Dubbi su HPV

Salve,
nel dicembre 2011 sono stato operato per la seconda volta nella zona perianale per dei condilomi. A distanza di quasi 9 mesi non sono più ricomparsi e a tutte le visite che ho fatto mi è stato detto che era tutto ok. Inoltre ad aprile 2012 sono stato operato per 3 condilomi interni, anche qui dopo i dovuti controlli passati 3 mesi abbondanti mi è stato detto che non avevo più niente (è stata la 3a recidiva per quanto riguarda gli interni). Il mio dubbio però è il seguente: c'è un modo per tenere sotto controllo il virus ? Nel senso dovrei fare qualche tampone per vedere se il virus sta uscendo di nuovo ? A me il dermatologo non ha mai detto niente ma solo che è tutto ok però appunto volevo sapere se potevo stare tranquillo o se devo fare qualche esame per sicurezza.

Grazie per l'attenzione,
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
il modo migliore per tenere sotto controllo il virus HPV consiste nel condurre una vita sana, evitare fumo ed alcol, consentire al sistema immunitario di lavorare in efficienza. Non disponiamo di farmaci in grado di contrastarlo. Essendo un virus non si fa un tampone: può invece essere richiesta - a discrezione di chi l'ha in cura - una tipizzazione virale sul materiale prelevato. Se non si vedono lesioni all'esame clinico formalmente non c'è problema, purtroppo la recidiva è sempre possibile e, per questo motivo, le consiglio di programmare visite di controllo per un certo periodo dopo la scomparsa dei sintomi.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie mille per risposta, adesso almeno mi sono tolto alcuni dubbi che avevo! A dicembre ho un controllo, nel frattempo vedo come va! Non fumo e bevo alcolici sporadicamente.

Grazie ancora,
Cordiali Saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Salve,
qualche giorno fa mi è venuto un altro dubbio.
Volevo chiederle se il mio ragazzo dovesse avere rapporti non protetti con me che ho l'HPV ma che non ci sono lesioni o infezioni in atto è possibile che lui contragga il virus ? Lui è preoccupato per questo e vorrei potergli dare una risposta al più presto. Un'altra domanda, potrebbe scomparire il virus da solo col tempo oppure lo avrò per sempre?

Grazie per l'attenzione,
Cordiali Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Scusi per il nuovo messaggio ma credo di non aver usato le parole adatte per la seconda domanda. Volevo chiederle se una volta scomparite le lesioni (condilomi) e una volta fatto passare il tempo minimo nel quale ci potrebbe essere una recidiva e fatto tutti i controlli posso essere ancora infetto oppure no ?

Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
E' molto difficile rispondere in modo preciso e scientificamente corretto. Se i partner sono occasionali in generale, per tutti e due, è veramente molto consigliato il rapporto protetto. In caso di partner fisso se non vi sono manifestazioni cliniche evidenti, dopo un mese dalla scomparsa delle medesime si può indicativamente considerare risolto il problema. C'è sempre il dubbio, ed è qui la perplessità "scientifica", che il virus possa rimanere latente negli epiteli per lungo tempo. Certamente in caso di rapporto attivo il rischio è minore rispetto a quello passivo, ciononostante secondo me una certezza al 100% è molto difficile da poter esprimere e comunque per l'uomo il virus non è così pericoloso (cancerogeno) come per la donna. In caso di dubbi anche minimi si può effettuare un brush test sulle cellule grattate con apposita spazzolina dagli epiteli genitali o perineali. Il test con acido acetico è troppo aspecifico per essere considerato affidabile.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie mille per le risposte, sono state molto utili ed indicative.

Cordiali Saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
E per quanto riguarda il metodo Ruffini con l'uso dell'Ipoclorito di Sodio per distruggere il virus dell'HPV che cosa ne pensa ? E' un metodo valido oppure no ?

Grazie per l'attenzione,
Cordiali Saluti
[#8]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Se fosse migliore di un altro metodo glie ne avrei parlato certamente.
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
In effetti ha ragione.
Ancora grazie per la pronta risposta!

Cordiali Saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Scusi se sono ancora qui, questa è l'ultima volta che la disturbo.
Non capisco essenzialmente una cosa, che per me è di estrema importanza. Lei e altri medici di cui ho letto alcuni articoli dite che il virus rimane latente e che quindi si possa infettare il partner anche senza la presenza della manifestazione clinica.

Questo pezzo di articolo l'ho preso dall'AIRV:

"Il trattamento dei condilomi genitali non sempre riduce il rischio di trasmetterli. Anche dopo la cura è possibile trasmettere il papillomavirus genitale ad un partner sessuale. Non si sa per quanto tempo una persona rimane contagiosa dopo la cura del condiloma."

Mentre però ci sono medici come il dottor Laino e altri medici a cui mi sono rivolto personalmente che dicono che il contagio può avvenire solamente tramite contatto con la manifestazione clinica oppure quando la persona è potenzialmente infettante perché ancora in periodo di recidiva (i primi 3 mesi dopo l'intervento).

Questo un estratto dell'articolo del dottor Laino:

"Ricordiamo quindi che ad essere infettante, NON è la presenza del virus stesso (il quale è e rimane un microrganismo endocellulare) ma è la sua manifestazione clinica (condiloma, verruca volgare et cetera) ad esserlo."

A questo punto mi domando a che cosa devo credere, perché la situazione è molto delicata. Se da una parte si potrebbe intendere la cosa come, scusi il termine, "terrorismo psicologico" dall'altra si è un po' troppo superficiali.

La ringrazio anticipatamente per la risposta e mi scuso ancora per farle perdere tempo, la prossima volta, nel caso avessi ancora dubbi provvederò a scrivere tutto una sola volta.

Cordiali Saluti
[#11]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Le risposi infatti che è molto difficile poter fare affermazioni in modo scientificamente corretto. Se qualcuno in medicina afferma qualcosa lo deve fare o dimostrando con metodo scientifico le sue affermazioni oppure facendo riferimento a dati certi e comprovati della letteratura scientifica mondiale. Il medico del terzo millennio non può affermare "secondo me". Al limite "basandomi sulla mia esperienza clinica". Per la specifica domanda che lei ha fatto mancano evidenze certe al 100%, cioè inequivocabili. I membri dell'Airv esprimono una loro convinzione, così come il Collega Laino esprime la sua. Nessuno dei due può attualmente portare rigorose evidenze scientifiche a favore di una delle due ipotesi, ma può in modo lecito riferire un orientamento. Capisco la sua perplessità, come vede per il suo specifico dubbio l'abbiamo anche noi.
Cordiali saluti

[#12]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie mille, come al solito è stato velocissimo nello rispondere al mio dubbio.
Ora non credo di avere più dubbi al riguardo.

Grazie ancora.
Cordiali Saluti
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