Una psicologa che mi ha individuato ansia acuta

Egregi Dottori sono un ragazzo di 18 anni, 1,68 centimetri, per 63 kilogrammi ed ho gli occhi un pò sporgenti, non sono tabagista. Sono uno studente di quarta superiore di un istituto tecnico e gioco a calcio a livello agonistico in una prima squadra dell'Eccellenza. Il caso che riporterò di seguito suppongo possa essere più unico che raro. Da Ottobre ho dovuto bloccare da mesi ogni attività (scolastiche e sportive, con forti ripercussioni nel campo sociale).



Analisi del sangue del 23/09/08 (Riporto solo valori non nella norma):


Ematologia:

Sg--Formula leucocitaria
- Granulociti eosinofili: 7,6% (1,0 - 6,0)


Biochimica Clinica:

S--OGTT (curva da carico orale di glucosio)
- Dopo 60': 84 mg/dL (90-160)

S--Trigliceridi: 49 mg/dL (50 - 165)

S--Bilirubina totale: 1,10 mg/dL (0,20 - 1,00)

S--Bilirubina diretta: 0,31 mg/dL 80,01 - 0,20)


Ormoni:

S--Tireotropina (TSH): 4,259 mUI/L (0,30 - 3,00)


Dopo un eco alla tiroide (tutto normale) il medico disse di ripetere gli esami (ormoni tiroide) dopo 3 mesi ed ecco:

Analisi del sangue del 10/02/08 (FT3 e FT4 a posto):

S--Tireotropina (TSH): 5,680 mUI/L (0,30 - 3,00)



Dopo queste analisi il medico mi ha semplicemente detto di ripetere le analisi tra altri 3 mesi. Dato che credo che questo mio malessere psico-fisico sia stato progressivo, ecco che riporto la mia situazione negli ultimi anni:



2005/2006: Ho giocato un campionato regionale di calcio e la mia vita stava andando stupendamente, praticavo sport con un sacco di voglia e non ho mai saltato allenamenti. Grazie allo sport misi da parte alcol e canapa degli amici di cui occasionalmente facevo uso. Cominciai a mangiare di più.

2006/2007: Sentivo i ritmi di calcio e scuola un pò troppo alti. Ho cominciato ad accusare lievi dolori al petto (a sinistra, quindi suppongo polmonari, e alimentati forse da lieve ansia). Risultavo spesso stanco o svogliato. Prima e dopo allenamenti e partite dovevo mangiare parecchio ed avere lo stomaco pieno altrimenti durante l'attività sportiva accusavo un enorme senso di debolezza e gambe pesanti. Halloween e capodanno sono state le uniche due occasioni negli ultimi anni in cui ho fatto 'abuso di alcol'. Nel senso che ho bevuto con gli amici ad una festa.

maggio-giugno 2007: Ho avuto un crollo fisico ---> Debolezza totale, non riuscivo ad alzarmi dal letto. Fame continua. Febbre sempre a 37,5 circa per quasi un mese e tonsille gonfie. Il tutto per circa 1 mese appunto, nel quale ho semplicemente riposato eliminando ogni fonte di stress e dal quale mi ripresi al meglio. (Forse mononucleosi?)

- maggio 2008: Ho accusato molto 'stress', credevo da un momento all'altro di avere un crollo psico-fisico a causa dei ritmi troppo elevati di attività sportiva legata allo studio. Mi rincresceva molto il fatto di aver poco tempo da dedicare agli svaghi. ero sempre più svogliato e guardavo le partite sul divano il sabato sera invece di stare con gli amici come sempre.

- giugno 2008: A inizio mese, a livello fisico mi sentivo lievemente affaticato, l'attività sportiva svolgeva al termine, tuttavia ho cominciato a fare esercizi atletici in camera, per allenare braccia e addominali. Qualche volta però, durante gli sforzi sentivo un improvviso sbalzo d'umore, lieve malessere, debolezza, ed un enorme senso di fame ma esclusivamente legato agli esercizi. Infatti nel corso del mese ho avuto un repentino cambiamente dell'appetito forse anche a causa del molto caldo. A inzio mese pesavo 65 mentre a fine mese i chili erano 60. Il 26 ho compiuto 18 anni ed alla festa mi sono ubriacato con gli amici. Sono stato male 2 giorni e ciò mi ha sorpreso molto dato che ho sempre tollerato benissimo l'alcool e smaltito sempre in fretta.

- luglio 2008: Sono andato spesso al mare con gli amici, ma ogni tanto in spiaggia specialmente quando avevo un pò di sete o quando faceva tanto caldo, ho accusato lievi sbalzi d'umore, accompagnati da un malessere generale e desiderio di tornare a casa. A fine mese sono risultato parecchio svogliato e rifiutavo di uscire con gli amici.

- agosto 2008: a metà agosto avrei dovuto riprendere l'attività calcistica. Tuttavia ero molto dubbioso, sentivo di aver perso stimoli e passione. Prima di cominciare ho fatto una corsa con un amico di circa un ora. Alla fine sono risulato pallido, con umore equivoco nel senso che non mi sentivo benissimo, ed a casa ho mangiato un sacco. Durante il mese risultavo molto svogliato e apparentemente pigro. Ho cominciato la preparazione atletica con la mia squadra di Eccellenza. Da subito ho notato di fare moltissima fatica nella fase atletica.

- settembre 2008: ho cominciato ad accusare stanchezza continua, malesseri di vario genere, lievi fitte al petto, intolleranza totale all'alcol, disturbi digestivi, cefalee, fame tutto il giorno e se stavo senza mangiare accusavo giramenti di testa, problemi alla vista, sensazione di non esser mai lucido, come essere perennemente 'ubriaco'. Feci le analsisi del sangue ed il TSH risultò un pò alto, e possibile indice di ipotiroidismo subclinico, con t3 e t4 a posto. L'eco escluse il resto.

- ottobre 2008: La mia situazione psico-fisica è andata di molto peggiorando ed ho avuto ripercussioni nel campo sociale. Sono stato sempre chiuso in casa, stavo davvero male da quando mi svegliavo a quando andavo a dormire. Avevo la continua sensazione di aver la vista poco lucida, di essere ancora 'sempre ubriaco' nonostante non toccavo alcol da giugno. C'è stata una settimana in cui ho dormito a lungo anche di pomeriggio. il medico sociale tuttavia insisteva sul fatto che era un semplice malessere psicologico. Un episodio a calcio è degno di nota: mentre il mister parlava tranquillamente negli spogliatoi, ho accusato qualcosa che ora definirei come un repentino cambiamento delle funzioni fisiologiche: fatica a respirare, tachicardia, forte giramento di testa, riduzione della capacità cognitiva e senso di svenimento. Analogo episodio a scuola: mentre un professore parlava tranquillamente, ho accusato le stesse cose. Il fatto è che nella paura, me le sono tenute dentro ed ho aspettato che il momento passasse come effettivamente è stato (senza svenire). Ma è proprio questa la cosa strana, questi episodi sono accaduti in situazioni tranquille, quando dovevo rivolgere l'attenzione a qualcuno che stava parlando tranquillamente. Quando avrei dovuto rilassarmi. (stress negativo?) Ad esempio in laboratorio mentre ero impegnato a montare e smontare le cose questi episodi non accadevano.

- novembre 2008: la situazione è andata peggiorando ancor di più e mi sono sentito sempre più incompreso. avevo degli attacchi strani dopo aver usato computer o play station od aver letto poche righe di un giornale, praticamente mi sentivo estremamente rallentato a livello cognitivo e la vista non mi risultava mai lucida, sempre la solita sensazione 'sempre ubriaco' (ripeto, mai toccato alcol dopo giugno). Ho cominciato a chiudermi in me stesso. Non riuscivo più a stare bene qualunque cosa facessi, anche a livello sessuale ho avuto dei disturbi. La sensazione era quella di 'sopravvivere', non provavo più piacere a far niente.

- dicembre 2008: Sono leggermente migliorato, ho cominciato ad uscire con gli amici seppur raramente ed andare al supermercato (uscir di casa prima era impossibile). ho avuto un incontro con uno psichiatra che non mi ha trovato niente. Successivamente ho avuto un incontro con una psicologa che mi ha individuato ansia acuta e lieve depressione. A natale sono stato a pranzo con i parenti ed a capodanno sono riuscito ad andare ad una festa (seppur all'inizio molto teso e vicino ad una crisi) e divertirmi.

- gennaio 2008: ho avuto il secondo incontro con la psicologa che mi ha visto molto migliorata e si è sorpresa del pranzo di natale e della festa di capodanno. La lieve depressione ha cominciato a svanire ma l'ansia è rimasta (ed anche molta), in un periodo è durata una settimana intera dalla mattina alla sera. A fine mese ho provato a fare sport ma dopo un quarto d'ora di corsa ho accusato problemi alla vista e tornato a casa mi sono completamente divorato il frigo mangiando una zuppa, pane, pesce, uno yougurt, latte e merendine.

- febbraio 2008: Dalle nuove analisi del sangue è risultato un valore eccessivo di tireotropina nel sangue (5,680 mUI/L; 0,30-3,00 mentre a settembre era di circa 4,250 mUI/L), t3 e t4 a posto. Questo valore sembra essere indicativo di ipotiroidismo subclinico, ma il medico di fiducia si è limitato a dirmi di ripetere gli esami tra 3 mesi.

Situazione attuale: Faccio fatica a fare molte cose, sia uscir di casa, che stare in compagnia di qualcuno. Accuso ogni tanto disturbi di ansia probabilmente somatizzata. Mi sento ancora fisicamente molto debole, e mi sento molto in imbarazzo in compagnia di persone dell'altro sesso.




Perchè negli ultimi anni ogni mese che passava diventavo sempre più svogliato e tendevo a non uscir di casa? Perchè attualmente ho fame TUTTO il giorno in continuazione (mangio, mangio ma non mi sazio e NON INGRASSO). questa cosa mi vieta un sacco di cose, non riesco più ad uscir ed esser tranquillo. Tendo a stare sempre a casa.

Grazie a chiunque avrà la pazienza di dedicarmi un minimo di attenzione leggendo il mio resonconto. Spero che almeno qualcuno di voi possa aiutarmi.

Cordiali saluti, A.C.
[#1]
Dr. Davide Ventre Cardiologo 842 15 12
Salve,
passo la sua richiesta ai colleghi Endocrinologi che presto le risponderanno.

Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com

[#2]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Caro ragazzo,
le alterazioni della funzionalità della tiroide potrebbero essere secondarie ad una tiroidite.
Per una valutazione più completa della situazione è necessaria una visita da un endocrinologo il quale certamente farà dosare anche gli anticorpi anti-tiroide.
Il collega valuterà anche la possibilità di istaurare una terapia sostitutiva con l-tiroxina.
Una volta normalizzata la funzione della tiroide si potrà verificare se i disturbi lamentati possono essere ricondotti a questo modesto ipotiroidisimo sub-clinico (cosa a mio avviso improbabile) oppure necessitano di altri approfondimenti diagnostici.
Tienici informati.
I più cordiali saluti

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Giambresio,

innanzitutto la ringrazio vivamente per l'interesse, molto apprezzato dato il mio bisogno di aiuto. In secondo luogo, vorrei dirle che ne ho parlato con il mio medico di fiducia, ma la dottoressa, forse per tranquillizarmi, tende a sminuire i sintomi e mi ha semplicemente detto di ripetere gli esami ormaonali tra 3 mesi. Nel frattempo cosa faccio? Non riesco più a condurre una vita serena come prima, sento spesso la tiroide e la zona sotto il mento tesa, gonfia o indolenzita. Faccio moltissima fatica a fare esercizi atletici. Mentre un anno fa i battiti cardiaci massimi sotto sforzo erano 120 al minuto, attualmente arrivano fino a 200. Inoltre il continuo senso di fame (e di malessere, debolezza e senso di svenimento se non mangio) non mi fa stare tranquillo e mi ha fatto passare la voglia di stare con gli amici e con le ragazze e di fare qualsiasi cosa che implichi l'uscire di casa. Devo andare avanti così per altri 3 mesi?

Grazie per la celere risposta, cordiali saluti. A.C.
[#4]
Dr. Davide Ventre Cardiologo 842 15 12
Intervengo per la parte "cardiologica": una frequenza di 200 battiti al minuto IMPONE una visita specialistica cardiologica, eventualmente seguita da ECG e Holter ECG. Dovrebbe uscirne un quadro tutto sommato benigno ma non sottovaluterei, soprattutto alla sua età, questo aspetto.
Senza allarmismo comunque!
Saluti.
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Ventre, qualunque suo intervento è ben accetto da parte mia, ed è molto gradito in quanto sono in una situazione che non so davvero più dove sbattere la testa.

Ho sempre praticato calcio a livello agonistico, sin dall'età di 8 anni. Ho effettuato ogni anno la visita sportiva, senza la quale non si può essere tesserati presso una società calcistica, e non è mai risultato nessun tipo di problema. L'anno scorso ho effettutato una visita cardiologica in seguito a qualche lieve fitta nella zona del petto, ed è risultato tutto a posto. Il medico ha detto che probabilmente questi dolori erano dovuti al mio carattere particolarmente emotivo (ansia? fino a dicembre tuttavia non avevo idea di cosa potesse essere l'ansia).

ora io mi chiedo da cosa mai può dipendere questo affaticamento così avanzato? Non ho voglia di far niente, fare attività fisica è uno sforzo immenso seppur abbia una voglia da matti di andare a correre, tornare ad allenarmi con la mia squadra ecc. Ad ottobre ho passato giornate in cui anche alzarmi dal divano e fare due passi per prendere un bicchiere di acqua era molto faticoso (la depressione colpisce anche fisiologicamente?)

Sarei molto lieto di sentire un suo pare in merito in quanto qualunque informazione in più per me può risultare utile.

Cordiali saluti, A.C.
[#6]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Caro ragazzo,
tu hai chiesto un consiglio ed un parere e noi te lo abbiamo dato: è utile fare una visita endocrinologica
eventualmente normalizzare il leggero ipotiroidismo sub-clinico e verificare se la sintomatologia scompare.
Considera che la tachicardia (cioè l'aumento della frequenza cardiaca) non è compatibile con un ipotiroidismo in cui più frequentemente si riscontra una
bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca).

Con i più cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Giambresio capisco e vi ringrazio,

ma a questo punto crede che sia il caso di insistere con il mio medico di fiducia sul mandarmi da un endocrinlogo? Dato che anche lei dice che l'incremento di TSH è piuttosto modesto. Un ultima domanda, l'affaticamento e la stanchezza quotidiana possono essere attribuiti ad un ipo tiroidismo? od ad una tiroidite...

Grazie ancore, complimenti per il sito. Cordiali saluti, A.C.
[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Giambresio chiedo scusa per il disturbo. Ho fissato un appuntamento con il mio medico di base per il 26 e vi terrò informati.

Nel frattempo gradirei solamente sapere se la stanchezza, spossatezza ed affaticamento generale possono essere imputabili ad una tiroidite o se, probabilmente, sono dovuti alla lieve depressione.

La ringrazio per il tempo e l'interesse dedicatomi. Cordiali saluti, A.C.
[#9]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

probabilmente i sintomi che lamenta possono essere correlati a fenomeni di tipo ansioso con spunti di somatizzazione.
Una volta effettuata la visita endocrinologica, che ha prenotato per il 26? (o si prenota per parlare con il proprio medico?), ed ottenuta una risposta in merito al grado della sua patologia, sarebbe opportuna una visita psichiatrica per un trattamento adeguato ai sintomi che lamenta e che non sembrano essere giustificabili dal grado di patologia che attualmente riferisce.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Ruggiero,

il 26 ho prenotato un appuntamento con il mio medico di base (al quale chiederò di prescrivermi una visita endicrinologica). Da ottobre ho avuto un incontro con una psichiatra la quale però ha detto che non ha trovato nulla di psichiatrico. Successivamente ho avuto un paio di incontri con una psicologa che mi ha invece trovato ansia acuta e lieve depressione. Successivamente alla visita endicrinologica lei suggerisce di proseguire la terapia con la psicologa o di tornare dalla psichiatra?

La ringrazio per la sua ultima risposta. Cordiali Saluti, A.C.
[#11]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se dalla visita endocrinologica non risultano alterazioni che possono giustificare i sintomi che lamenta, allora deve andare da uno psichiatra.
[#12]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Ruggiero,

la ringrazio nuovamente per l'interesse e per la celere risposta. Domattina chiederò al mio medico di base di prescrivermi una visita specialistica da un endocrinologo.

Cordiali Saluti, A.C.
[#13]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Gentile utente, molti dei suoi sintomi ricordano le comuni (comuni nei diabetici in terapia) crisi ipoglicemiche: la benzina finisce di colpo, spossatezza estrema, testa leggera, tentativo dell'organismo di compensare con l'adrenalina = tachicardia, pallore, nervosismo, pessimo umore, fame compulsiva ecc. ecc.

Glielo dico perche' ho visto che lei ha gia' fatto una curva da carico di glucosio, che suggerisce due considerazioni: 1) perche' le hanno fatto questo esame, che si fa a chi e' sospettato di avere problemi con lo zucchero? 2) il valore dopo un'ora e' molto basso rispetto a quanto atteso, come se ci fosse una eccessiva risposta di insulina. E la troppa insulina provoca appunto ipoglicemia.

Non vado oltre, per non fare la fine dei medici di Pinocchio, che si divertivano a fare ipotesi, le dico solo un'ultima cosa: provi a tenere sempre in tasca due o tre bustine di zucchero del bar e quando le vengono queste crisi, mandi giu' lo zucchero. Se era ipoglicemia, i sintomi spariscono in due minuti e avremo dato un nome ai suoi problemi.

Restera' poi da dargli anche una spiegazione, e questo sara' compito dell'endocrinologo.

[#14]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Bianchi,

la ringrazio per il suo aiuto. L'ipotesi ipoglicemica era stata presa in considerazione e poi accantonata dal mio medico di base dopo i risultati della curva glicemica. In quel tipo di attacco (senso di svenire, tachicardia, ecc) in genere come dice lei stavo meglio dopo aver mangiato qualcosa. Ma può essere semplicemente una reazione fisiologica all'ansia (stress negativo?)? Perchè ho notato che quel tipo di attacco mi veniva in determinate situazioni che a priori non avrei saputo descrivere, ma che da dicembre (successivamente che lo psicologo mi spiegò cos'è l'ansia) definirei come situazioni in cui mi si è manifestata ansia acuta, e che quindi già il semplice fatto di uscire dalla classe o dallo spogliatoio mi faceva tirare un grosso sospiro di sollievo. Inoltre non ho più avuto crisi di quel genere da ottobre, mese in cui diciamo mi sono messo a riposo.

cordiali saluti, A.C.

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Egregi Dottori,

oggi sono stato dal mio medico di base a cui ho chiesto se questi sintomi sono imputabili ad una tiroidite. La Dottoressa ha detto che l'incremento di TSH nel sangue è molto modesto e che non è necessaria una visita endocrinologica a breve termine. Mi ha prescritto una visita da uno psicologo per valutare questa situazione di ansia acuta. Vi terrò informati.

Cordiali Saluti, A.C.
[#15]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Finalmente il suo medico ha imboccato la strada giusta.
[#16]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
A questo punto suppongo che stanchezza e fame possano essere attribuiti all'ansia.

Due ultime domande:

- ho da un paio di anni delle forti occhiaie nella parte di pelle tra occhio e naso. Nonostante il buon riposo (9 ore di sonno da agosto) non vanno via. Anche queste possono essere collegate all'ansia o alla lieve depressione?

- gli occhi un pò sporgenti probabilmente sono solo una questione genetica?

Grazie per un eventuale risposta. Cordiali saluti, A.C.
[#17]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Gentile utente, la curva da carico e' un test per verificare la "riserva pancreatica endocrina" (normale, scarsa, iperergica) e non e' detto che vada altrettanto bene per chiarire occasionali episodi ipoglicemici. Comunque personalmente ritengo che sarebbe interessante riferire tutti i punti della curva (basale ecc.).

L'approccio corretto alle crisi ipoglicemiche e' di farsi fare un prelievo nel momento in cui si manifestano e in quel prelievo dosare glucosio, insulina, catecolamine e cortisolo, da confrontare con analoghi valori in condizioni di benessere. Nelle crisi ci aspettiamo zucchero basso e insulina significativa. L'effetto positivo del cibo a mio avviso e' reale e non dipende da un effetto placebo sull'ansia, puo' sempre fare la controprova del bicchiere d'acqua: l'ansia migliora, l'ipoglicemia no.

Io non ho pregiudiziali contro una ipotesi psicogenica, ma dovrebbe essere una diagnosi di esclusione quando tutte le forme organiche sono state ipotizzate ed escluse, tanto piu' che i suoi sintomi sembrano singolarmente precisi e suggestivi. Gli psicologi non conoscono le glicogenosi o le crisi addisoniane, un affidamento prematuro potrebbe portare a diagnosi tardive.

Chiaramente le auguro di non avere nulla del genere e che tutto passi da solo.

Concludo rispondendo alle sue domande, per quel poco che ne so:

le occhiaie (letto venoso che traspare per sottigliezza della pelle, a volte microematomi - distinguere dalle "borse", smollamento del connettivo) possono essere un fatto costituzionale. Il collegamento, piu' che col mancato sonno in quanto tale, puo' derivare da una azione meccanica di sfregamento dell'occhio in condizioni di c.d. "fragilita' capillare";

Gli occhi sporgenti vanno diagnosticati oggettivamente da un professionista, e non dal soggetto. L'esoftalmo vero bilaterale correla con ipertiroidismi autoimmuni, che non sembrano il suo caso.


[#18]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentile Dr. Bianchi,

la ringrazio vivamente per la sua esauriente ed accurata risposta. A poter incrementare la sua tesi riguardo a zuccheri e glicemia, le posso dire che da circa 16 anni (da quando ho cominciato a praticare calcio in maniera più intensa: campionati regionali, prima squadra...) ho cominciato a notare un incremento piuttosto accentuato della fame, specialmente dopo attività fisica. Va bene, normalissimo, il punto è che dopo un pò di tempo ho notato che se non mi riempivo lo stomaco 1 ora o 2 prima dell'allenamento (o partita) era come se dopo poco tempo finivo la benzina, con conseguente senso di debolezza (e fame). E cioò un pò mi da fastidio se solo penso a compagni che ad esempio mangiano (come consigliato) 3 ore prima dell'attività, ma se lo faccio io, poi durante lo sport ad un certo punto avverto un enorme senso di fame e debolezza come già le ho detto. Oppure altro caso, quest'anno non sono riuscito a fare nemmeno un allenamento mattutino, perchè la semplice colazione non mi bastava, mentre vedevo che per gli altri era tutto ok. Come mai ho questo rapporto con il cibo? Può essere solamente fame nervosa o metabolismo veloce? Perchè negli ultimi anno ho sempre mangiato molto per rimanere più o meno sempre dello stesso peso. Inoltre se può aiutare, vado di corpo 2 volte al giorno più o meno. Come mai brucio così in fretta?
[#19]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Non so se e' fame nervosa, sembra piu' fame compulsiva, e' diverso (la fame nervosa e' uno che mangia "per occupare il tempo", e puo' andare avanti tutto un pomeriggio a sgranocchiare porcherie, la fame compulsiva [craving] e' un impulso insopprimibile che, reintegrate le scorte, si placa e lascia una sensazione di benessere).

Lei non "brucia in fretta", secondo me lei non accumula (non mette da parte il glicogeno, che poi vera' usato come fonte di zucchero in gara), se lei fosse una macchina, viaggerebbe perennemente in riserva. Se questa sia una metafora letteraria, o sia un problema del metabolismo del glicogeno, o sia una condizione di mancata gluconeogenesi secondaria a insufficienza surrenale, magari nel contesto di una sindrome poliendocrina autoimmune, senza dati analitici non glielo posso dire ne' io ne' nessuno.

Ricordo solo che lei all'inizio ci ha riferito "solo i dati anormali". Questo approccio e' sbagliato perche' per esempio in caso di alterazioni corticosurrenaliche l'orientamento diagnostico viene confermato o escluso da una serie di piccole deviazioni di metaboliti, elettroliti, perfino degli eosinofili (cortisolo basso = eosinofili alti, e viceversa), nessuna delle quali da sola magari eccede i limiti di norma, ma tutte assieme possono comporre un quadro suggestivo.

D'altronde non puo' neanche inondare il sito con tutti gli esami degli ultimi 5 anni, quindi accettiamo i limiti di internet, vada dallo psicologo, veda se funziona, se funziona dimentichi questo post, la biologia e' una scienza, ma la medicina aime' no.





[#20]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
entile Dottor Bianchi,

la ringrazio ancora vivamente per il tempo che lei e colleghi state dedicandomi. Probabilmente ha ragione lei, il senso di fame che ho sembra più compulsiva che nervosa. Infatti ho lo stomaco abbastanza piccolo diciamo e quindi spesso a pranzo e a cena riesco a mangiare solo il primo. In ogni caso le riporto i risultati delle ultime analisi:

1) Nel giugno 2006 ho avuto un periodo simile che non so se è collegabile a queso, in cui mi sentivo estremamente debole se non mangiavo, con le gambe leggerissime e difficolta respiratoria. In un primo momento i medici dissero fosse una componente emotiva conseguente a forte stress negativo. Ma da un tampone faringeo in data 18-6-2007 (tonsille gonfie) mi trovarono il germe 'Staphylococcus aureus'. nel giro di un mese con un antibiotico guarii. Ad ogni modo le analisi del sangue erano (in data 28-05-2007):

EMATOLOGIA

- Emocromo

Leucociti 9,08 (4,50-9,80)
Eritrociti 5,36 (4,60-6,20)
Emoglobina 15,7 (14,-18)
Ematocrito 47,8% (36-52)
Volume eritrocitario medio 89,2 (82 -99)
Emoglobina globurale medio 29,3 (26 -39)
Concentrazione emoglobinica 32,8 (32-38)
Ampiezza di distribuzione 13,8 (10,5-16)
Piastrine 288

- Formula leucocitaria

Granulociti neutrofili 43,6% (42-75)
* G. eosinofili 7% (1-6)
G. basofili 0,4% (0-1,5)
Linfociti 41,2% (20-45)
Monociti 7,8% (3-11)
G. neutrofili 3,95 (1,8-7,25)
G. eosinofili 0,63 (0-0,7)
G. basofili 0,03 (0-0,25)
Linfociti 3,74 (1,5-4,0)
Monociti 0,70 (0,20-0,95)

- VES 5 (2-26)

BIOCHIMICA CLINICA

Glucosio 94 (70-110)
Creatinina 1,20 (0,70-1,40)
AST 38 (10-51)
ALT 28 (7-57)
GGT 22 (9-60)




In un secondo momento riportero le analisi del 2008, perchè se anche questo vi può aiutare, in questo periodo qualunque cosa che richieda un minimo di fatica o concetrazione mi risulta molto difficoltosa, ad esempio scrivere molto sul pc o leggere molte pagine di un libro (io vorrei con tutto me stesso risolvere questo problema e questo spazio dedicatomi risulta di grande aiuto) mi creano emicranie o comunque uno stato di malessere. Forse è imputabile alla lieve depressione o all'ansia.

Ad ogni modo avrei una domanda:

Essendo i sintomi molto variegati e non sempre chiari, potrebben essere il tutto sintetizzato come un forte accumulo di stress negativo e quindi un crollo psico-fisico? E che quindi bastino solamente qualche mese di buon riposo? Ricordo che nelle estati degli anni scorsi ho sempre passato uno o due mesi a riposare e divertirmi nel quale mi ricaricavo completamente, quest anno invece ho dovuto studiare anche d'estate e la pausa da calcio è durata molto poco. Non ho avuto un attimo per staccare.

Inoltre una eco alla tiroide i cui risultati sono a posto, escludono una tiroidite?

Grazie ancora di cuore, A.C.
[#21]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

certamente la visione del collega le ha consentito di vedere il problema da un altro punto di vista ulteriore.

Credo pero' che sia opportuno ribadire l'utilita' della visita psichiatrica per la valutazione di quello che chiama "crollo psico-fisico" che richiede certamente un trattamento opportuno.
[#22]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Ruggiero,

per la visita 'psicologica' in un primo luogo si era cercata una psicologa al centro di sanità pubblica della mia città, poi però è stata fissata con una Dottoressa che è anche Psichiatra e Psicoterapeuta. Quindi le farò sapere come andrà il colloquio fissato in data 6 marzo.

Comunque le mie sensazioni sono state proprio quelle di un crollo legato ad un accumulo di forte stress negativo. Certamente è semplicemente un pensiero di un paziente che non ha alcuna competenza in campo medico, ma penso che sia importante sapere quale sia il mio pensiero. E' come se 'progrssivamente' si stessero esaurendo sia le energie fisiche che quelle mentali. In qualche modo con il cibo riuscivo a compendarle, ad esempio per gli allenamenti e partite mangiavo molto. Però sentivo lostesso una grossa fatica finchè ad un certo punto ad ottobre non ce l ho fatta più, anche se ho provato a tirare fino all ultimo e questo può esser stato un possibile fattore negativo. Ad ogni modo (ripeto, è un mio parere da ignorantissimo paziente) tutto ciò potrebbe essere legato ad una progressiva depressione (con ansia). Il problema a questo punto è: quale è stata la cuasa??? Ma penso che a questa domanda potrò trovare risposta con l'aiuto della psicologa.
[#23]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Bianchi stavo prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi che lei mi ha citato di una 'mancata gluconeogenesi'. Inoltre non c'è frase più significativa per descrivere un aspetto del mio stato ultimamente, quale 'se fosse una macchina viaggerebbe sempre in riserva' infatti la sensazione che ho è proprio quella, basta uno piccolo sforzo per farmi venire fame e farmi mancare subito le energie. Voglio anche precisare che ho provato il suo test delle bustine di zucchero: di sera dopo cena avevo la sensazione di fame e lieve malessere, ho mandato giù 2 bustine di zucchero. probabilmente sarà stata suggestione ma il senso di fame è sparito, in ogni caso riproverò in questi giorni. In ogni caso ecco i sintomi attuali:

- Fatica a fare attività sportiva. Attualmente mi basta fare un bell allungo per finire con le mani sulle ginocchia, fatica a fare il cosidetto respiro profondo, sensazione generale di malessere e un sacco di acido lattico nelle coscie, questo aspetto l'ho sempre sottovalutato considerandolo una conseguenza di un affaticamento generale dovuto a qualche altra causa. Invece sottolineo il fatto che attualmente quando faccio attività, sento subito le gambe piene di 'acido lattico' non so se è la frase migliore per descriverlo ma è la mia sensazione.

- Ultimamente ho spesso fame, malessere, ansia, tachicardia e qualche momento di depressione (come dice lei la sensazione di essere sempre in riserva appunto).

- Quando comincio ad avvertire il senso di fame sento lievi crampi allo stomaco, ed i sintomi spesso sono svariati quali vista sfocata, giramenti di testa, veritgini, poca lucidità, percezione diversa tipo essere 'ubriachi'. Dopo aver mangiato spesso mi sento bene. Altre volte invece ho gonfiore alla pancia e aria.

- Dopo un allungo ho i battiti 160 al minuto, fino a pochi mesi fa non avevo mai avuto più di '120' quindi è da agosto che faccio un enorme fatica.









Le espongo altri dati:



10-10-2008 Diagnostica sierologica

Anticorpo anti-virus Epstein-Barr

Antigene viro-capsidico (lgG) Positivo
Titolo: 1/320
Antigene viro-capsidico (lgM) Negativo






5-11-2008 Visita Generale Neurologica

vneu amb urg mmg dr Valeri tt ...astenia ingravescente, parestesie ..., scotomi, alterazioni TSH, malattia demielinizzante?....

Esame obiettivo neurologico normale ingravescente esordita nell'agosto us ed accompagnata da disturbi visivi, intolleranza per la luce (specie delle lampade neon), difficoltà di concentrazione, faticabilità. Nega alterazioni significative titolo anticorpale mononucleosi. Modesta alterazione TSH. Si propone RMN encefalo per rispondere al quesito del MMG e per verificare la morfologia ipofisaria.





16/10/2008 Visita generale internistica

Diatesi broncoasmatica allergica. Utilizza al bisogno Claritin, ventolin, Clenil. No tabagismo. Attività agonistica (pallone). Faringotonsilliti recidivanti. Riferisce dispepsia e malessere. Tra gli esami di laboratorio si evidenzia un TSG elevato con ormoni tiroidei normali. EO Non rilievi patologici. conclusioni: Non rilevo situazioni di particolare allarme. Consiglio di ricontrollare TH, ormoni tiroidei, autoanticorpi antitiroide con successiva Visita Endocrinologica se si confermano le alterazioni.






14/10/2008 Eco ecografia tiroidea

Esame eseguito con sonda lineare da 12 MHz. Tiroide di dimensione e morfologia nella norma con ecostruttura omogenea, senza evidenti alterazioni focali. non adenoegalie latero cervicali.






04/12/2008 RM cercello e tronco encefalico (senza mezzo di contrasto)

quesito clinico: astenia ingravescente con incremento del TSH

Tecnica: indagine eseguita con apparecchiatura ad alto campo (1.5 t) mediante scansioni FSE sagittali pesate in t!, SE assiali pesate in t1, FSE assiali pesate in densità protonica e t2, FLAIR sagittali e coronali con sequenza SE coronale pesata in t1 focalizzata sulla sella turcica.

Reperti: in sede sottotentrionale, cisterne della base, quarto ventricolo e spazi subaracnoidei di ampiezza normale. non alterazioni focali o diffuse del segnale del cervelletto e del tronco encefalico. In sede sopratentrionale, ventricoli e spazi subaracnoidei periencefalici di ampiezza normale. Non alterazioni focali o doffuse del segnale. Strutture mediane in asse. Nel contesto di una sella turcica di dimensioni normali è riconoscibile una ghiandola ipofisaria anch'essa regolare per morfologia, dimensioni e segnale. Infundibolo ipofisario in asse. regolari le struttere soprasellari e in particolare e il chiasma ottico. Normali la trasparenza ed il grado di pneumatizzazione del senso sfenoidale.




10/02/2009 ormoni

TSH 5,8680 (0,30-3,00)
FT3 3,97 (1,30-4,50)
FT4 0,93 (0,88-2,10)




Inoltre potrebbe centrare la celiachia?


Ringrazio tutti i Dottori per l'aiuto in special modo il Dottor Bianchi che sta dando un contributo molto importante.


Presto riporterò gli ultimi dati che mancano ovvero le analisi del sangue effettuati in data 23/09/2009.
[#24]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Gentile utente, commento veloce sui suoi ultimi dati:

- la mononucleosi per adesso la lasciamo perdere
- la celiachia idem, chiaramente siccome io vendo esami, un paio di esami si possono anche fare, ma qui non mi aspetto niente
- la tiroide e' a posto e la causa del TSH non e' li'
- internista e neurologo perplessi

tenga presente che i nostri commenti non servono a dirle che cosa ha lei (altrimenti faremmo diagnosi e -incidentalmente- dovremmo farci pagare) ma a dare un parere aggiuntivo sul percorso che lei sta seguendo dal vivo.

Ebbene la RMN del suo cranio, nel mentre ci dice che e' tutto a posto, ed e' una bella cosa, mi dice anche che il suo medico di famiglia ha pensato anche a una sclerosi multipla preclinica (malattia demielinizzante? al che il radiologo risponde: NO!). La SM infatti puo' spesso esordire con debolezze muscolari, scambiate con astenia o CFS, pero' diverse dalle sue (lei parte e si ferma con la lingua in fuori e 160 BPM, quello con la SM non parte neanche).

Da questo traggo l'impressione che il suo medico sia uno bravo e che sta esplorando uno spettro di ipotesi, e prima o poi verra' a capo dei suoi problemi, mentre io qui per es. sono gia' un pochino oltre le mie attribuzioni.

La lascio quindi in (imho) ottime mani.


[#25]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Bianchi,

la ringrazio ulteriormente per il suo aiuto che apprezzo davvero molto. Gradirei se quest'ultimo post però lo leggesse anche uno psichiatra perchè ho delle informazioni aggiuntive a livello psicologico. Non so se ha sentito in tv il caso Pellegrini, due malori: uno attribuito all'asma ed uno all'ansia. Bene, io sono lievemente asmatico ma faccio uso di medicinali una volta ogni chissà quanti mesi, ma potrebbe essere il mio affaticamento attribuibile all'asma? Solamente non capisco perchè sempre da agosto non riesco a bere più alcolici o caffeina che mi fanno sentire poco bene. Ma sà cos'è, dato i miei continui dolori al petto, se qualcuno mi chiedesse 'cosa pensi di avere?' suppongo che la mia risposta sarebbe 'ansia, con qualche spunto di somatizzazione al petto' dato che la visita dal cardiologo l'ho fatta e la sua risposta è stata che ho un carattere particolarmente emotivo. Un problema esclusivamente psicologico. Internista e neurologo hanno parlato 'fuori dalle righe' ovvero senza bisogno di scriverlo nel referto, di una buona dose di stress e di un conseguente crollo. Alla fine è quello, ma il problema è: la causa?

Tuttavia ieri sono stato dalla psichiatra, che mi ha detto che prima di poter parlare di ansia devo effetture nuovamente gli esami di TSH ed ormoni tiroidei, gli autoanticorpi antitiroide, ed una visita endicrinologica.

Comunque più passano i giorni e più riconosco le situazioni in cui avverto malessere o dolori vari. Da agosto è come se avessi perso completamente autostima, grinta e sicurezza. Alcune situazioni dove sto male ad esempio sono nella mezz'ora prima di un qualsiasi appuntamento sento un gonfiore nella zona del cuore, con conseguenti battiti alquanto strani, agitazione, nervosismo. Oppure quando suaonano al campanello prendo subito uno spavento e comincio ad avere tachicardia e fotofobia. Quando sono in compagnia di un amico ogni tanto mi sento un pò a disagio e mi torna il gonfiore in zona cuore. uando vedo una ragazza, di solito essendo timido ero un pò impacciato, ma adesso ho anche tachicardia e il solito gonfiore e battiti strani al cuore. Penso che questa sia semplicemente ansia... il fatto stesso di non sapere che cavolo ho firse tende ad aumentarmela e a farmi avere qualche momento di depressione perchè siccome quando sono in compagnia o fuori di casa ho qualche momento di ansia come quelli sopra descritti (gonfiore al petto, ecc) tendo ad uscire sempre meno... ad ogni modo adesso farò questi esami consigliati dalla psichiatra per escludere del tutto la tiroide, dopodichè se tutto è ok, tornerò definitivamente dalla psichiatra per vedere di cosa si tratta. Ma questa presunta somatizzazione non è che possa farmi male? Va bene ho un cuore sano ma non è che tutto sto scaricare sul cuore possa essere negativo a livello organico? Negli ultimi due anni ho avuto qualche esperienza un pò traumatica come una rissa, una storia d'amore finita male ed un litigio con gente che mi veniva addirittura ubriaca fin sotto casa ad attaccarsi al campanello. Che lo spavento del campanello sia ricollegabile a questa esperienza tanto per dirne una?






--- Ad ogni modo ecco le ultime analisi complete del sangue, risalenti al 23-09-2008: ---

Creatinina 1,26 mg/dL (0,70-1,40)

Colesterolo 190 mg/dL (150-240)
*Val.desiderabili: fino a 30a < 180 - oltre 30a: < 200 mg/dL - Valore limite : 240 mg/dL - Valori elevati > 240 mg/dL

Colesterolo HDL 43 mg/dL (35-70)
Colesterolo LDL (formula di friedwald) 137 mg/dL (50-150)
*Trigliceridi 49 mg/dL (50-165)
Ferro 91 ug/dL (60-160)
*Bilirubina totale 1,10 mg/dL (0,20-1,00)
*Bilirubina diretta 0,31 mg/dL (0,01-0,20)
AST 25 U/L (10-61)
ALT 20 U/L (7-57)
GGT 17 U/L (9-60)
PCR 0,02 mg/dL (0,00-1,00)
Emoglobina Glicata (HbA1c) 5,1% (3,8-5,5)


---Ormoni---

Ferritina 51,30 ng/mL (20,00-320,00)
*TSH 4,259 mUI/L (0,30-3,00)
FT3 4,04 ng/L (1,30-4,50)
FT4 1,19 ng/dL (0,88-2,10)


---Microscopia clinica---

Esame chimico-fisico delle urine

Colore: Giallo paglierino
spetto: Limpido
pH: 6,5
Peso specifico: 1018
Glucosio: Assente mg/dL (0-10)
Chetoni: Assenti mg/dL ASSENTI
Proteine: Assenti mg/dL (0-25)
Emoglobina: Assente mg/dL ASSENTE
Bilirubina: Assente mg/dL (0,0-0,2)
Urobilinogeno: Assente EU/dL (0-1)



---Ematologia---

Emocromo

Leucociti 8,51 84,50-9,80)
Eritrociti 5 (4,6-6,2)
Emoglobina 15,3 (14.18)
Ematocrito 45,7 (36-52)
volume eritrocitario medio 91,4 (82-99)
Emoglobina globurale media 30 (26,39)
Concentrazione emoglobinica 333,5 (32-38)
Ampiezza di distribuizione 14 (10-16)
Piastrine 278 (150-400)

Formula lucocitaria

Granulociciti neutrofili 52% (42-75)
*G. eosinofili 7,6% (1-6)
G. basofili 0,7% (0,0-1,5)
Linfociti 31,5% (20-45)
Monociti 8% (3.11)
G. Neutrofili 4,43 10^3/uL (1,80- 7,25)
*G. eosinofili 0,64 10^3/uL (0-0,7)
G. basofili 0,05 10^3/uL (0-0,25)
Linfociti 2,68 10^3/uL (1,5-4)
Monociti 0,68 10^3/uL (0,2-0,95)
VES 2 (2-26)

---Biochimica Clinica---

Glucosio 89 (70-110)

OGTT (curva da carico orale di glucosio)
Basale 75
Dopo 60' 84 mg/dL (90-160)
Dopo 120' 104 mg/dL (75-125)
Dopo 160' 80 mg/dL (70-110)
Urea 41 mg/dL (13-41)
[#26]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
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Egregi Dottori,

grazie al contributo di un vostro collega (Dr. Lupo) sono riuscito a capire quale forse sia la vera natura del mio problema, di seguito vi linko l'indirizzo:

http://www.sportmedicina.com/attacchi_di_panico.htm

In questa pagina, la prima parte del discorso infatti sembra riguardare in tutto e per tutto alcune mie situazioni. Tanti medici hanno descritto i miei sintomi come 'variegati' o 'non chiari', cosa senza dubbio reale, come reale però è la difficoltà a descrivere questi sintomi, perchè appunto vari e non chiari neppure a me stesso! La pagina linkata invece, li descrive alla perfezione, riporto le parti che più mi riguardano:

- quando devono affrontare situazioni particolari, come luoghi affollati (es. il supermercato), ecc., vanno letteralmente in tilt, scoprendosi spaventati, senza un motivo oggettivo, se non la paura della crisi.

- Tale patologia può essere riscontrata anche nella popolazione sportiva

- I sintomi che possono comparire sono (tra parentesi, specifico quanto siano presenti nei miei momenti di presunta crisi):

difficoltà di respirare; (SPESSO)

palpitazioni; (SPESSO)

dolori al torace o senso di malessere; (SEMPRE)

sensazioni di soffocamento; (SPESSO)

vertigini; (RARAMENTE)

sudorazione; (RARAMENTE)

vampe di calore; (RARAMENTE)

tremore; (RARAMENTE)

paure legate a certe situazioni; (SPESSO)

ansia incontrollabile; (SPESSO)

sensazione di irrealtà; (SPESSO)

intorpidimento. (RARAMENTE)


Questi semplici punti (aggiungo anche la tachicardia), descrivono perfettamente i sintomi che provo in determinate situazioni, ma talvolta anche senmplicemente a casa o sul divano.

E pensare che in tutti questi mesi sintomi quali palpitazione e sensazione di irrealtà non avevo la più pallida idea di come descriverli. Forse adesso sto cominciando realmente a capire di essere sano, e che il mio problema è di carattere esclusivamente psicologico.

Ad ogni modo in queste due settimane per preucazione e per richiesta della psichiatra ripeterò gli esami del TSH, e farò quelli degli autoanticorpi antitiroide con successiva visita endocrinologica.

Un cordiale saluto, vi terrò aggiornati.
[#27]
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Attivo dal 2009 al 2012
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Egregi Dottori,

giovedì 9 aprile ho effettuato la visita endicrinologica che ha completamente escluso qualsiasi tipo di patologia legata alla tiroide. A questo punto suppongo che diventi sempre più concreta l'ipotesi degli attacchi di panico. La situazione attualmente è parecchio migliorata rispetto all'ultima volta che vi ho scritti circa un mese fa, pur senza effettuare terapie particolari. Ho cominciato ad uscire regolarmente, a rivedere un sacco di cari amici, ad uscire con qualche ragazza. Tuttavia qualche giorno di 'ricaduta' diciamo, dove mi sento stanco e un pò svogliato, ancora ce l'ho. Inoltre in alcuni contesti, ho ancora qualche tipo di attacco (di panico penso) che comunque riesco a gestire abbastanza bene. L'unico vero grosso problema a questo punto diciamo che sta nel momento in cui cerco di praticare attività sportiva. Fisicamente mi sento a posto, non ho più astenia, stanchezza, ecc. Ma nel momento in cui cerco di fare sport le cose cambiano. In queste ultime settimane sono andato 3 volte a fare qualche semplice tiro con il pallone con qualche amico. Dopo circa un'ora di attività, ho cominciato ad avvertire malessere, spossatezza e qualche altro sintomo legato alla percezione che ora come ora non saprei descrivere bene. Tutte 3 le volte ho preferito tornare a casa, per poi sentirmi meglio una volta aver mangiato (tanto). Ieri invece ho provato a fare una partita con gli amici (11 contro 11 ma niente di serio, molto blando dato che c'erano ragazzi ma anche bambini). Bene, dopo circa mezz'ora di tiri senza impegno, inizia la partita. Passano un pò di minuti ed alla prima occasione faccio un lungo scatto con la palla. Nessun problema. Passano altri minuti, per ripetere un altro scatto con la palla. I battiti a questo punto erano molto alti. Passano ancora altri minuti, ed effettuo il terzo scatto con la palla. Avevo i battiti altissimi e mi mancava tantissimo l'ossigeno, per qualche secondo ero certo di svenire. Mi sono fermato sono andato a rinfrescarmi ed a mangiare biscotti (portati da casa) ma ho cominciato ad avvertire una forte astenia e debolezza ed ero un pò pallido in faccia. Ho comunque aspettato che la partita terminasse per poi farmi portare a casa, dove ho mangiato e riposato per circa un'ora, per poi sentirmi un pò meglio. Vorrei chiedere a voi a cosa possa esser legato questo episodio, se agli attacchi di panico, se al fatto che ero senza allenamento, ecc.

I saluti più cordiali. Grazie per un eventuale risposta.
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