Angiocheratomi di fordyce

Buongiorno, da diversi anni ho delle papule localizzate allo scroto che nel tempo sono cresciute in numero e dimensione (tra piccole, anche puntiformi, e grandi adesso saranno sui 40-50). Aggiungo che a 23 anni sono stato operato di varicocele sinistro, e che mia madre soffre di vene varicose da sempre....Mentre le più recenti scompaiono pizzicando la pelle circostante, le piu grandi sono dure al tatto e hanno una punta dura.Qualche volta trovo delle macchioline di sangue sullo slip; oppure, passando qualche volta la lametta per radermi, ho inavvertitamente sfiorato una delle papulette provocando una incontrollabile emorragia che è passata dopo oltre mezz'ora di bidet in acqua gelida. Il fastidio è più che altro estetico: vorrei sapere qual è il metodo migliore per intervenire, laser o elettrocoagulazione? Un dermatologo da cui ero stato mi aveva sconsigliato di farla, e comunque mi parlava di 2-3 sedute di elettrocoagulazione.Non vorrei che rimanessero cicatrici visibili, anche se la pelle dello scroto è in effetto increspata di natura, ma al tempo stesso non vorrei andare incontro a una spesa eccessiva visto che l'intervento non è coperto da SSN. Grazie anticipatamente ai gentilissimi dottori che vorranno esprimere il loro parere.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
In questo tipo di problematica nella mia esperienza si ottiene un ottimo risultato estetico utilizzando il laser Nd:Yag 1064 ad impulso lungo (10-20 msec) É un laser un po' "difficile" e deve essere utilizzato da un dermatologo esperto. La seduta non è sempre sopportabile ma si ovvia all'eventuale fastidio provocato dal laser con infiltrazioni di lidocaina (Anestetico locale)
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Cosa intende per "difficile"? Nel senso che in mani poco esperte potrebbe arrecare danni di qualche tipo? Vede, il problema è riuscire a trovare un dermatologo esperto nell'impiego di questa tecnica, e non saprei come individuarlo nella mia città (Brescia)
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Lo Yag se non utilizzato bene può lasciare esiti così come il diatermocoagulatore o la crioterapia. Sono convinto che gli specialisti in dermatologia abbiano piena consapevolezza di come affrontare il trattamento degli angiocheratomi scrotali, la consiglieranno sicuramente bene.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie infinite per la risposta; un'ultima domanda, se posso.
Col laser è bene trattare anche i capillari che sembrano unire alcune delle papule, o limitarsi a trattare quelle?
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Di solito con lo Yag le lesioni vengono affrontate in sedute successive, in particolare quando siano ravvicinate al fine di ridurre il più possibile il danno termico. Ovviamente è una affermazione in linea generale, il suo caso specifico può essere valutato solo dallo specialista con visione diretta della situazione.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Egregio dottore, ho consultato un centro medico che utilizza vari tipi di laser tra cui il Nd:Yag 1064 ad impulso lungo che Lei consigliava; avrò la visita tra qualche settimana con un chirurgo; non è un dermatologo ma pare che usi il laser da molti anni.
Mi chiedevo se l'assenza di una specializzazione in dermatologia può a suo avviso essere fonte di preoccupazione.

Tra grandi e piccoli gli angiocheratomi sono circa una 40ina; vorrei sapere se secondo Lei un trattamento in un'unica seduta può essere controproducente ai fini del risultato finale.

Infine, se mi consente, un'ultima domanda: oltre agli angiocheratomi ho le ghiandole sebacee dello scroto ipertrofiche, credo che si chiamino granuli di fordyce; ogni tanto le strizzo per far uscire quella sostanza biancastra ma non posso farlo per tutti, in quanto sono troppi e mi faccio male. Mi chiedevo se il laser è indicato anche per questo problema.

La ringrazio
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Il discorso è sempre quello, bisogna essere sicuri per prima cosa della diagnosi. Molti medici non specialisti si affidano prima al parere di un dermatologo per avere la certezza di quello che stanno trattando. Se la diagnosi è sicura non ci sono problemi, a patto che ovviamente il medico sia formato all’utilizzo dello Yag. In base alle caratteristiche dell'apparecchio ed al grado di tolleranza al fastidio che potrebbe procurare si decide, in genere, se fare tutto in una volta od in più sedute.
Per quanto riguarda l’altro problema faccio fatica a risponderle senza vedere bene gli elementi, ma se riferisce la fuoriuscita di materiale simil caseoso solitamente si incidono delicatamente con laser CO2 e se ne drena il contenuto.
Cordialissimi saluti
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, scrivo a distanza di tempo per riportare la mia esperienza.
Il dermatologo cui mi sono rivolto ha usato il laser ktp per rimuovere gli angiocheratomi; in una prima seduta ha rimosso i piu grossi, e dopo un paio di mesi ha effettuato un secondo trattamento in cui è andato a togliere ii più piccolini.
Devo dire che sono rimasto soddisfatto, ma a distanza di 6 mesi dalle due sedute si sono formati 4 angiocheratomi a destra, e quattro a sinistra, solo 2-3 sono un po grandi (2mm).
E' normale che continuino a formarsi? Se guardo la pelle dello scroto vedo i vasi sanguigni puntinati da quelli che secondo me diverranno nel tempo punti di formazione di nuovi angiomi.
E' come vedere un fiume lungo le cui sponde ci sono tanti minuscoli puntini, che nel tempo si sfiancano.
Immagino che il vaso sanguigno non si possa sclerotizzare, anche se superficiale.
Cosa si può fare per evitare la continua formazione di nuovi angiomi? Cambiare laser? Chiedere al dottore di trattare meglio tutti quei puntini?
Diventa anche piuttosto costoso andare ogni volta...
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Se è soddisfatto potrà fare altre sedute, è l'unico modo per coagularli: purtroppo non conosciamo metodi per potere prevenire la loro formazione. Se è predisposto continueranno a formarsi. Parto dal presupposto che la diagnosi sia giusta e che l'abbia convalidata un dermatologo. Poi rinnovo l'invito a provare anche lo yag che forse ha una durata più lunga del risultato poiché, a differenza del KTP, la sua penetrazione nei tessuti è più profonda.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie della rapida e cortese risposta.
Mi sembra che il dottore avesse detto che lo yag è eccessivamente potente...
Il trattamento che ho ricevuto non ha lasciato esiti cicatriziali, secondo lei anche lo yag dovrebbe dare un risultato senza cicatrici?
Proverò a parlare al medico dello yag, cercando di non apparire presuntuoso.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Personalmente lo yag lo uso senza problemi sul vascolare: è vero che è un laser molto difficile, può fare il miracolo ma anche il danno. L'operatore deve essere esperto e possedere un apparecchio di qualità. Generalmente se si usa uno spot da 1,5 mm sulle aree più delicate, quali li viso, i risultati sono eccellenti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie davvero dei preziosi consigli!
Le riporterò come è andata..
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Utente
Utente
Chiedo scusa dottore, ma mi sono dimenticato di chiederle una cosa.
Quando ho fatto il trattamento degli angiocheratomi col laser ktp ho approfittato per farmi guardare e rimuovere delle neoformazioni sul viso (nei bianchi); qualche crosticina, poi sparita, ma il risultato non è stato eccellente...cmq, non importa.
Ora, sul naso ho quello che credo essere un piccolo angiomino sulla punta, perché a volte, stuzzicando o grattando il naso, capita che inizi a sanguinare copiosamente.
Quello che si vede è solo una piccola macchia, una specie di pigmentazione.
Ma se gratto, come è successo, per nervosismo, o altro...si apre il vaso.
Ritiene sia opportuno farlo trattare col laser ktp? Ho paura dei segni che potrebbero rimanere, visto che è in pieno viso.
O è meglio lasciarlo stare?
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
È molto difficile rispondere senza aver visto la lesione. In generale, se fosse un piccolo angioma, preferisco lavorare col dye laser che lo ritengo meno rischioso rispetto al KTP. Tuttavia molto dipende dal tipo di elemento e dall'esperienza dell'operatore.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore, rischioso in che termini? che possa lasciare dei segni intende?
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Segni permanenti oppure recupero post operatorio più lungo: però stiamo parlando di angiomi, non sono sicuro che il suo lo sia. A prescindere dal tipo di lesione deve affidarsi allo specialista dermatologo: può darsi che abbia larga esperienza con il KTP ed ottenga risultati altrettanto validi
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie mille, gentilissimo
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
18 giorni fa, come le avevo preventivato, ho fatto un'altra seduta di laser ktp; il dottore mi ha rimosso gli 8 angiomini che si erano formati sullo scroto a distanza di circa 1 anno dalle prime due sedute, ma questa volta è andato a sclerotizzare i vasi superficiali per ridurre il rischio di recidive. Per una settimana circa ho avuto un "reticolo" di piccole crosticine, ma adesso non si vede praticamente più nulla.
Gli ho poi mostrato sul naso quello che secondo me era un piccolo angioma, e che ogni tanto sanguinava, se sfregato; in pochi secondi il dottore l'ha trattato, insieme a due macchiette laterali, che sinceramente pensavo fossero piccoli brufoletti, uno sulla punta del naso, e uno laterale.
Per circa 10 giorni ho avuto anche sul naso delle piccole crosticine (qualche volta ho usato del correttore per nasconderle, salvo lavare bene una volta tornato a casa) che poi sono cadute spontaneamente.
In corrispondenza del piccolo angioma è rimasta un'area leggermente pigmentata, mentre sulla punta del naso è rimasto un puntino un pò rosa e infossato, come se mancasse del tessuto.
Guardando in controluce si vede chiaramente una piccola fossetta; stiamo parlando di una punta di spillo, ma si nota; secondo lei è possibile che col passare dei mesi il tessuto si riformi e si riempia?
Secondo lei aver trattato i vasi sanguigni superficiali sullo scroto è stata una buona idea per ridurre i rischi di recidive o può essere pericoloso data la delicatezza della zona? Ho già "avvistato" in realtà 3 piccolissimi puntini rossi, che nel tempo potrebbero diventare angiomi, ma non è detto...

Grazie
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentilissimo,
1 - la fossetta e l'iperpigmentazione sono reazioni normali per il ktp e solitamente si riducono in alcune settimane
2 - trattare le lesioni vascolari che ha descritto è consigliabile anche per evitare che diventino numerose, e quindi poi più difficili da affrontare. Se si utilizzano buone apparecchiature non ci sono problemi a prescindere dalla zona trattata.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve dottore,
è sempre esaustivo e chiaro.
Per quanto riguarda l'iperpigmentazione e la fossetta, oltre a un fattore di protezione 50 quando esco consiglia qualche prodotto per facilitare la crescita del tessuto?
Per i primi 10 giorni ho usato connettivina plus.

Grazie ancora
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
No, non ci sono prodotti particolarmente utili a questo scopo, a mio modesto parere.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
D'accordo, grazie ancora.
Sempre gentilissimo :)