Hpv e codilomi anali

Gentile staff medico di MEDICITALIA,

ho 21 anni e in quanto bisessuale ho rapporti anali sia attivi che passivi, sempre protetti, tuttavia mi sono rivolto ieri al centro MST della mia città perchè ho notato una escrescenza nella zona anale, non esterna ma collocata leggermente all'interno della parete dello sfintere. Tale lesione si è sviluppata nel giro di una settimana/10 giorni, e di questo sono certo perchè sono di abitudine molto attento all'igiene e se si fosse sviluppata prima l'avrei senz'altro notata. Da subito ho sospettato si trattasse di un condiloma e la visita di ieri me ne ha dato conferma. L'nfettivologo che mi ha visitato ha affermato che si tratta di una lesione molto piccola ma che tuttavia ad un esame visivo sospetta che ci possano essere lesioni internamente. Così mi ha prenotato una visita proctologica fra un mese , di modo che il proctologo possa anche valutare la mia risposta immunitaria alle lesioni, cosa che una visita a breve non avrebbe permesso di valutare. Mi ha detto che dopo l'anoscopia il proctologo deciderà, se presenti, come procedere per l'eliminazione dei condilomi: se sono pochi il tutto avverrà in ambulatorio attraversio crioterapia o elettrocauterizzazione, in caso di un numero elevato di condilomi interni invece si dovrà ricorrere alla sala operatoria.
E fin qui pazienza, si fa quello che s'ha da fare. Alla mia domanda però su come controllare o minimizzare il rischio di recidive ha risposto "Ah, poi il virus fa quello che vuole e qualsiasi altro trattamento non serve a nulla."
Ho fatto un po' di ricerche su internet e qui sul vostro sito: molti specialisti consigliano un trattamento con imiquimod o interferone applicati direttamente sulle lesioni proprio per evitare recidive. Come faccio se il proctologo non vorrà prescrivermi nient'altro oltre alla terapia chirurgica? So che il rischio di recidive non si può azzerare, ma voglio fare di tutto per minimizzarlo e il parere dell'infettivologo non sembra aiutarmi. Leggo inoltre che con le dovute attenzioni si riesce a debellare il virus in modo permanente, ed è proprio il risultato a cui tendo.
Quindi sostanzialmente chiedo:
- Davvero le terapie antivirali e di modifica della risposta immunitaria locale sono inutili?
- Qual è il trattamento chirurgico migliore: crioterapia, elettrocauterizzazione, laser?
- Esistono strutture convenzionate per i trattameti laser?
- Qual è la giusta combinazione di terapie al fine di minimizzare il rischio di recidive e talvolta debellare completamente il virus?

Ringrazio anticipatamente e confidando in una rapida risposta porgo cari saluti al sempre cordialissimo staff.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente, le rispondo brevemente:

- Davvero le terapie antivirali e di modifica della risposta immunitaria locale sono inutili?

No, sono utili

- Qual è il trattamento chirurgico migliore: crioterapia, elettrocauterizzazione, laser?

Dipende dal tipo di condilomi, in genere laserterapia e diatermocoagulazione, anche combinate

- Esistono strutture convenzionate per i trattameti laser?

non ne sono a conoscenza

- Qual è la giusta combinazione di terapie al fine di minimizzare il rischio di recidive e talvolta debellare completamente il virus?

A mio avviso, laserterapia (o DTC) associate ad immunoterapia topica specifica, in genere.

Saluti a lei

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, qualche chiarimento e curiosità:
Anche la sola diatermocoagulazione quindi potrebbe permettermi di risolvere il problema?
C'è la possibilità che sussista la necessità di ricovero per più giorni per la rimozione di eventuali condilomi interni?
Quali fattori influenzano appunto la decisione di ricoverare o meno (supponendo che siano realmente presenti condilomi interni) per più giorni?
L'anestesia locale (tipo dentista o "Emla") è di norma sufficiente o è talvolta necessario ricorrere ad anestesia spinale o ancora peggio a generale?
Esistono situazioni in cui nemmeno la diatermocoagulazione risulta sufficiente e bisogna quindi ricorrere a bisturi, punti e tamponi?

Di nuovo ringrazio anticipatamente.
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