Alopecia: cosa fare?

Gentilissimi Dottori,
sono una donna di 35 anni che, durante l'adolescenza, ha conosciuto la fastidiosa ed imprevedibile alopecia areata. Questa comparve insieme ad un eritema sul viso che, all'istologico, non presentava nulla. Dopo la diagnosi, da parte di un ospedale, di "sospetto eritematodes", appunto solo sospetto, insieme ai miei carissimi genitori, decidemmo di iniziare indagini approfondite. All'Umberto I mi recai per i soliti esami tricologici e poi per ricerca anticorpi anti-dna, anti gliadina ed esami di routine. Nulla. Non è mai emerso nulla. I capelli ricrebbero con terapia a base di altosone, minoxidil e cistidil. Solo in pochissimi e piccolissimi punti non sono mai cresciuti. Dopo circa 10-12 anni il problema si ripresenta e stavolta le chiazze sono più estese, ma grazie a Dio, non evidenti, e presentano rossore e prurito. Ho consultato anche famosi centri tricologici che, nonostante i prezzi esagerati, non avrebbero comunque risolto il problema. So che per questo disturbo (non mi piace definirla malattia) non ci sono alternative definitive se non la ricrescita spontanea dei capelli. So anche che attualmente si sta sperimentando un nuovo farmaco che avrebbe fatto ricrescere completamente i capelli.
Mi chiedo, possiamo sperare in questo ritrovato della scienza?
Inoltre, se gli accertamenti hanno escluso la causa autoimmune, si può attribuire tutto ciò a stress? Ogni dermatologo, dopo accurate visite, mi ha detto: "devi stare tranquilla" e mi sono anche state prescritte gocce a base di erbe che, ahimè,ho preso per pochissimo tempo. Sono una persona molto emotiva, ansiosa ed ultimamente stressata a causa di vari eventi.
Stiro sempre i miei capelli e copro i capelli bianchi con tinture extradelicate.
Ho, inoltre, una dermatite che, da anni è sempre presente e lì la pelle continuamente si secca e si desquama.
Potrei avere a che fare con la psoriasi? Che posso fare? Per una eventuale gravidanza, ho da preoccuparmi?
Cerco di darmi forza e coraggio ma, per me che avevo tantissimi capelli, non è proprio semplice far finta di niente.
Attendo con ansia la Vostra risposta!
Grazie infinite e cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente, dal suo lungo scritto non riesca capire se le sia o meno ancora in presenza di alopecia areata o se sia innanzi ad altre forme di alopecia.
Grazie

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo Dottor Laino,
grazie infinite del suo interessamento!
Si, al momento l'alopecia è presente con le tipiche chiazze prive di capelli ma stavolta esse si accompagnano a prurito e rossore.
Grazie a Dio, non si notano ma è un dramma vedermi la testa in questa maniera. Noto che nei periodi di stress o, anche durante, la giornata, quando sono particolarmente nervosa, il prurito e dunque il rossore aumentano.
Non so davvero che pensare ma la paura di perdere la mia chioma mi terrorizza!
Immensamente grazie!!!
[#3]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo Dottor Laino,
Lei, dunque, ipotizza che potrebbe anche trattarsi di un'alopecia che abbia cause diverse? Per esempio? Psoriasi? Origine psicoterapia?
Cosa mi consiglia di fare?
Ad oggi non sono riuscita a risolvere in modo definitivo, considerato che a distanza di anni, sono ricomparse le chiazze e che i capelli cadono e ricrescita ma non dappertutto?!
Come chiedevo, la sperimentazione del ruxolitinib potrebbe dare buone speranze nella risoluzione di questo problema?
Attendo Sue considerazioni.
Grazie infinite.
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dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa, intendevo Psicogena!
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Nutro questi dubbi, senza ovviamente poter ipotizzare nulla di specifico, poiché solitamente l'alopecia areata insorge primariamente senza alcun altra forma di prurito o soprattutto rossore ed altre situazioni cliniche: pertanto mi pare opportuno prima di pensare a terapie di recentissima introduzione e di tipo sistemico aggiornare la situazione diagnostica con la visita dermatologica e magari una tricoscopia digitale.
Ancora saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Laino,
grazie di cuore ancora. A breve ripeterò la visita dermatologica, per la verità l'ennesima dall'inizio del problema. Lo scorso anno, per curiosità, mi recai presso uno di quei famosissimi ed accreditati centri anticalvizie e, dopo una valutazione attenta del cuoio capelluto (con telecamera digitale e Pull test), mi dissero che all'interno delle chiazze, i miei capelli presentavano bulbi e radici sane, ancora attive, senza, però, prendere in considerazione il rossore. Lasciai perdere per via di un prezzo assurdo che comunque non garantiva la remissione totale della patologia.
Le chiedo, avendo appurato già all'inizio che gli anticorpi Anti nucleo ed Anti dna sono negativi, posso evitare di fissarmi sul led?
Gli esami di routine sono perfette. L'unica problematica per la quale sono in cura è l'ernia iatale.
Mi sta salendo l'ansia e penso sempre a questa situazione!
La ringrazio di cuore.
Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
"famosissimi ed accreditati centri anticalvizie"

Ovvero senza far nomi..sta parlando di medici specialisti in dermatologia, o altro? Inoltre, accreditati? Da chi?

Scusi, ma colgo l'occasione per fare un piccolo appunto
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Laino,
so che si trattava di esperti tricologi. Almeno, questa era la qualifica con cui si sono presentati e che vedevo anche sul tesserino di riconoscimento.
Non metto assolutamente in dubbio la preparazione dello specialista dermatologo ma ho solamente tentato di avere un ulteriore consulto, "tricologico" (penso che almeno questo lo abbiano espresso in modo veritiero), dietro suggerimenti di chi si era trovato bene in questi centri. Certo è che non mi è piaciuta la speculazione economica sui problemi altrui. Infatti non ci sono ritornata.
Ora, in attesa di una visita dermatologica, tenendo conto che via internet non si possono ovviamente fare diagnosi, ma anche considerando le analisi effettuate e i dubbi che Le ho espresso, mi farebbe tanto piacere, se è possibile, conoscere il Suo pensiero a riguardo.
Il mio stato d'animo non è dei migliori e avrei bisogno di capirci di più, almeno di avere delle risposte orientative circa ciò che mi fa stare male!
Ancora grazie infinite con grande stima.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Come supponevo:
Sappia che il "tricologo" non esiste; esiste solo il medico dermatologo specialista (laureato in medicina e specializzato in dermatologia) il quale è l'unico tricologo esistente.
Tutti gli altri sono ciarlatani.
Pertanto si affidi alle cure alla diagnosi di questo tipo di specialista al qual è l'unico che può parlare di capelli delle malattie del cuoio capelluto, poiché essi costituiscono gli annessi cutanei, imprescindibilmente legati alla pelle e costituenti una delle sue componenti (partono dalle stesse cellule)
Il resto le ho fornito il massimo di quello che potrei supporre da una sede telematica
Non resta che aspettare la diagnosi di certezza.
Ancora carissimi saluti.
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dopo
Utente
Utente
Preg.mo Dottor Laino,
grazie per avermi aperto gli occhi! Mi chiedo, però, perché tali "istituti" (perché poi tutti si definiscono così) continuino ad esistere e ad illudere le persone che, magari, si affidano all'alternativa al farmaco, visto che dicono di utilizzare prodotti naturali, dicono!
Appena farò la visita Le farò sapere.
Intanto La saluto e le auguro un buon weekend.
Ancora grazie.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Carissimi saluti a lei!
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor Laino,
sono reduce dalla visita dermatologica, con una diagnosi e una terapia che mi stanno causando più preoccupazione di quanta ne avessi prima di andare dallo specialista. Specifico che, come sopra descritto, il medico che mi ha visitata adesso faceva parte del complesso ospedaliero che mi tenne ricoverata quando ebbi (1994) quello che loro definirono "eritematodes" del volto, scomparso senza alcuna lesione dopo un annetto circa e l'inizio dell'alopecia. Preciso, inoltre, che avevo fatto svariati esami istologici, presso altri specialisti dermatologi che avevano dato esito negativo. Esami completi del sangue nella norma né autoanticorpi. Attualmente valori ancora nella norma.
Insomma, la diagnosi è stata di lupus discoide, basandosi sul solo esame visivo delle chiazze alopeciche. Basta guardare ad occhio nudo il paziente per fare una diagnosi del genere e consigliare plaquenil e pomata cortisonica? Questo me lo ha detto appena ha visto la cartella clinica del lontano '94, assserendo che avevamo già la diagnosi in mano. Mi ha anche detto che i capelli persi non ricrescono. E come mai, io li "sento" sotto le dita? Nel '94 le aree alopeciche si chiusero completamente ed erano, al loro interno, pallide, mentre adesso sono arrossate e faticano di più a crescere, questo si, ma piano piano lo fanno. Anche allora non avrebbero dovuto crescere, in presenza di alopecia cicatriziale da led?! Come mai solo adesso è venuta fuori questa terapia e in vent'anni non ho avuto manifestazioni di sorta? Quello che di sicuro sò è che in questo periodo lo stress e il nervosismo mi stanno divorando. Sto prendendo la valeriana che mi calma un pò. Vorrei sentire il suo parere!
Grazie di cuore!

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,
Benché un bravo clinico dermatologo possa porre diagnosi di lupus eritematoso discoide anche clinicamente, in questi casi ed in queste particolari patologie ritengo che la biopsia cutanea e l'immunofluorescenza diretta siano pratiche da ottemperare costantemente.
Ancora carissimi saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora, gentilissimo Dottor Laino.
Era proprio quello che avrei voluto mi suggerisce lo specialista in questione per fare diagnosi certa! A breve prenderò appuntamento con un altro dermatologo, stavolta anche tricologo, e chiederò di eseguire la biopsia laddove si presentano le chiazze.
Dottore, vorrei disturbarLa ancora per porLe un quesito. Restando nel campo delle ipotesi, il fatto che per vent'anni io non abbia avuto altre manifestazioni e che i miei attuali esami del sangue, anticorpi e formula leucocitaria compresi (effettuati in presenza di "eritematodes del volto), può farmi sperare che non sia qualcosa di sistemico? Devo ripetere l'esame di tutti gli anticorpi o basterebbe la sola biopsia?
Ma è necessariamente il led a "comportarsi" così o potrebbe trattarsi anche di una forma psoriasica? Ovviamente le ipotesi non fanno la diagnosi ma tanto per essere pronti a tutto! In presenza di led è sconsigliata la gravidanza?
Grazie infinite, cari saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Stiamo anticipando troppo le ipotesi!
Direi di confermare tutto come già le ho raccomandato.
Cari saluti.
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dopo
Utente
Utente
Speriamo presto!
Grazie ancora, gentilissimo Dottor Laino.
Carissimi saluti a Lei.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Prego e saluti!
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