hanno un bulbo pelifero all'interno.
Secondo lei sarebbe meglio rimuoverli o il prurito può essere una caratteristica anche di nevi benigni (in questo caso mi auguro proprio di si essendo più di un nevo!!!)
Grazie ancora

p.s. ad ogni modo ho riprenotato una visita per le melanosi
[#14]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

lei ha fatto la cosa più sensata: prenotare la visita di controllo: questo poichè (e rispondo la sua domanda) i sintomi soggettivi nelle lesioni neviche non servono assolutamente alla diagnosi.

pertanto, solo e soltanto la corretta visita, corredata di epiluminescenza può dirimere una diagnosi così importante per la Nostra Salute.

non più di 30 minuti fa sono stato chiamato per il consulto dermatologico nel mio studio dalla mia collega dermatologa, che stava effettuando una visita preliminare per una paziente, una bella signora di 46 anni che voleva eliminare delle cheratosi seborroiche e degli inestetismi:

lunedì saremo in day surgery per asportare una di quelle lesioni apparentemente estetiche (in mezzo a tante altre) che la video-dermatoscopia ed la nostra visita ha definito invece come "melanoma nodulare".

Chi conosce i miei consulti, sa che non sono avezzo a parlare di situazioni particolari, ma il caso ed il momento mi porta a diffondere quanto sia importante una semplice visita al fine di vivere sereni la propria vita.

La signora non aveva mai effettuato una visita dermatologica nè sapeva dirci da quanto tempo riportava quella lesione; la sensibilizzazione su questo tema non deve infondere panico o ansie immotivate, ma solo aumentare il nostro livello di guardia su un esame così semplice ma così necessario per la Salute.

Carissimi saluti.
Dott. LAINO
Dermatologo Dermatoscopista, ROMA
[#15]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
della dicitura che riporta, ovvero " se un nevo prude allora bisogna farlo controllare e rimuovere" ciò è vero solo in parte e cioè che fa fatto controllare, ma non è detto che debba essere necessariamente rimosso.
E comunque si deve fare controllare solo se il prurito è continuo o si ripresenta in un lasso di tempo breve, se un nevo prude per 30 secondi e poi niente per mesi non è il caso di allarmarsi, perchè è come se prudesse un'altra parte di cute.
Tutto questo fermo restando che un controllo dei nevi dovrebbe essere fatto almeno una volta all'anno, ovviamente, nel suo caso specifico, vista la familiarità per melanoma, la visita di controllo potrebbe scendere anche a sei mesi o meno qual'ora il dermatologo che l'ha in cura lo ritenesse necessario per monitorare alcune lesioni in particolare.

Cordiali saluti
[#16]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,
non entro nel merito del consulto da Lei richiesto, al quale i colleghi hanno già risposto.

Mi fa specie il "livello di sfiducia" nei confronti dei medici in generale da parte Sua, peraltro ampiamente giustificata dalle argomentazioni sulle quali non ho nulla da replicare perchè le Sue "prove" sono documentate anche nei precedenti post che ha inviato a questo sito.

Nello stesso tempo però mi fa anche specie che nel bilancio fiducia/sfiducia delle sue esperienze familiari, quanto accaduto a Sua sorella (quella più drammatica suppongo tra quelle che ci riferisce ) viene riportata da Lei come ininfluente sui Suoi sentimenti verso la nostra categoria
("MELANOMA RISOLTO BENE!)
------------------------------------------------------------------
"Le mie esperienze passate mi hanno anzi insegnato a fidarmi poco perché in giro in medicina, cosi come in altri campi, c'è molta superficialità.
Vede lei me ne da una ulteriore prova. Definisce fondamentale il fatto che io mi sottoponga all'epiluminescenza per questa melanosi.
Il mio medico invece non solo l'ha usata per tutti i nevi del mio corpo tranne che per queste melanosi (quindi il dubbio è venuto a me se si potesse usare), ma nessuno, e sono anni che faccio prevenzione da quando mia sorella ha avuto un melanoma risolto bene"........
----------------------------------------------------------------
Io metto sul piatto tutte le argomentazioni che hanno generato la Sua sfiducia, ma forse la (scarsa) considerazione che ha per i colleghi che HANNO RISOLTO BENE il melanoma di Sua sorella meriterebbe almeno un rilievo diverso.

Sembra quasi che Lei, dovendo riportare tante prove di MALASANITA' voglia rimuovere a tutti i costi quello di BUONASANITA', che è doveroso dire, poi è il più importante della della Sua vita, almeno tra quelli che riferisce su questa pagina del forum.
Il giusto rilievo mi sono permesso di farlo io senza alcun sottinteso polemico, ma solo per ristabilire una corretta obiettività nei confronti DEI COLLEGHI che BENE HANNO OPERATO.
E non si tratta, come potrebbe facilmente pensare di una difesa d'ufficio di categoria,
ma solo di un principio di equità.

Non me ne voglia...... con i più cordiali saluti

Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#17]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott.ssa Mazzieri per il suo chiarimento e grazie a lei dott. Catania per l'osservazione.
Le rispondo solo dicendo che non ho evidenziato quell'esperienza perché non ritengo che sia merito del medico. Mi spiego meglio, mia sorella non era solita controllarsi i nevi ma ad un certo punto ha visto un nevo nuovo e terribile alla vista e noi tutti abbiamo capito che era urgente controllarlo.
Quando il medico l'ha visto le ha detto che era meglio toglierlo tutto qui. Cosa che era evidente, visto l'aspetto di quel nevo. Il fatto che il melanoma si sia risolto bene lo attribuisco più a madre natura, o a Dio, poiché, ovviamente, non è il medico che ne ha rallentato lo sviluppo non crede? :)

Ho letto un interessante post sullo sfatare miti riguardo i nevi. Ed ho letto anche che alcuni di voi sono in disaccordo sull'eventualità di quanto siano pericolosi traumi esterni su un nevo.
Una cosa che spesso sento dire dalle persone è che per esempio, se ti gratti un nevo mischi il tumore alla pelle circostante se entrambe queste parti sanguinano, o favorisci metastasi se è maligno.
Devo crederci? Allora se per esempio uno cade e riporta una abrasione che comprende nevi e pelle rischia molto?
[#18]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ha fatto bene a fare questo chiarimento, che purtroppo si aggiunge alle Sue esperienze negative.
Ovviamente io non potevo capire ignorando questi ultimi dettagli.

Sul traumatismo dei nevi il mio punto di vista è in accordo con quanti ritengono che si tratti di una "leggenda metropolitana"
trasmessa da padre in figlio , piuttosto che una evidenza scientificamente valida.

Cordiali saluti
Salvo Catania
[#19]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Confermo che sono leggende metropolitane, ma che purtroppo vanno a condizionare il paziente.
Si aggiunge, a volte il disaccordo fra colleghi soprattutto per la refrattarietà all'aggiornamento di alcuni.
Ciò chiaramente non contribuisce all'istruzione del paziente e conseguentemente alla sua serenità e così mi ritrovo a visitare, tanto per fare un'esempio, una bella ragazza con un nevo vicino alla bocca ( benigno e che di per sè passerebbe inosservato) sul quale spiccano 2-3 peli neri e così spessi che fanno rabbrividire.
Dopo alcune domande circostanziali vengo a sapere che mai e poi mai dalla comparsa dei peli si è sognata di toglierli perchè un collega le aveva posto tale veto per evitare che il nevo diventasse brutto!!! Ma siamo impazziti?
Per fortuna parlando ho spiegato alla paziente che non correva alcun pericolo e lei ha capito, ma a volte non è così facile soprattutto per i dermatologi più giovani e ciò diventa frustrante perchè passiamo noi da incompetenti!


[#20]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottori.
Vi scrivo ancora una volta perché ho bisogno del vostro appoggio. Vi considero un pò al di fuori della mia sfiducia nei medici e oso dire persone 'amiche'.
Sono stata nuovamente dal dermatologo ma, a mia sorpresa, non ha dato importanza a quello che temevo io ma ad un nevo che ho penso da una 10 di anni, e che controllo da tre, che gli sembra cambiato.
Nel dettaglio, mi controllano due dermatologi, uno privato e uno ospedaliero (quest'ultimo per il programma di prevenzione in cui sono entrata dopo l'evento di mia sorella). Questo nevo non piaceva molto ad entrambi ma mentre quello ospedaliero mi ha rimandato per due anni al controllo annuale, quello privato mi ha rimandato ad un controllo di 3 mesi.
Oggi fatto tale controllo, il nevo all'epiluminescenza risulta immutato rispetto alla foto acquisita precedentemente, ma il dermatologo mi ha fatto sorgere il dubbio che il nevo fosse piatto prima ed ora invece si presenta leggermente sollevato. Quindi mi ha detto che secondo lui invece di fare ulteriori controlli di 3 mesi in 3 mesi sarebbe meglio toglierlo per non pensarci più. Io gli ho chiesto più di una volta se pensasse fosse un melanoma ma lui ha detto che si sente tranquillo solo che non è convinto del nevo ed ha questo dubbio del sollevamento, ma che comunque non crede possa essere nulla di male.
Io, dopo l'esperienza di mia sorella sono sprofondata nel terrore. Il fatto è che quando mi si chiede se un nevo era già sollevato o no mi sorgono mille dubbi e io ora effettivamente non ricordo se era sollevato! Addirittura adesso ho paura che il nevo si fosse già sollevato da un anno e che quindi potrei avere qualche cosa di maligno da almeno un anno. E' possibile tutto ciò?
So che esitono nevi che non cambiano all'aspetto ma che cambiano solo all'interno e sono i più pericolosi.
Il nevo è piccolo 4,68mm, è possibile che non si siano accorti prima di qualche cosa? Quanto sicuro può essere un medico nell'escludere un melanoma?
Il sollevamento, se eventualmente ci fosse stato, è per forza sintomo di melanoma?
Non mi ci voleva questa cosa, vista la mia sfiducia, sono nel terrore ora..chissà quando troverò un pò di pace.
Non vi chiedo diagnosi, vi chiedo solo un altro pò di aiuto perché ho paura del risultato e di aspettarlo. Mi sento un pò come se fossi condannata perché la vita mi si è accanita un pò contro.
Chiedo scusa per lo sfogo.
Grazie sempre di cuore.
[#21]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Cara amica,
considerando i precedenti in famiglia, credo che il collega, giustamente, abbia optato per l'exeresi.
Mi spiego, probabilmente se non avesse avuto familiarità per il melanoma l'avrebbe rimandata a controllo, ma in casi come il suo, oltre al nevo in sè, bisogna tenere conto anche dell'aspetto psicologico del pz che è molto più stressato da un follow-up serrato piuttosto che dall'intervento chirurgico.
Probabilmente con il follow-up il suo nevo risulterebbe stabile, ma la certezza non può esserci e nei casi dubbi quando un nevo all'epiluminescenza risulta modificato o comunque con caratteristiche particolari anche io sono favorevole all'asportazione, un follow-up di tre mesi in tre mesi ha poco senso.
Per quanto concerne la rilevatezza, questa non vuol dire necessariamente ed obbligatoriamente melanoma.

Stia tranquilla, e se vorrà ci tenga informati sul risultato istologico.

Un saluto

[#22]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa,
volevo però esporle meglio la mia domanda.
Non intendo la rilevatezza in se, intendo se il nevo prima era piatto e si fosse davvero sollevato, è un sintomo per forza negativo?
Cioè se un nevo che ho da tanti anni ad un certo punto si modifica in qualche cosa, è per forza un fattore negativo o un nevo si può modificare anche essendo benigno?
Ho davvero tanta paura e mi faccio forza per non cadere nell'errore di non toglierlo per paura del risultato.
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Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Innanzitutto non faccia la sciocchezza di non toglierlo per paura di un ipotetico referto istologico negativo, è un gesto che non ha senso e che le condizionerebbe ogni singolo giorno, perchè non credo che si dimenticherà di avere quel nevo, non togliendolo, giusto?

Secondo, un nevo può cambiare di aspetto anche non essendo maligno. Ad esempio in gravidanza molti nevi vanno incontro a modificazioni morfologiche, oppure vi sono nevi ai quali compare un alone bianco ( nevi di sutton) o altri che vengono circondati da un alone di dermatite vescicolosa ( nevi di Meyerson) che poi regredisce così come è comparsa, oppure ultimo esempio, un nevo melanocitico composto e cioè la coesistenza di due o piu' architetture di nevi melanocitici diversi in collisione variabile, quando la combinazione avviene con un nevo melanocitico acquisito piano atipico, la confusione con un melanoma associato a nevo é facile.

Spero di essere stata chiara e di averla tranquillizata almeno in minima parta.

Buona notte




[#24]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la sua pazienza.
Oggi chiamo il chirurgo per prendere un appuntamento.
Il mio nevo è descritto dall'ospedale Pascale come 'nevo dermico', mentre il dermatologo privato lo descrive come 'nevo composto prev.giunzionale', sono due cose diverse o sono due nomenclature dello stesso tipo di nevo?
Ed è il dermatologo privato che ha dubbi su questo nevo.
Ovviamente tendiamo nostro malgrado a credere sempre a chi fa il quadro più nero purtroppo, anche se è un quadro non chiaro perché da un lato vuole torglierlo e da un lato dice che secondo lui sorprese negative non ne potrò avere.
Ad ogni modo se qualcuno vuole posso inviare foto del nevo, con la promessa ovvio che non è per una diagnosi a distanza, infatti ripeto oggi chiamerò il chirurgo.
E' che avvicinarmi all'intervento senza l'ansia di rivivere ciò che abbiamo vissuto con mia sorella, mi aiuterebbe visto che neanche pochi mesi fa sono uscita da una sala operatoria.
Grazie sempre.
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Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
le cellule neviche di un NEVO GIUNZIONALE si trovano negli strati inferiori dell'epidermide, isolate o a nidi, sono tutte uguali, con nucleo normalmente denso senza irregolarità.
I nevi giunzionali si presentano come macchie brunastre o nere, piane e senza peli.
Nel NEVO COMPOSTO numerose cellule neviche si trovano già nel derma superficiale ed altre stanno per trasferirvisi dall'epidermide. I nevi composti hanno una duplice componente: giunzionale e intradermica.
Nel NEVO INTRADERMICO quasi tutte le cellule neviche si trovano nel derma. I nevi intradermici hanno per lo più tinta brunastra o nera, ma possono anche essere del tutto privi di pigmento. La morfologia clinica è variabile: possono presentarsi sotto forma di macchie più o meno estese, oppure lesioni rilevate, papillomatose, a volte anche peduncolate. Nell'ambito di molti nevi intradermici sono presenti peli.
Non avendo visto la lesione non posso dire chi fra i due colleghi abbia ragione, il risultato comunque non cambia, diciamo solo che eventualmente il dermatologo privato è stato più preciso nella localizzazione della lesione.
Posso aggiungere, per sua tranquillità, che spesso un nevo giunzionale e composto all'esame diretto ed in epiluminescenza può risultare peggiore di quello che in realtà non si riscontra poi all'esame istologico.

Cari saluti

[#26]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa,
mercoledi ho appuntamento con l'oncologo chirurgo per stabilire l'intervento.
Senta questo nevo è in basso a sx nel fianco, il fatto che adesso mi sono accorta che sull'addome sia a dx che a sx mi sono uscite tante piccolissime macchioline e anche dei piccolissimi nevi nuovi può essere un segno negativo o solo un segno che sono in paranoia totale?
Se ci fosse qualche cosa di negativo aspettare una 10/15 di giorni prima dell'intervento porta problemi?
Mi spiace per tutte queste domande prometto che non la disturberò più cosi spesso
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Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Cara amica sei in paranoia totale, non preoccuparti 10-15 gg non pregiudicano niente.


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dopo
Utente
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grazie per la risposta rapida e diretta, a volte fa bene!
Queste macchioline sull'addome mi avevano mandato in tilt.
Lei è un angelo davvero.
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dopo
Utente
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Gentili dottori ma il nevo dermico è per forza sollevato o può essere piano?
Perché se deve essere per forza sollevato allora è facile capire chi ha sbagliato...
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