Fegato grasso?

Salve, sono un ragazzo di 28 anni.
Circa 3 settimane fa ho cominciato ad avvertire un prurito di media intensità nella zona addominale associato a gonfiore di stomaco ancor più accentuato dopo i pasti pur avendo mangiato pochissimo.
Visitato dal mio medico ho accusato dolore al tatto nella zona del fegato.
Su indicazione del medico ho effettuato le analisi del sengue ed una ecogafria epatica e delle vie biliari.
Per quanto riguarda le analisi sono perfette, comprese transaminasi e trigliceridi, l'unico valore non nei parametri è il colesterolo totale che è di 140 mg/dl, sotto al limite minimo.
Il responso dell'ecografia è il seguente:
Fegato entro i limiti superiori di norma per volume, ad ecostruttura tenuemente addensata - come per steatosi di grado moderato; non evidenti lesioni focali.
Vie biliari non dilatate; colecisti normoconformata, indenne da alterazioni parietali organiche - alitiasic.
Vena porta pervia, di calibro nei limiti. Non linfoadenopatie all'ilo epatico, nè versamento periepatico.
Il mio medico dice che si tratta di fegato grasso, e mi consiglia di stare attento all'alimentazione e che non c'è bisogno di nessun altro esame di controllo.
Vi chiedo un consulto perchè, non sono diabetico, non sono in sovrappeso, sono alto 1,87 cm per 80 kg, bevo alcolici sporadicamente, non fumo e non ho mai fumato, sono da due anni che causa colesterolo alto di mio padre a casa mia si tiene un alimentazione a dir poco corretta.
Da cos'altro può derivare questo fegato grasso? La mia paura è che sia dovuto alle sostanze che respiro sul posto di lavoro quali vari tipi di colle, fumi da bitume ed altre sostanze tipi di sostanze tossiche.
Nello scusarmi per la longevità di questo consulto porgo distinti saluti e ringrazio coloro i quali mi risponderanno.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la steatosi epatica - oltre all'associazione con l'abuso alcolico, al diabete e all'obesità - è una condizione che si può riscontrare nei casi di alimentazione poco adeguata alle necessità dell'organismo; la coesistenza di valori di colesterolemia ridotti e la considerazione sulla dieta familiare confortano questa ipotesi.
Le allego per completezza il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/58-la-steatosi-epatica.html
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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