Mic antibiotici

Buonasera, vorrei chiedere un parere a voi esperti circa l'argomento in oggetto. Mi è capitato spesse volte di dover ricorrere ad antibiotici per trattare delle cistiti.
Da quanto mi risulti, la MIC è un fattore determinante per la scelta dell'antibiotico più adatto, a parità di tollerabilità ed eventuali allergie da parte del paziente. Mi spiego meglio: tra vari antibiotici a cui il batterio è sensibile, se possibile, si sceglie l'antibiotico con la MIC più bassa. Una specialista mi ha invece detto che non possono essere confrontate tra loro, ovvero che se una MIC è più bassa rispetto ad un altra, non vuol dire che il batterio sia meno sensibile a quell'antibiotico rispetto all'altro. Mi ha motivato la cosa dicendo che diversi antibiotici hanno meccanismi di azione diversi e agiscono a concentrazioni differenti, da qua discenderebbe che non possono essere paragonate tra loro. Ieri il mio medico di base ha invece confermato la prima versione.
Chi ha ragione dei due?
Grazie a tutti dei chiarimenti.
[#1]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 384 1
Gentile utente
La M I C (Concentrazione Minima Inibente)indica la concentrazione minima necessaria affinché sia inibita lla crescita del batterio e non che venga ucciso (sebbene un'inibizione protratta della crescita conduca all'eliminazione del germe attraverso le difese immunitarie dell'organismo; la MIC è diversa dalla Concentrazione Minima Battericida che normalmente equivale a 2-4 volte la MIC; comunque se le può essere d’aiuto per l’interpretazione dell’antibiogramma deve considerare che sia:

"sensibile", quando l'antibiotico risulta efficace alle
dosi comunemente indicate,

"intermedio", quando la crescita batterica è inibita solo
al dosaggio massimo raccomandato,

"resistente", quando l'antibiotico dovrebbe essere
utilizzato a dosaggi che risulterebbero tossici
nell'organismo.

Tommaso Vannucchi

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto