Perdita di capelli

Salve,
Sono un ragazzo di 22 anni (quasi 23) e ho bisogno di capire, attraverso il giudizio serio di un esperto, se le cure alle quali mi sto sottoponendo hanno ancora un senso.
Tre mesi dopo il mio ventunesimo compleanno ho iniziato a notare una leggerissima caduta dei capelli e, per questo motivo, decisi immediatamente di farmi visitare da un dermatologo per affrontare subito un problema che volevo assolutamente risolvere.
Dopo la prima visita mi fu prescritto il Minoxidil 2% (da mettere 2 volte al giorno) e il Sametrix (1 pastiglia al giorno).
Con questa cura andai avanti per 6/7 mesi, ma spaventato dall'aumento della caduta e dalla probabile inefficacia dei prodotti prescritti (inefficaci su di me) tornai dal mio dermatologo che mi consigliò di continuare la cura passando a Minoxidil 5% (da mettere 2 volte al giorno), Sametrix (1 pastiglia al giorno) e Propecia (1 pastiglia al giorno).

Il Minoxidil 5% l'ho utilizzato solo per 3/4 mesi in modo molto discontinuo fino a non metterlo più, perché l'idea di ungermi i capelli con quella lozione non mi piaceva. Invece Propecia e Sametrix ho continuato ad assumerli fino ad oggi (Propecia lo prendo da 10 mesi e Sametrix da 16).

Purtroppo i capelli continuano a cadermi e ormai ne ho persi davvero molti e la cosa che mi preoccupa di più è che nonostante la caduta si sia un pò arrestata non sembra che abbia intenzione di fermarsi definitivamente.
Quindi le domande che ho da fare a questo punto sono tre...
1. Ha senso assumere Propecia e Sametrix senza l'aiuto del Minoxidil?
2. Arrivato a questo punto in questa situazione ha senso continuare le cure o è meglio rassegnarsi e interrompere le cure?
3. Avere un determinato stile di vita può aiutare, nel suo piccolo, la cura?
In poche parole vorrei capire se i soldi che sto spendendo per queste cure, che non mi mancano e che non mi fanno rinunciare ad altro, sono soldi spesi in modo sensato (perché ha senso provare a continuare le cure) o se sono soldi buttati (perché SU DI ME queste cure non hanno effetti positivi).

Ringrazio in anticipo. Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.6k 310 139
Gent.le PZ
Ovviamente ogni terapia , per essere massimamente efficace , necessità di una diagnosi precisa. Nel suo caso sembra essere alopecia androgenetica, e difatti lo schema tepeutico da lei intrapreso e' del tutto congruente.
Chiaramente non e' l'unico schema possibile, ma comprende farmaci approvati e avvalorati per tale patologia.
Ovviamente la risposta ad un farmaco , come insegna la farmacologia , e' del tutto variabile da soggetto a soggetto .
E in alcuni casi ci sono dei "not responders".
Comunque le terapie, sinergiche, possono essere disgiunte , mantenendo ancora efficacia.
Non vedo il motivo di rassegnarsi ad una perdita di capelli evitabile, se questo ricopre una importanza per lei.
Cordialità

Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la risposta e vorrei porle ancora un paio di domande.

1. Se per caso dovessi sospendere definitivamente il farmaco per eventuali effetti collaterali negativi, quanto tempo impiegano quest'ultimi ad andarsene?

2. E' possibile che gli effetti collaterali negativi rimangano a vita?
Le pongo questa domanda perché su internet, purtroppo, alcune persone sostengono che questi effetti non sempre svaniscono nonostante la sospensione del farmaco.
Lei o qualche suo collega ha mai riscontrato casi simili?
[#3]
Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.6k 310 139
Gent.le pz
posso riportarle una esperienza personale su una casistica non doisprezzabile come numero.
Le rare volte in cui si sono manifestati effetti collaterali ben definibili, e parlo di finasteride, es, dolore testicolare, questi sono regrediti nel giro di 1 mese.
Per quanto riguarda calo di libido e minor potenza erettiva, questa è meno delimitabile stante la componente psicologica. ma il ristabilimento della situazione antecedente si ha a logica in pochi mesi.
Infatti con la rimozione dell'inibitore enzimatico (finasteride) il DHT tornerà ad essere normalmente prodotto , come testimoniano i dosaggi ematici, quindi non vi è un razionale per pensare ad una non reversibilità.
Certo può sussistere una componente psicologica , che può far persistere certi sintomi , es nella erezione.
Ma sono casi molto rari, anche se presenti in letteratura.
Cordialità