Aborti spontanei, trombofilia, beta basse

Salve,
Sono una donna di 36 anni, con 3 aborti alle spalle ed una gravidanza in corso, che non credo stia procedendo bene.
Riassumo brevemente: 2015, amenorrea, beta negative. Sollecitiamo il ciclo con progesterone e quando arriva, viene espulso del materiale. All'istologico: "decidua con assenza di villi coriali."
Anno 2016. Resto incinta ad inizio anno, beta positive, raddoppiano dopo 4 giorni da circa 350 a 1700, dopo ulteriori 4 giorni 4000. Il mio medico mi disse che da lì a poco sarebbe arrivato il ciclo e cosi fu. Nessun raschiamento. Dopo qualche mese resto nuovamente incinta. La storia si ripete, le beta crescono lentamente, ma riesco ad arrivare all' eco. Si vede l embrione avvolto da una placenta troppo piccola, il medico mi dice che sicuramente é un errore di concepimento, immagine da manuale.
In ogni caso mi da da fare, oltre tutta la cura, calciparina 0,5. Dopo 10 gg circa riusciamo a sentire il cuoricino, ma dura poco. A 8 settimane faccio l'eco e il cuoricino non batte più. Sospendo il progesterone e mi presento in clinica x il ricovero e il raschiamento, al fine di avere un istologico e una possibile spiegazione. Mi dicono pero che il collo dell'utero utero é chiuso e che posso tornare a casa. Il giorno dopo ho espulso tutto naturalmente. Vado in clinica la sera stessa per un controllo e affinché potessero prelevare dei campioni per analizzarli.
Dall istologico però, ovviamente, non sono riusciti a vedere nulla riguardo le cause della aborto, ma ho avuto "solo" una diagnosi di mola idatiforme parziale, della quale sono venuta a conoscenza 25 giorni dopo l' as.
Chiamo seduta stante il mio medico che mi dice di fare immediatamente prelievo di beta. Fortunatamente negativo. Mi dice di ripeterlo a distanza di una settimana in altro laboratorio per avere doppia conferma, lo faccio ed il risultato é sempre negativo.
Conclude col fatto che é possibile un errore. No comment.
Nel frattempo arriviamo a dicembre e mi fa fare un isteroscopia, dalla quale emerge una endometrite. Vengo trattata con Bassado e cortisone da 25 mg a scalare per tre settimane.
Gennaio 17, resto incinta. Dal positivo la cura che seguo é fertifol 400, cardioaspirina, progesterone 400 mg , deltacortene 5 mg, clexane 4000 e ho fatto lo zimox.
Le beta sono cresciute bene fino alle 6 settimana. Ho fatto la prima eco ed era tutto perfetto nelle misure, embrione 5 mm e sacca abbastanza spaziosa. Si é visto il battito. Intanto mi sono stati prescritti parte degli esami per la trombofilia, e sono in attesa dei risultati.
a causa dell ansia e senza consiglio medico, ho ripetuto le beta, che da 26mila, dopo 5 giorni erano 37mila. Ora, in effetti, sto anche peggio.
É possibile sia andata male anche stavolta? Esiste una cura possibile per riuscire a portare a termine una gravidanza pur avendo la trombofilia?
Grazie in anticipo a chi vorrà dedicarmi del tempo, mi scuso per essermi dilungata, forse troppo.

C.
[#1]
Dr. Franco Lisi Ginecologo, Patologo della riproduzione 911 29 19
Salve
purtroppo il trend di crescita delle sue BetaHCG non é corretto. Il BetaHCG dovrebbe raddoppiare ogni 2 giorni. Visto che ha avuto tanti aborti le consiglio di leggere questo articolo
http://www.riproduzioneassistita.it/poliabortivita.html

Dr. Franco Lisi
http://www.riproduzioneassistita.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Ho dato uno sguardo al link che ha allegato alla risposta, la ringrazio molto, poiché mi ha chiarito le idee su alcune cose..
Sapevo però che le beta dopo un certo valore non seguissero più la regola del raddoppio, da quale valore in poi é vera questa mia informazione? (Ammesso che lo sia)
Infine volevo chiederle soprattutto una cosa: secondo la sua esperienza, donne con trombofilia, riescono a portare a termine una gravidanza?
Grazie mille per la sua pazienza e disponibilità,

C.
[#3]
Dr. Franco Lisi Ginecologo, Patologo della riproduzione 911 29 19
Salve
certo, donne con trombofilia possono portare avanti la gravidanza, bisogna eseguire una terapia corretta e per questo spesso é bene affidarsi ad un ematologo

L'amenorrea consiste nell'assenza del ciclo mestruale. Può essere primaria o secondaria e può essere determinata da cause di vario tipo: vediamo quali.

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