Ascesso ghiandola sebacea/ghiandola bartolini

Buongiorno, scrivo per un problemino che per me è diventato fonte di stress e ansia. Circa un mese e mezzo fa lavandomi ho riscontrato tra l'ano e le grandi labbra al lato sinistro un piccolo nocciolino sottopelle. Preoccupata mi reco al consultorio e in seguito a visita ed e ecografia mi diagnosticano una cisti sebacea della grandezza di circa un centimetro, mi mandano a casa prescrivendomi antinfiammatori e antibiotico spiegandomi però che il tutto poteva degenerare in un ascesso. Dopo circa una settimana il nocciolino diventa una noce e prenoto una visita dal mio ginecologo. Mi visita senza eco e mi dice che si tratta di un ascesso della ghiandola di bartolini, mi dice di fare impacchi caldo umidi, di lavarmi con il betadine e mi prescrive bromeda. Mi spiega che in caso di peggioramento dei sintomi mi sarei dovuta recare in ospedale per incisione ed eventuale marsupializzazione. Dopo circa tre giorni i sintomi peggiorano e dopo qualche giorno l'ascesso si rompe spontaneamente svuotandosi a poco a poco. Lo richiamo e mi dice di continuare la cura, prendo antibiotico e il resto che mi aveva scritto durante la visita... dopo circa 20 giorni dalla rottura dell'ascesso, la dimensione è diminuita, la sacchettina è presente e la ghindola ancora dolorante. Decido di recarmi in ospedale. Li le cose cambiano ulteriormente, mi dicono che non si tratta della ghiandola di bartolini ma di un ascesso di una cisti sebacea, mi prescrivono antibiotico, dermomycin cort e impacchi caldo umdi... tutto ciò è successo 8 giorni fa, a distanza di 8 giorni la sacchettina è ancora presente noto solo la scomparsa del dolore toccandola. Ora sono confusa e non so più cosa fare, se continuare la terapia o andare di nuovo a farmi visitare! Mi chiedo se tutto questo è normale e se è il percorso giusta da intraprendere...
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La differenza fra una cisti della ghiandola del Bartholin ed una cisti sebacea è grande come quella fra un tavolo da pranzo ed una macchina sportiva, per cui non vi dovrebbero essere dubbi sulla diagnosi.
La terapia, se si tratta di una cisti sebacea è ben condotta. Si dovrà attendere o il progressico riassorbimento della stessa o la sua rottura. Una semplice compressione dall'esterno può aiutare in quest'ultimo senso. Se la cisti è profondamente indovata nello spessore del derma, si può prendere, se unica, in considerazione l'ipotesi di una sua asportazione in anestesia locale.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
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La ringrazio per la sua risposta. In effetti qualche giorno fa ho fatto il controllo, il ginecologo mi ha detto che si tratta di un pelo incarnito. Adesso sono in cura con gentalyn da applicare due volte al giorno e lavaggi con betadine. Sa due giorni sto applicando l' ictammolo e nell'accesso si è creato un buchetto. Spero che questo incubo finisca presto. Ho il controllo dopo del 10. Posso continuare ad applicare La ictammolo?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Certo.
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Dottore la ringrazio per la sua disponibilità, ne approfitto ancora per chiarirmi alcuni dubbi. Proprio stamattina, sentivo tensione alla sacchettina di pus e ho applicato l'ittiolo. Dopo un qualche ora mi sono accorta che è uscito ancora pus ma la sacchettina non si è ancora svuotata definitivamente. Mi sa dire come devo comportarmi adesso? Devo continuare la cura o è opportuna richiamare il ginecologo e farmi controllare di nuovo?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Continui con la pomata ancora per due o tre giorni. Valuti dopo se la cisti sia sia definitivamente e completamente svuotata oppure no.
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Buonasera, scrivo per aggiornare la mia situazione. Ieri mi sono recata in ospedale per l'incisione dell'ascesso. Mi hanno escisso granuloma perianale e mi hanno suturato la ferita. Devo disinfettare con betadine e tenere il cerotto per 5 giorni. Mi sono accorta però che quando tolgo il cerotto, mediamente 3 volte al giorno causa bisogni personali... lo trovo macchiato di liquido rosa marroncino e volevo chiedere se tutto questo risulta normale o devo tornare in ospedale.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Questo liquido è normale che sortisca. Nessun problema. Se l'escissione è stata completa, il rischio di recidiva è nullo.
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Sono qui ancora a scrivere per l'ennesima complicanza post operatoria! 3 giorni fa si è rotto un punto di sutura, ho chiamato subito il mio medico di base che ha ritenuto non necessario la riapplicaxione del punto di sutura. Ieri ho tolto il cerotto come prescritto dal mio ginecologo. Ma purtroppo indossando la garza ho notato la fuoriuscita di pus dalla ferita aperta!!! Ho chiamato il medico di base e mi ha detto di applicare 2 volte al giorno la gentalyn crema... cosa devo fare? Devo rimandare in ospedale? È grave questa cosa?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Ma no. Metta la crema che le è stata ordinata ed attenda almeno 4 - 5 giorni.
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La ringrazio dottore! Gentilissimo come sempre. Domani ho appuntamento con il mio ginecologo per una visita. Ho notato che vicino la ferita mi si è ingrossata un'altra ghiandola e al tatto è dolente. A cosa è dovuta questa fuoriuscita di pus?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Difficile dirlo così. Mi tenga informato del controllo che farà. Buon ferragosto
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Gentile dottore, ieri sera in seguito alla visita di controllo il mio ginecologo mi ha rassicurato sulla guarigione della ferita, i punti di sutura tra un verranno via. La ferita aperta guarirà per seconda intenzione è non ha notato segni di infezione. Ho fatto notare però che in prossimità della ferita aperta c'è una ghiandola na ingrossata dolente e gli ho detto che dalla ferita esce pus, a volte in maniera abbondante, altre in piccolissime qualità. Mi ha visitata e in effetti ha notato una sorta di cordoncino, vicino al perineo, in prossimità dell'anonimato. Anche se non di competenza, spiegandomi lo mi ha fatto una sorta di visita all'anno. Mi ha detto che se la quantità di pus che esce rimane nei limiti della norma e se non ho altri sintomi posso considerare questa cosa normale. In caso contrario solo vedendo la quantità di pus eccessiva durante tutta questa settimana avrei dovuto chiamarlo in quanto si potrebbe trattare si una fistole. Sono alquanto preoccupata. Mi può spiegare gentilmente come devo comportarmi e in cosa consiste nell'ipotesi peggiore questo tipo di intervento? La ringrazio!
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Francamente ormai in questa situazione non mi ci raccapezzo più. Non capisco cosa vuol dire il suo medico e non riesco a comprendere la condizione di cui si lamenta....mi spiace. Sarebbe il caso che facesse un controllo da un altro Collega.
saluti
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Francamente neanche io riesco più a capire nulla! La ringrazio per la disponibilità avuta nei miei confronti! Un saluto
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Aggiorno la mia situazione, in seguito alle varie disavventure, ho preso in considerazione una visita da un altro ginecologo mi ha diagnosticato vicinissimo alla ferita per l'intervento che ho subito 9 giorni fa un'altra cisti dolente al tatto. Si è stupito del fatto che il collega al momento dell'incisione non si fosse reso conto di quest'altra complicanza. Intanto la ferita aperta ancora toglie pus. Mi ha prescritto un antibiotico locale per 7 giorni al fine di ridurre il gonfiore e il dolore. Ho controllo tra 7 giorni. Dottore cosa ne pensa a riguardo? Spero in una sua risposta..
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Credo si sia formata una fistola pluriramificata. Utile ecografia con sonda superficiale ed eventualmente una fistolografia.
L'intervento si dovrà rifare, escindendo per intero il tramite fistoloso.

saluti
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Grazie gentilissimo, come sempre! Infatti qualche giorno fa si è riformato un ascesso e il medico me lo ha dovuto incidere, è uscito tanto pus e ancora spurga. Oggi è meno dolente la zona, domani è l'ultimo giorno di antibiotico. Riandare dal dottore per pianificare tutto.
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Dottore cosa vuol dire fistola pluriramificata? L'intervento è pericoloso? È doloroso?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
L'intervento non è nè pericoloso nè doloroso. Terminato il periodo della flogosi acuta purulenta, dovrà eseguire una ecografia per tessuti superficiali e una fistolografia.
L'escissione della fistola sarà completa solo se si vedrà la sua profondità e la sua estensione in larghezza, dovendo incidere fino nel tessuto sicuramente sano.

Saluti
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Utente
Carissimo dottore pomeriggio mi ha visitato un chirurgo, mi ha diagnosticato una fistola vaginale, probabilmente l'infezione è partita da qualche punto dell'episiotomia che ho avuto durante il parto tre anni fa . A giorni è pronto l'esame istologico del granuloma perineale escisso 20 giorni fa che confermerà o meno la diagnosi. Nel frattempo sto continuando il ciproxin e mi ha consigliato impacchi caldo umidi per drenare e fluidificare il pus. Aspettiamo l'esito e poi parlerà con il ginecologo che mi ha operato per pianificare l'intervento. Lui sostiene che è competenza del ginecologo ma che comunque potrebbe fare anche lui questo tipo di intervento. Rimango basita per l'evolversi della mia situazione...vi aggiornerò non appena avrò informazioni più dettagliate.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Come Le dicevo, si tratta di una fistola.
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Utente
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Buongiorno gentilissimo Dottore. L'intervento è previsto per il 13 settembre, la diagnosi è fistola vagino cutanea, mi opererà un chirurgo, mi ha spiegato che aprirà la fistola e lascerà aperta la ferita facendola guarire per seconda intenzione. Lei ha mai visto questi tipi di interventi, può fornirmi gentilmente qualche delucidazione? Il post operatorio come sarà? Ho premura di riprendermi al più presto, ho due bambine che si apprestano ad affacciarsi al nuovo anno scolastico e vorrei tanto seguirle come si deve. Intanto io la ringrazio per la disponibilità e la premura dei vostri consulti. Questo sito è il top, gli specialisti veramente cordiali e preparati, grazie a voi ho avuto la certezza di dover approfondire il mio problema e siete riusciti ad arrivare dove altri purtroppo anche visitandomi dal vivo hanno fallito.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Si tratta di scelte chirurgiche: c'è chi escinde l'intero tramite fistoloso, chi mette la fistola "a piatto" e lascia guarire spontaneamente (per II intenzione).
Personalmente pratico, se possibile, sempre la prima opzione, ritenendola più definitiva...ma si tratta di esperienze professionali che non ho la presunzione di credere siano le migliori.
Mi fa piacere che abbia queste belle idee sul nostro sito. Se la consulenza le è stata utile, la segnali sul sito; farà cosa gradita.

Saluti.