HPV E CERVICITE CRONICA METAPLASICA

Buongiorno,
sono una ragazza di 31 anni. Ho usato la pillola anticoncezionale per 8 anni e da 2 anni uso nuvaring.
Ho sempre fatto annualmente il paptest e ogni 2 anni visita ginecologica e analisi del sangue ed è sempre andato tutto bene.
Quest'anno il paptest è risultato positivo e più precisamente "anomalia delle cellule epiteliali squamose (ASC-US) possibile lesione intraepiteliale squamosa a basso grado (LSIL-criteri incompleti) si consiglia ricerca e tipizzazione HPV".
A seguito visita ginecologica e colposcopia la ginecologa ha riscontrato una lesione da HPV di 3 mm. Ha quindi eseguito una biopsia e l'esito è il seguente " dati clinici ANTZG1/HPV PAP ASC-US -- Frammento di cercive uterina, riferibile alla giunzione, con epitelio pavimentoso metaplasico immaturo e flogosi cronica stromale. -- Diagnosi: Cervicite cronica metaplasica".
La ginecologa ha detto che non è nulla di grave e che dovrò fare un controllo tra 6/8 mesi con pap-test e colposcopia.
Io vorrei però avere altri pareri perchè mi sembra strano non dover fare altri accertamenti o cure nel frattempo. Possibile che debba solo aspettare di vedere se miglioro o se peggioro?
Nuvaring continuo ad usarlo? non è controindicato visto che ho un'infiammazione cronica?
La ginecologa inoltre ha consigliato al mio compagno una visita da andrologo e colposcopia per vedere se ha segni di infezione da HPV (già fissata per l'11maggio) ma ci ha detto che comunque possiamo avere rapporti intimi non protetti. Mi sembra strano anche questo.... nel caso lui avesse sconfitto l'HPV con il suo sistema immunitario, io glielo posso riattaccare?
Spero di avervi dato tutti i dati necessari per un Vs parere.
Grazie, cordiali saluti
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Per il partner maschile :
No, non esiste allo stato attuale una indicazione a fare il test HPV nell’uomo, perché è molto
complicato fare il prelievo, ma soprattutto perché non è utile.
Per l'attività sessuale:
Il fatto di avere un’infezione da HPV non deve portare a un cambiamento delle abitudini
sessuali. L’infezione è infatti molto comune, la trasmissione al proprio compagno o compagna
può sfuggire a qualsiasi misura che potremmo mettere in atto e, infine, non provoca
alcuna conseguenza nella maggioranza dei casi.
L’infezione da HPV regredisce spontaneamente nell’arco di un anno in circa la metà dei casi
e nell’80% dei casi in due anni. In questo periodo può provocare delle caratteristiche anomalie
cellulari a livello dell’epitelio esfoliato dal collo dell’utero. Queste lesioni corrispondono
generalmente alle LSIL citologiche e alle CIN1 istologiche.
SALUTI
Nicola Blasi , MD

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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