Effetti collaterali al fegato di un farmaco

Gentili Dottori,avrei bisogno di un parere a riguardo dell'effetto collaterale di un farmaco antidepressivo (elontril,il cui principio attivo è il bupropione) che mi crea gonfiore/fastidio al fegato (anche a dose minima del farmaco,ma essendo capsule a rilascio modificato il fastidio si protrae per tutta la giornata):negli effetti collaterali riportati nella confezione si parla SOLO di "dolore addominale" e/o "ipersensibilità" all'uso del farmaco.secondo voi il mio gonfiore/fastidio può essere interpretato come uno di questi effetti collaterali (quindi non preoccupante) oppure no?premetto che uso il farmaco da più di 1 mese (quindi se fossero effetti iniziali dovrebbero essere già spariti) e continuo ad avere questo effetto collaterale. Preciso che da analisi del sangue e ecografia dell’addome (eseguiti per altri motivi) risulto soggetto sanissimo. Il mio pensiero è che,prevedendo una terapia a lungo termine,non vorrei incorrere a danni epatici.Desidererei quindi avere un vostro parere prima di parlare col mio psichiatra a riguardo di cambiare farmaco per questa causa.Grazie per la vostra attenzione,vi auguro buone feste e tante belle cose.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Dolore "al fegato" presumo significhi dolore sulla destra all'altezza del fegato, che le ricordo si trova sotto le costole. Ma è una sua deduzione il fatto che c'entri il fegato, basata su quali elementi ? Lei ha eseguito esami del sangue in cui dovrebbero esserci le transaminasi almeno, relative al fegato, quindi non non si capisce bene perché tira in ballo il fegato, e soprattutto che c'entra il lungo termine con il dolore attuale e con il fatto che gli esami sono normali. Non è che gli effetti collaterali sono solo iniziali, alcuni possono rimanere, ma dolore addominale non significa problemi al fegato, non vedo invece perché si orienta su questo organo in particolare. Si spieghi meglio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Gentile Dottore,
esatto:la posizione è proprio quella che ha indicato lei.Non ho tirato in ballo niente,ho solo cercato di documentare il più possibile il mio problema e la mia storia clinica.Quello che non capisco io è perchè solo usando questo farmaco ho questo effetto collaterale non esattamente specificato nel foglietto illustrativo.La cosa,come ho spiegato,la trovo preoccupante a lungo termine nel senso che se il dolore si protraesse sempre potrebbe essere una reazione di intolleranza del mio corpo al farmaco?Spero di essermi spiegato al meglio.

Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Come non specificato, ha detto lei che c'è scritto dolore addominale. Primo. Secondo è da stabilire che sia un effetto collaterale della medicina. Non è che quando il fegato è danneggiato si sente "dolore al fegato", accade nelle epatiti acute di una certa portata.
Lei ha un dolore addominale che può essere legato -per esempio- all'intestino (colon per esempio), ma se ce l'ha da un anno perché se ne preoccupa a questo punto ?
"Reazione di intolleranza" del corpo che significa ?
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Utente
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Dolore addominale è una cosa generica a mio avviso,può anche essere dolore allo stomaco o all'intestino giusto?ma,scusi la mia ignoranza,visto che è il fegato che metabolizza i farmaci...

ho detto che il dolore è iniziato da 1 MESE (dal 1° giorno in cui prendo il farmaco).

Per reazione di intolleranza intendo che il mio corpo mi segnala che quel particolare farmaco non è metabolizzato bene dal mio corpo e quindi è come se mi dicesse di smettere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Il fegato metabolizza alcuni farmaci così come alcune sostanze naturali.
Lei ha questo sintomo da 1 mese, adesso dopo un mese se ne preoccupa, presumo che ne abbia già parlato con il suo psichiatra però.

Qual'è il nesso tra dolore addominale e problemi di metabolismo del farmaco (e perché poi dovrebbe averne ?). Reazione di intolleranza è un termine che non c'entra niente. Il corpo non le dice di smettere, quello glielo dice il cervello se mai.

Quindi dopo un mese si sta ponendo il problema se è il caso di smettere per un dolore che comunque dura da un mese in maniera presumo lieve e non continua, visto che un mese lo ha avuto senza particolari problemi.
Gli esami li ha fatti come è giusto che sia, e mi dice che sono normali (non specifica quali ma presumo quelli di routine che comprendono le transaminasi).
Detto questo, quali elementi continuano a farle pensare al fegato ?
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Utente
Certo,ovviamente ne ho parlato con lui.Però,come la maggioranza dei farmaci antidepressivi,gli effetti collaterali dovrebbero sparire o diminuire dopo un periodo di tempo.Transaminasi eccetera tutte regolari (a parte bilirubina leggermente alta ma lo è sempre stata).
Continuo a pensare al fegato (problema lieve ma continuo e fastidioso in tutto il mese) perchè in quella posizione non penso si tratti dell'intestino.Altrimenti quale altra spiegazione potrebbe essere questo sintomo?
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Utente
Utente
Aggiungo una cosa:come fa a dire che il corpo non mi dice di smettere?!e allora gli effetti collaterali che mi ha dato un altro farmaco (rash cutanei,sudorazione,problemi urinari) non sono collegati al corpo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"perchè in quella posizione non penso si tratti dell'intestino."

Invece può essere, c'è anche l'intestino.


Mi scusi lei ha detto che il corpo le dice di smettere. Il corpo non dice niente. Il cervello le dice di smettere perché ha un rash cutaneo. Questa visione magica del corpo che le dà istruzioni sul da farsi non ha senso.
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Utente
Ha ragione,su questo punto di vista concordo.Ma allora perchè sempre in quel punto dell'intestino?!E se fosse veramente l'intestino,con il passare degli anni ci potranno essere problemi di che genere?!Non chiedo altro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
In quella zona c'è un gomito di colon, un tratto in verticale che "gira verso sinistra" sotto il diaframma, che divide l'addome dal torace. Non di rado in quella zona si formano "bolle" o aree di pressione aumentata. E' possibile che il farmaco in sé, influendo sul tono muscolare intestinale produca una situazione di questo tipo.

Gli esami effettuati sono il modo corretto di verificare eventuale "affaticamento" da farmaco nel fegato, che di regola non corrisponde ad alcun sintomo doloroso però.
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Utente
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Ottima spiegazione Dottore,la ringrazio.

Quindi effettuerò di nuovo analisi su transaminasi eccetera fra quanto tempo a suo avviso?

La saluto e la ringrazio di nuovo.
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